martedì 25 agosto 2015

Mangiami.


   Ramona Centofoglie ci mise poco a contattarmi. Mi disse che aveva parlato con quel produttore di film hard, il quale si era detto interessato a incontrarmi per un colloquio. Ma questa volta non avrei preso alcuna decisione senza prima aver parlato con Berni. Gli stavo nascondendo troppe cose, e questo non era certo un bene per la stabilità della coppia. Dovevo stare attenta a quello che facevo. Di quello che c'era stato tra me e Jay non gli avevo detto niente. Ero scura che non avrebbe mai accettato una cosa del genere. Invece per il colloquio dovevo dirgli tutto. Doveva sapere, e io avevo l'obbligo di dirglielo. Che poi in verità non avevo neppure tanta voglia di fare quel colloquio, perchè l'idea di fare un film porno era davvero una cosa che non mi interessava. Ero spinta più che altro dalla curiosità e da Ramona, che al telefono mi aveva fatto il lavaggio del cervello.
- Dovresti davvero farlo, perchè una come te, con il tuo corpo, diventerebbe subito una diva del settore.
- Ma io non voglio diventare una diva dell'hard.
- Ah no? Guarda che si guadagnano un bel pò di soldini, tesoro mio. Ma poi scusa, a te cosa ti costa? Intanto vai a fare questo colloquio. Se ti interessa bene, sennò niente.
- Il problema è che devo riuscire a convincere il mio Berni.
- Provaci. Sono sicura che non saprà dirti di no.
   E quindi quella sera lo feci venire a casa. I miei non c'erano, e io avrei potuto lavorarmi il mio Berni con tutta la calma. C'era solo un modo per convincerlo. Per l'occasione decisi di preparare una cena speciale a lume di candela. Indossai un vestitino da sera porchissimo, tutto aperto dietro che mi si vedeva la schiena nella sua interezza e anche un pò di natiche. Davanti aveva uno scollo tremendo, che le tette mi stavano dentro a stento, praticamente una parte delle aureole dei capezzoli restavano fuori. Da mangiare avevo preparato crema di asparagi, crema di riso, frullati di frutta, crema di peperoncino, insomma niente di solido, e poi vi spiegherò perchè.
   Berni arrivò alle otto di sera. Quando andai ad aprirgli la porta e mi vide vestita in quel modo porchissimo allora cominciò a preoccuparsi.
- Perchè ti sei vestita così? - mi domandò.
- Come "perchè"? Perchè voglio che questa sia una cena speciale.
- Hai qualcosa da farti perdonare per caso?
- Ma che dici? No! - e invece sì, la lista era lunga, a cominciare dal fatto che mi ero fatta scopare da Jay, e che mi aveva pure sborrata dentro. Ma quella storia avevo deciso di non rivelargliela. Lo so che non era giusto, perchè lui era il mio fidanzato e quindi aveva il diritto di sapere. D'altronde non gli avevo detto neppure della faccenda del pompino da duecento euro che avevo fatto al cliente dello strip bar. Non avevo il coraggio di dirgli quelle cose. Ma la storia del colloquio con il produttore di film porno, quella non gliel'avrei nascosta. Avevo organizzato la cena proprio per quel motivo.
   In ogni modo feci entrare Berni e lo portai in cucina, l'antro magico di mio padre. Il mio papà era un grande cuoco; era stato lui a insegnarmi a cucinare. E adesso, sapendo che avrei fatto delle cose porche insieme al mio fidanzato, proprio nella "sua" cucina, mi dava una strana sensazione. Berni subito passò in rassegna tutte le cose che avevo preparato, e si accorse con un certo stupore che (come dicevo prima) non c'era niente di solido. Erano tutti passati. E a lui non piacevano molto i passati.
- Lo so che non ti piacciono i passati, ma ti assicuro che stasera cambierai idea - gli dissi.
- E i piatti dove sono?
   In effetti in tavola non avevo messo i piatti, e neppure le posate. Quella sera non ci sarebbero serviti a nulla. Spostai le spalline del vestito e me lo lasciai scivolare a terra, restando completamente nuda. Berni diventò bianco, non se lo aspettava. Certo, lo sapeva benissimo che prima o poi mi sarei tolta il vestito per concedermi a lui, ma forse non si aspettava che lo avrei fatto subito, prima di cena. A quel punto mi distesi sul tavolo e con una mano raggiunsi una ciotola con la crema di asparagi, e me ne spalmai una cucchiaiata sulla vagina.
- Ecco, serviti pure - dissi e allargai le gambe per offrigli la cena.
   Berni devo dire sembrò molto scettico, poi si inginocchiò davanti a me, con il viso in mezzo alle mie cosce e iniziò a leccarmi la vagina, e quindi la crema di asparagi che c'era sopra. Sentii la sua bocca affamata succhiare sia la crema che le mie labbra di sotto, e quando ebbe finito gliene misi ancora, e lui continuò a succhiarmela. Iniziai ad ansimare di piacere, mi stava facendo godere con una matta. Col cazzo non ci sapeva fare molto, però con la bocca Berni davvero era bravo. Pochi uomini me l'avevano leccata come faceva lui. Dopo gli asparagi misi una cucchiaiata di frullato di frutta, e a quel punto mi fece venire copiosamente. A quel punto toccava a me, così gli sbottonai i pantaloni e lo feci sedere sul tavolo. C'aveva il cazzo durissimo, e lo cosparsi di crema al peperoncino e cominciai a pompare con la bocca. Gli pizzicava da morire, ma i miei baci, i miei risucchi, erano più piacevoli del fastidio che provava. Gliene spalmai anche sulle palle, e gliele leccai da cima a fondo. Dopo il peperoncino ci feci colare su una cucchiaiata di cioccolata, e presi il glande in bocca. Sentivo che stava per sborrare. Sentivo il cazzo gonfiarsi, mi lasciai schizzare in bocca. Sentivo il suo sperma invadermi dentro, copioso, e poi lo ingoiaia insieme al cacao. Eravamo venuti entrambi, e così ce ne andammo a letto, sul letto dei miei. A quel punto l'avevo lavorato abbastanza bene. Avrei potuto dirgli qualsiasi cosa, e così vuotai il sacco.
- Sai, mi hanno proposto di fare un colloquio.
- Che colloquio?
- Un colloquio per un film porno.
- E tu hai rifiutato, spero.
- In verità no.
- Come sarebbe a dire? Non se ne parla proprio. Non farai nessun colloquio.
- Dai Berni, non essere geloso. Si tratta solo di un colloquio. Voglio vedere cosa mi dicono. 
- Vuoi toglierti questo sfizio, non è così? D'accordo, ma ci vengo anche io. Non te lo permetto di andarci da sola. Vediamo cosa ti dicono, e poi si va via. Ma tu non farai nessun film porno. Tu sei la mia fidanzata, non una pornostar. Mettitelo bene in testa. 
- Va bene.

Moana.

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