domenica 7 gennaio 2018

Sabrina ritorna alla ribalta.


   A questo punto Sabrina per me era già diventata un vero e proprio tormento erotico. Pensavo a lei in continuazione. Però ad un certo punto successe qualcosa e lei per un po' sparì dalla circolazione; una settimana dopo la “sorpresa” a Pier Vittorio infatti Stefano si fece coraggio e si dichiarò a Sabrina, e lei quindi diventò la sua fidanzata, ragion per cui smise di concedersi analmente e oralmente al primo che gli capitava a tiro. Sabrina quindi sembrava essersi trasformata in una fidanzata fedele, e devo dire con sommo rammarico da parte di tutti i maschietti che fino ad allora avevano usufruito delle sue cavità. La storia di Sabrina Bocca e Culo sembrava ormai finita, e sicuramente sarebbe rimasta nella storia, ma sembrava proprio che più nessuno (a parte Stefano) avrebbe più goduto del suo meraviglioso corpo. Ma invece, come ben sapete, le cose non andarono così. Dopo sei mesi di fidanzamento (e di fedeltà) Sabrina Bocca e Culo ritornò alla ribalta. Era successo qualcosa infatti che aveva modificato radicalmente il rapporto che c’era tra lei e Stefano; un vero e proprio cambiamento di rotta. Da coppia come tutte le altre erano diventati infatti una coppia cuckold, e quindi si ritornò a parlare di lei e delle sue nuove avventure erotiche, che adesso condivideva insieme al suo fidanzato (e ad altri fortunati maschietti).
   Per me però non rimase che un ricordo. E ogni volta che pensavo a lei sentivo come una specie di scossa al cuore che mi faceva soffrire. Mi sarebbe piaciuto davvero tanto avere una donna come lei, infatti ho sempre pensato che Stefano fosse uno degli uomini più fortunati del mondo ad avere una moglie così, disponibile e aperta ad ogni tipo di esperienza. Io, come mi è già capitato di dirvi, non sono sposato, però ho molti amici che invece hanno una moglie, con la quale però hanno una vita matrimoniale piatta e priva di emozioni. Per questo dico che Stefano è l’uomo più fortunato del mondo, perché avendo Sabrina Bocca e Culo come moglie ovviamente la sua vita matrimoniale era tutt’altro che piatta.
   Rividi Sabrina e Stefano diversi anni dopo, per pura coincidenza. In quel periodo frequentavo una spiaggia nudista che si chiamava “Il Solito  Posto”, un lembo di costa adibito alla pratica del naturismo. Ci andavo perché mi piaceva guardare le coppiette che facevano l’amore; alcune di queste lo facevano davanti a tutti, senza nessuno scrupolo, forse per puro spirito esibizionista. E quando lo facevano c’era sempre uno folto numero di guardoni (tra cui io) pronti a godersi lo spettacolo. Altre coppie invece lo facevano in acqua, lontane da occhi indiscreti, ma i guardoni venivano attirati ugualmente. D’altronde vedere una coppia che fa l’amore è uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrire. E quindi o lo facevano in acqua o lo facevano sulla sabbia davanti a tutti, noi guardoni eravamo sempre pronti a riempirci gli occhi dell’amore degli altri.
   La spiaggia era frequentata anche da un discreto numero di bull in cerca di coppie cuckold, pronte ad accogliere nel proprio dolce talamo un altro uomo. Si distinguevano da noi guardoni prima di tutto perché avevano cazzi più grossi e fisici più prestanti, e poi perché li vedevi che puntavano le coppie di innamorati, li studiavano, e poi partivano all’attacco e iniziavano la fase del rimorchio. A quel punto li vedevi andare via tutti e tre insieme, verso qualche motel, o forse a casa della coppia (o del bull). E io sarei voluto essere una mosca per poterli seguire e poterli spiare durante la monta.
   E proprio in questo contesto rividi dopo anni Sabrina (e Stefano). Ormai si erano sposati, e me ne accorsi dal fatto che entrambi avevano la fede al dito. Ricordo che ero lì sulla riva e camminavo buttando di tanto in tanto un’occhiata discreta in direzione delle coppie che quel giorno avevano deciso come me di venire alla spiaggia nudista. Era una giornata apparentemente piatta, e le coppie a quanto pare non avevano molta voglia di porcheggiare. A parte qualche bacio appassionato e qualche carezza amorevole, non vidi da parte loro prendere alcuna iniziativa peccaminosa. Poi ad un certo punto mi accorsi di loro; erano distesi sui loro teli di spugna, al riparo di un ombrellone azzurro. Sabrina si stava rilassando compilando un blocco di parole crociate, e quindi era assorta in quella complessa operazione. Stefano invece si guardava intorno, preso da chissà quali pensieri. In principio feci fatica a crederci, infatti dovetti guardarli più e più volte prima di appurarmi definitivamente che erano loro. Avrei riconosciuto Sabrina tra migliaia di altre donne; solo lei sprizzava erotismo da ogni poro, e non so per quale motivo adesso sembrava essere diventata ancora più eccitante di prima. Adesso sembrava aver raggiunto una maturità che l’aveva resa ancora più porca di quando aveva diciotto anni. Adesso era diventata una donna.
   Quando mi accorsi di lei fui investito di nuovo, dopo tanti anni, dalla stessa e identica emozione che si impossessava di me quando entrambi avevamo diciotto anni. Era una specie di eccitazione che mi provocava un senso di irrequietezza, dettato forse dal fatto che sentivo di volerla possedere, ma allo stesso tempo sentivo di non avere il coraggio per farmi avanti, perché lei era troppo, lei era “il sesso”.
   A quel punto iniziai a spiarli da lontano, e nel frattempo pensavo che avrei potuto fare qualcosa, mettermi in gioco anche io, giocare la mia carta con Sabri. D’altronde chiunque aveva avuto questa possibilità, quindi perché io non potevo? Sarei potuto andare da loro e presentarmi, e dire a Sabrina: “ti ricordi di me? Tanti anni fa siamo stati amici”. Ma a quel punto lei mi avrebbe detto di no, che non ricordava, perché obiettivamente come già ho avuto modo di dire lei non si era mai accorta di me, perché io me ne ero rimasto sempre in disparte tutte le volte che avevo avuto l’occasione di frequentare luoghi in cui c’era anche lei. E allora avrei fatto la figura del fesso e quindi avrei perso un’altra possibilità di possederla. E quindi questa cosa mi fece paralizzare, e non riuscivo a muovere un muscolo, e non riuscivo a fare altro che starmene lì a guardare come uno stupido.

Anonimo.

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