giovedì 2 agosto 2012

Sebastian ritorna a casa.

(in foto: Angelina Castro, The Battle of Angelina Castro, PrinceYahshua.com)


Ve lo ricordate Sebastian? Quel torello di colore, che un pò di tempo fa si era montato la mia ragazza. Ma sì, quello che Sabrina ha conosciuto al lago. Ebbene, dopo parecchio tempo si rifece vivo. E per l'occasione telefonai a Cristian dicendogli che doveva venire da noi, perchè non poteva perdersi lo spettacolo. Cristian non poteva neanche immaginare di cosa si trattasse. Ma quando venne a casa nostra, e trovò Sabrina seduta sul divano, in lingerie, circondata da Sebastian e da suoi amici connazionali, capì che quella sera io e lui ci saremmo fatti una colossale sega.
"Ormai è da tanto tempo che non facciamo l'amore" disse Sebastian.
"Tesoro, questo è grave" rispose Sabrina. "Ma ora ci sono io". La mia ragazza raggiunse con le mani le patte dei pantaloni di Sebastian e di uno dei due amici. Abbassò la lampo e fece uscire fuori i loro cazzi mostruosamente eretti. Li prese in mano e li iniziò a masturbare lentamente.
Cristian mi guardò; era diventato bianco. Gli feci segno di accomodarsi su una poltrona e lui ci andò di corsa e si tirò giù i pantaloni e le mutande. Anche lui ce l'aveva già eretto. Mi misi sul bracciolo della poltrona dove stava lui e mi tirai fuori l'uccello anche io. Iniziammo a masturbarci, come due vecchi amici segaioli.
"Bravi, statevene lì" disse Sabrina. "E cercate di imparare qualcosa da quello che vedrete".
I tre stalloni si avventarono su di lei. La sommersero coi loro corpi, e la palparono ovunque e a turno le infilarono in bocca il proprio cazzo. Cristian si masturbava lentamente, per non eiaculare subito. Ogni tanto si fermava, perchè altrimenti avrebbe sborrato all'istante. Sebastian fece salire sul suo corpo Sabrina, e gli infilò il cazzo nella vagina e con le mani le allargò le natiche, permettendo così ai suoi connazionali di penetrarle l'orifizio anale. Da dove stavamo io e Cristian riuscivamo a vedere Sabrina solo in modo parziale, perchè era letteralmente sommersa da quegli uomini. E i cazzi erano affondati nei suoi buchi, e pompavano come furie. In un sandwich del sesso, Sabrina dava il culo prima ad uno e poi ad un altro, mentre Sebastian, invece, rimaneva sotto. Doveva piacergli da impazzire la vagina della mia fidanzata.
"Stè, non sei geloso? Guarda come la stanno montando!" mi disse Cristian.
"Geloso? Ma allora non mi conosci ancora bene. Io godo quando vedo la mia ragazza che scopa con altri uomini".
Sabrina urlava di piacere, poi ad un certo punto, quello che le stava scopando il retto iniziò a fiottarle dentro, e allora urlò anche lui, come stravolto da un intenso orgasmo. Fece uscire il cazzo dal buco, e io e Cristian potemmo vedere chiaramente la sborra colarle dall'orifizio. L'uomo si mise da parte, per fare spazio all'altro, che non curante del buco grondante della sborra del connazionale, infilò il suo cazzo nel retto. Sabrina cercò di guardarci girando appena la testa; ci vide e sorrise.
"Bravi, bravi. Segatevi. Che a farmi godere ci pensano loro" ci disse.
Cristian iniziò a sborrare e gli schizzi saltarono ovunque. Dopo di lui toccò a me. Ragazzi, smanettarsi in compagnia è tutta un'altra storia. Raggiunsero l'orgasmo anche Sebastian e il suo amico, riempiendo i buchi di Sabrina di abbondante sperma.

Stefano.

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