martedì 1 gennaio 2019

Una cugina superporca.

 Hai mai visto com'è fatta una figa vera?

(in foto: Ashley Brookes, DigitalDesire.com)


[postato da Erri]

   Come dicevo nel post precedente, da quando mia madre mi aveva spedito a casa di mia zia Sabri ero circondato da gnocche. C’era appunto mia zia ma anche mia cugina Moana, che non abitava più lì però di tanto in tanto veniva a trovare i suoi genitori. Oppure spesso ci veniva quando litigava con il suo fidanzato, Berni, e allora rimaneva dai suoi per qualche giorno, fino a quando non si rimettevano a posto le cose. E devo dire che Moana e Berni litigavano abbastanza spesso. E allora lei veniva da zia Sabri e io avevo modo di spiarla per esempio mentre faceva la doccia, oppure mentre prendeva il sole nuda in terrazzo. Perché lei era come mia zia; per lei lo stare nuda in casa non era motivo di imbarazzo. E poi credo che lo facesse anche per esibizionismo, perché sapeva bene che la trovavo irresistibile, e allora si lasciava guardare così come la mamma l’aveva fatta.
   Moana si divertiva moltissimo a provocarmi. Né è un esempio ciò che accadde una sera, alcuni anni fa. Lei era a casa dei miei zii e aveva litigato per l’ennesima volta con Berni. Per intenderci era il periodo in cui era incinta. Io stavo sdraiato sul letto, con il portatile sulle gambe e gli occhi inchiodati allo schermo. Stavo guardando un porno della Brazzers. Lei entrò in camera senza neppure bussare e io andai su tutte le furie.
   “Ciao cuginetto” esultò. “Che fai? Ti smanetti?”.
   “Moana, posso avere un po' di privacy?”.
   “Privacy? No, credo proprio di no. Dai, fammi spazio” si misi sul letto accanto a me a guardare lo schermo. Era un video della Brazzers con Jasmine Webb e il superdotato Danny D, in cui lei faceva la parte di un’agente immobiliare che doveva vendere una casa a lui, però poi da cosa nasce cosa e le belle labbra da pompinara della Webb iniziano a fare il loro lavoro. “Certo che Danny D c’ha una mazza da paura”. 
   “Già” confermai. “Anche io però non sono messo male”.
   “Lo so” rispose. “Peccato che sei uno sfigato e che le ragazze non ti si inculano nemmeno di striscio, perché altrimenti saresti un formidabile stallone da monta”.
   Moana conosceva le mie dimensioni. Eravamo cugini, e spesso ci avevano fatto fare il bagnetto insieme.
   “Fortunata la donna che un giorno diventerà tua moglie” mi disse. “Però se non cambi stile di vita non la troverai mai una donna. Te ne stai tappato in casa tutto il giorno, e hai degli evidenti problemi a relazionarti con le persone. Forse potrei farti conoscere qualcuna delle mie commesse. Forse è di questo che hai bisogno, e cioè di fare un po' di pratica”.
   “Beh, magari puoi insegnarmi qualcosa tu” risposi scherzosamente, ma lei prese la proposta sul serio.
   “Ok. Vediamo… da dove posso cominciare? Beh, indubbiamente dalle basi”.
   Allora abbassò lo schermo del portatile che avevo sulle gambe mettendolo in stand-by.
   “Ehi! Che cavolo fai?” urlai.
   “Da oggi in poi basta seghe” disse. “Ti insegnerò a ficcare il tuo cazzone duro all’interno di fighe vere”.
   Iniziai a guardarla in modo buffo dietro i miei occhiali spessi con la montatura accomodata col nastro isolante nero.
   “Tanto per cominciare, hai mai visto com’è fatta una figa?”.
   “Certo” le risposi.
   “Forse non mi sono espressa bene. Hai mai visto com’è fatta una figa vera?”.
   “No, mai”.
   “Ecco, appunto. Adesso ti faccio vedere la mia. Guardala bene, e cerca di imparare qualcosa”.
   A quel punto si sfilò il vestito e si tirò giù il perizoma, dopodiché allargò le gambe offrendosi a me. Ma io mi irrigidii e non feci altro che starmene lì come uno stupido senza prendere alcuna iniziativa.
   “Coraggio, avvicinati. Cerca di prendere confidenza con lei”. 
   Mi feci strada tra le sue gambe e mi avvicinai così tanto con il viso alla sua vagina che iniziai a sentire il suo inebriante profumo.
   “Puoi anche leccarla se vuoi, così puoi sentire che sapore ha”.
   Non me lo feci ripetere due volte e tirai fuori la lingua e iniziai a leccarla in modo appassionato. Tutto quello che stavo facendo lo avevo appreso dai film hard, e nonostante tutto stavo facendo un ottimo lavoro. E devo dire che riuscii a farle avere delle emozioni molto intense.
   Moana per me era sempre stata un’icona del sesso, nonostante fosse mia cugina. Ma parliamoci chiaro, chi è che non è mai stato attratto sessualmente da una cugina particolarmente gnocca? È del tutto normale provare un sentimento simile. D’altronde tutti quanti, almeno la maggior parte di noi, abbiamo avuto una cugina porca con cui saremmo sempre voluti andare a letto e farci un sacco di maialate. Ebbene, Moana era per me proprio questo, la cugina porca con cui mi sarebbe piaciuto fare un sacco di porcate. E a quanto pare, in quei giorni che ero relegato in casa dei miei zii (per volere di mia madre), questo sogno si stava avverando.
   In quei giorni Moana era particolarmente arrapata per via del fatto che era incinta. A quanto pare il fatto di essere gravida le faceva quell’effetto, aveva sempre voglia di fare l’amore. E devo dire che questa cosa giocò a mio favore, e quindi con la scusa di volermi insegnare tutto sul mondo del sesso, mi fece leccare la figa. Figuratevi, era quello che avevo sempre sognato. Ma ci tenne a precisare più volte che lo scopo di quello che stava facendo era puramente “educativo”. Ovviamente la verità era soltanto una: in quei giorni Moana era scatenata, aveva sempre voglia di godere, e in quel momento c’ero soltanto io che potevo accontentarla. Certa che non avrei detto niente a nessuno allora mi propose di fare quella cosa, che appunto aveva uno scopo puramente “pedagogico”.

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