sabato 13 gennaio 2018

La dea del sesso. 


   E con quest’ultimo post vi saluto; lascio parlare i protagonisti di questa storia. Io sono soltanto uno dei tanti appassionati di Sabrina, che ha avuto l’opportunità di poterla vedere dal vivo, e che ha avuto l’occasione di poter assistere ad alcuni degli episodi più hard della sua carriera di vacca da monta: la pasquetta in campagna, l’iniziazione al sesso di Pier Vittorio e infine la scena del rimorchio alla spiaggia nudista. Dopo questi tre episodi l’ho vista altre volte al centro commerciale; lo confesso, ogni tanto andavo lì al suo negozio a spiarla, da dietro le vetrine, e ogni volta sentivo la stessa tensione che si impossessava di me  tutte le volte che lei era nel mio campo visivo. Sentivo il sangue salirmi alla testa, e maledicevo il mondo perché non avevo avuto la possibilità di averla, nemmeno una volta, mentre molti dei miei amici ci avevano fatto  delle porcate tremende. C’era un mio amico per esempio che una volta se l’era fatta, sia analmente che oralmente, e poi lei lo aveva fatto sborrare praticandogli una delle sue colossali spagnole. E questo amico inoltre mi aveva raccontato di averle fatto una cosa davvero porca, una cosa che aveva visto fare a Rocco Siffredi in un film con Bobbi Starr, e cioè l’aveva portata in bagno (erano a casa di Sabrina, i suoi genitori non c’erano per non so bene quale motivo) e l’aveva afferrata per i capelli e le aveva spinto la testa nella tazza del cesso e poi aveva tirato lo sciacquone, e nel frattempo la inculava, e ogni tanto gli tirava su la testa fradicia per farle riprendere fiato, e poi di nuovo giù, andando avanti in quel modo per quasi dieci minuti, con Sabrina con la testa infilata nel cesso e lui che la penetrava senza sosta.
   “Credimi, le ho rotto il culo” mi disse.
   “Ma dai, non ci credo!” gli risposi.
   “Ah no? Stamattina l’ho vista che andava a scuola e non riusciva neppure a camminare”.
   Avevo sentito un sacco di storie sul conto di Sabrina, storie di scopate epiche, ma questa davvero le batteva tutte. In verità non so se si tratti di una storia vera, perché se ne raccontano veramente tante sul suo conto, e molte racconti non corrispondono alla realtà, ma sono frutto della fantasia popolare. Però se questo racconto è vero è molto significativo per capire la mancanza di rispetto che avevano nei suoi confronti tutti gli uomini che si portava a letto, i quali la consideravano nient’altro che uno sborratoio, un caldo buco da riempire. In questo Sabrina era molto ingenua, nel senso che dava via i suoi buchi anche a chi forse non li meritava. Ma non so se si trattava di ingenuità o semplicemente del fatto che lei adorava fare l’amore, in tutte le sue forme, anche le più deprecabili. Molti dicevano che Sabrina era nata proprio per quello scopo, e cioè far godere gli uomini. I suoi genitori avevano generato una macchina del sesso. Io non so a cosa credere, non so perché lo faceva, so soltanto che lo faceva divinamente, lo faceva secondo me perché le piaceva farlo e basta. Sabrina è una donna a cui piace sperimentare di tutto, e chiaramente da sempre gli uomini hanno approfittato di questa sua caratteristica per renderla una specie di donna oggetto, una bambola del sesso con cui fare qualsiasi tipo di porcata.
   Poi ad un certo punto Sabrina è sparita dal centro commerciale. La mitica Sabrina Bocca e Culo si era ritirata a vita privata, e probabilmente non l’avrei più rivista. Al suo posto, nel negozio di intimo, adesso c’era sua figlia Moana, anche lei bella da morire come una pornodiva, ma diversa. Il corpo non era morbido come quello di sua madre, era certamente più statuario, come quello di una modella, perfetto sotto ogni punto di vista, ma se devo dirla tutta preferivo il culo burroso e le curve di Sabrina al corpo senza difetti di Moana.
   Che poi di Moana dicono che è stata concepita durante una gangbang, quindi è sì figlia di Sabrina, ma suo padre potrebbe essere chiunque. Ma in verità questa è una storia inventata, e in questo blog è già stato affrontato questo argomento. Moana ce l’ha un papà, ma non è Stefano bensì Giuliano, l’uomo che da sempre Sabrina portava nel cuore.
   Ora tutto quello che mi resta è questa videocassetta, l’unico ricordo che ho di Sabrina. E penso che la custodirò come la cosa più importante che ho. E ogni sera, quando ritorno a casa dal lavoro, la infilo nel videoregistratore e riguardo quelle immagini senza mai stancarmi.
   Rivedo Sabrina in piedi, circondata dai suoi tre partner, che le tolgono i vestiti e iniziano a smanacciarla dappertutto. A turno iniziano a succhiarle le tette e ad affondare le loro dita nei suoi caldi buchi. Le sculacciate si sprecano, d’altronde il culo burroso di Sabrina sembra fatto apposta per questo. E lei non dice niente, anzi, sembra che più schiaffi sul sedere prende e più il suo livello di eccitazione sale. Giuliano è l’unico che la bacia in bocca, gli altri due invece nonostante ci provino lei glielo impedisce girando la testa.
   “Ho detto niente baci in bocca” dice ad un certo punto, come se ci fosse un accordo ben preciso tra lei e loro. Sembrava che solo Giuliano fosse autorizzato a farlo. D’altronde Giuliano è l’uomo che da sempre Sabrina porta del cuore, invece gli altri due sono solo due cazzi che a breve gli entreranno in culo.
   Poi Sabrina si inginocchia e prende i loro cazzi in bocca, uno alla volta, mentre con le mani sega gli altri due che sono rimasti fuori, e a turno li sbocchina tutti. Quando è il turno di Giuliano lui le prende la testa con entrambe le mani e gli affonda il cazzo fino alla gola, e Sabrina (con le palle dell’uomo che ama premute contro il mento) fa quasi fatica a respirare, e il suo viso diventa di un rosso intenso, e gli occhi gli diventano umidi come se stesse per mettersi a piangere.
   “Ma che fai?” chiede uno. “Così la strozzi!”.
   “Tranquilli” risponde Giuliano. “È una cosa che facciamo sempre. Ormai Sabri è diventata un’esperta dei soffoconi”.
   Sì, Sabrina faceva qualsiasi cosa con Giuliano, qualsiasi porcata che le chiedeva di fare, lei non riusciva a dirgli di no. Perché era pazza di lui.
   Dopo il giro di pompini, nel video Sabrina viene messa a quattro zampe sul letto, e ad uno alla volta i suoi partner gli si mettono dietro a turno, gli afferrano i fianchi e infilano nel suo condotto anale i loro cazzi. Inizia la monta, e lei rimane lì impassibile, con il culo offerto a tutti, di tanto in tanto beccandosi un sonoro sganassone su una natica. Ad un certo punto si sente Giuliano che ammonisce uno dei suoi amici:
   “Vacci piano, sennò così gli sfondi il culo”.
   “Ma se ce l’ha già sfondato! Guarda che culo da vacca che c’ha”.
   “Ci facciamo una doppietta anale?” chiede Giuliano.
   “Dai, mettigli in culo anche il tuo cazzone!”.
   A quel punto c’è la scena clou del video, e c’è Giuliano che si stende sul letto, Sabrina gli sale sopra e lui le infila il cazzo nell’orifizio anale, e quello di prima mettendosi sopra di lei con le gambe ad arco si fa strada dentro insieme a Giuliano, e quindi inizia una doppia penetrazione anale degna di un capolavoro del cinema porno. Sabrina non fa una piega, sembra avere il buco del culo ben dilatato e allenato per fare questo genere di giochi. Probabilmente per lei non era la prima volta.
   Dopo cinque minuti di doppia penetrazione i due partner che al momento stanno montando Sabrina prorompono in una copiosa sborrata interna, quasi simultaneamente. Sfilano i loro cazzi dal condotto anale e un rigoglioso rigagnolo di sborra inizia a defluire fuori. A quel punto l’altro (che ancora non ha sborrato) tappa il buco del culo di Sabri con la sua trave e inizia a fottersela senza ritegno; anche lui è prossimo all’eiaculazione.
   “Puttana, beccati in culo anche la mia sborra!” e con queste parole anche lui le inonda il retto.
   Sabrina è stremata, non riesce neanche ad alzarsi dal letto. I suoi tre partner se la ridono e commentano la buona riuscita dell’operazione. Ad un certo punto Sabrina alza una mano in direzione della videocamera.
   “Per favore, volete spegnere quell’affare? Mi sono rotta le scatole di essere ripresa”.
   E così il filmato si interrompe.
   Sabrina era la dea del sesso, e quella videocassetta ne era la dimostrazione. E io ero uno degli adepti principali della setta dei suoi adoratori. Perché forse voi non lo sapete, ma sono tanti gli uomini che per Sabrina perdono letteralmente la ragione.

Anonimo. 
  

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