domenica 10 dicembre 2017

Il sex-tape di Sabrina Bocca e Culo.


   La nostra serata all’insegna dell’umorismo pecoreccio e dei discorsi privi di freni inibitori andò avanti ancora per un bel po'. La bottiglia di limoncello era quasi terminata. Cinzia fece l’ultimo sorso e mi sorrise guardandomi fissa negli occhi.
   “Sabri Sabri Sabri” disse sospirando. “È vero che esiste una videocassetta in cui ti si vede fare una colossale gangbang?”.
   “Non proprio colossale, direi di più una modesta gangbang. Ma tu che ne sai?”.
   “Questa città è come un paese. Tutti sanno tutto di tutti” poi si rivolse a mio marito. “Forza Stefano, tira fuori questa videocassetta”. 
   “Mi cogli davvero alla sprovvista, davvero non so di cosa stai parlando”.
   In effetti non lo avevo mai raccontato a Stefano, quindi lui davvero non sapeva nulla. Ma non è che non glielo aveva raccontato per una forma di pudore; d’altronde mi conoscete, il pudore per me è un concetto relativo. Non glielo avevo detto perché non lo aveva mai ritenuto un fatto importante. Per me quel videotape era soltanto una delle innumerevoli avventure che mi aveva riguardato.
   Esisteva davvero una videocassetta in cui mi si vedeva fare una gangbang; avevo diciotto anni, e io e Stefano ancora non eravamo fidanzati. Era il periodo in cui io e lui avevamo iniziato a frequentarci, ma lui non si decideva a farsi avanti, e allora io continuavo ad andare dietro a Giuliano perché ero incapace di fare altro. Non potevo fare a meno di essere la sua bambolina del sesso, il suo sborratoio. Soltanto quando poi finalmente Stefano si sarebbe dichiarato allora sarei riuscita ad allontanarmi da lui. Ma non per molto, come ben sapete. Infatti dopo un po' di tempo Giuliano ritornò nella mia vita, cambiando radicalmente la relazione che avevo con Stefano, e facendoci diventare una coppia cuckold. Vi invito comunque ad una lettura dei post dedicati a questa trasformazione: 



   Ma ritorniamo a quel nastro. Quando avevo diciotto anni c’erano ancora le videocamere che registravano su cassetta, non era come adesso che ormai è tutto digitale.
   “Beh, qualcuno ce l’avrà questa videocassetta” disse Cinzia. “Ma chi?”.
   “Sinceramente non ricordo” risposi. “Sono passati più di vent’anni”.
   “Quel film è un oggetto molto ricercato” disse Pippo, che a quanto pare anche lui era a conoscenza dell’esistenza di quel nastro. “La mitica videocassetta che immortala una delle gangbang amatoriali più eccitanti della storia. E a renderla così preziosa è il fatto che la protagonista di quella gangbang è la mitica Sabrina Bocca e Culo”.
   “Tesoro, ma di cosa si tratta?” mi chiese Stefano.
   “È un video che ho fatto insieme a Giuliano e a due amici. Ma lo abbiamo fatto più per gioco che altro, non credevo che poi sarebbe diventato un oggetto così importante”.
   “E invece è proprio così” confermò Pippo. “Conosco uomini che pagherebbero qualsiasi somma pur di mettere le mani su quella videocassetta”.
   “Ma dai!” ero completamente all’oscuro delle cose che mi stava dicendo. “È soltanto un video porno amatoriale”.
   “Per l’esattezza è un video porno amatoriale di Sabrina Bocca e Culo” continuò. “Non sottovalutare questo dettaglio. Forse non te ne sei mai resa conto, ma tu hai così tanti ammiratori da riempire la sala di un cinema hard. Sei una specie di diva del sesso, quasi quanto una pornostar affermata, Sabri. Ed è proprio per questo motivo che quella videocassetta ha un valore inestimabile, perché molti tuoi ammiratori la cercano come un archeologo cercherebbe una reliquia. E poi tra l’altro ce n’è soltanto una copia a quanto pare, e quindi questo rende quel nastro ancora più prezioso”.
   Ero senza parole, perché quello che a me era sembrato un gioco, cioè farmi riprendere con una videocamera mentre facevo l’amore con tre coetanei, si era trasformato in una sorta di caccia al tesoro. Per molti uomini infatti, a quello che diceva Pippo, quella videocassetta era un vero e proprio tesoro. Ma io davvero non avevo la ben che minima idea di che fine avesse fatto. Forse lo sapeva Giuliano, il quale era stato lui a proporre di fare quella gangbang.
   Lo ricordo benissimo quel giorno; ero a casa sua, nella sua stanza insieme a due amici, uno dei quali era figlio di un cameraman di una tivù locale. Ebbene, quella mattina era riuscito a mettere le mani sulla videocamera del padre e l’aveva portata con se per il semplice scopo di fare lo sbruffone con i suoi amici.
   “Guardate cosa ho sfilato a mio padre” esultò entrando nella stanza di Giuliano.
   “Che diavolo è quella?” chiesi io.
   “È una videocamera che mio padre non usa più, perché ne ha comprata una migliore e adesso questa voglio vedere se riesco a venderla, così ci tiro su un po' di soldi”.
   Non ricordo come si chiamava, ma ricordo il soprannome che gli avevano appioppato, e non era un soprannome molto carino; lo chiamavano Slotty, come il personaggio deforme del film Goonies. Non è che lui era messo così male, cioè voglio dire non era un mostro deforme, però non era eppure bello, e infatti non aveva molto successo con le ragazze, nonostante fosse un ottimo scopatore (e questo potetti constatarlo personalmente, Slotty aveva un cazzo stupendo e poi era instancabile e grazie alle sue possenti braccia riusciva a girarti e a rigirarti come un calzino). Slotty aveva un qualcosa che ricordava il personaggio dei Goonies. Forse perché era grosso, aveva un corpo da giocatore di rugby per intenderci.
   L’altro protagonista della gangbang invece anche di lui ricordo solo il soprannome; tutti quanti lo chiamavano Marpione, perché ci provava con qualsiasi ragazza gli capitasse a tiro. Inutile dirvi che ci aveva provato anche con me, ma io (fino a quel momento) non gli avevo concesso nemmeno un centimetro del mio corpo, perché provavo un’incredibile antipatia nei suoi confronti, e inoltre lo trovavo molto viscido. Lui a letto ci sapeva fare un po' meno; aveva un po' troppa “fretta di venire”. E infatti durante la gangbang dovette fermarsi più volte per non sborrare subito e per reggere il ritmo di Giuliano e Slotty, che invece mi scoparono ininterrottamente per mezz’ora di fila, passando dalla bocca all’orifizio anale senza problemi. Marpione invece rischiò più volte di uscire dai giochi prematuramente. Però una cosa devo riconoscerla, e cioè che fu molto bravo con la bocca leccandomi sia la figa (fui molto chiara a riguardo: potete solo leccarla e per nessun motivo penetrarla) che il buco del culo. 

Sabrina.

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