lunedì 30 aprile 2012

Amore sul set

Perchè l'amore non aspetta nessuno e può nascere ovunque capita, anche su un improvvisato set di provini per un film porno amatoriale. Quella tra Mattia e Valentina si potrebbe tranquillamente definire attrazione fatale e si palesò nei modi più spontanei che gli esseri umani possano conoscere. Mattia ebbe un'erezione istantanea incrociando lo sguardo della nostra amica e non era certo arrapamento represso, come ricorderete Mattia aveva una fidanzata super figa quindi non era un paio di tette a fargli perdere la testa. Negli occhi di Valentina vide molto di più, sembrava il sogno di donna che aveva sempre inseguito, bella, calda e passionale. Per Valentina fu più o meno lo stesso ma la conferma definitiva la ebbe quando vide il bel Mattia spingermelo dritto tutto su per il culo. Mattia era dotato molto sopra la media ma anche questo lo sapete già e vederglielo usare così bene nel mio buchino più stretto fu per Valentina una vera illuminazione. Non che si innamorò della sua verga è chiaro ma considerando le sue esperienze disatrose con gli uomini anche questo aveva la sua importanza.
Tornati a casa dopo i provini io ero distrutta e con il culo in fiamme, desideravo solo una doccia e le coccole del mio amore. Stefano però aveva ancora molto da fare a scrivere il copione, così mi rilassai nel letto ammirando la mia bella amica che si preparava per uscire.
"Hai un appuntamento?" chiesi curiosa vedendola sfoggiare gli abiti più eleganti e sexy che aveva portato da noi in quella breve ma intensa permanenza.
"Mattia mi ha chiesto di uscire..oddio una cosa poco impegnativa giusto un drink per conoscerci meglio, ma quel ragazzo mi piace vorrei proprio fare colpo, tu cosa mi consigli?"
Ero contenta per lei e anche stranamente eccitata, tornammo per una sera due adolescenti alle prese con il primo appuntamento, solo che a differenza di allora la posta in gioco era ben più alta di una pomiciata sotto casa.
Alla fine optammo per uno sbarazzino pantalone bianco e leggero, iniziava a fare caldo anche la sera, la spinsi ad osare impedendole di indossare le mutandine sotto, il pantalone avrebbe nascosto ad uno sguardo distratto quell'assenza ma se si fosse soffermato sul suo magnifico sedere avrebbe potuto cogliere l'invito implicito che nascondeva. Fece naturalmente a meno anche del reggiseno e quando fu pronta non potei resistere al desiderio di baciarla. Le nostre lingue si intrecciarono dolcemente poi sempre più sicure in un bacio saffico che durò una buona mezz'ora fin quando sentimmo il citofono suonare, era arrivato Mattia.
Stefano andò ad aprire vedendo che noi eravamo ancora chiuse in stanza. Era all'oscuro di tutto quando gli si presentò alla porta Mattia. Lo fece accomodare nonostante non avessero un gran rapporto, sapeva che era stato uno dei famosi 18 e lo aveva potuto ammirare alle prese con il mio sedere sia nell'ammucchiata da lui stesso voluta e organizzata sia durante i provini ma praticamente non sapeva altro di lui. Lo apprezzava per le dimensioni del suo pene e per quello splendore di ragazza che aveva accanto all'epoca della nostra gioventù ma non si fidava più di tanto, lo considerava il solito Giuliano di turno quindi lo trattò con diffidenza.
Alla nostra entrata in stanza Stefano si accorse subito del trucchetto sotto i pantaloni di Valentina e capì tutto, naturalmente ebbe anche un'erezione immediata ma riuscì a camuffarla a tutti tranne che a me.
Salutai Mattia con un bacio sulle labbra pensando che se tutto fosse andato per il meglio non avrei più avuto altre occasioni per farlo.
Valentina come se mi leggesse nel pensiero mi rassicurò con una carezza prima sul viso poi sul sedere, ormai eravamo unite e nulla si sarebbe messo tra di noi, nemmeno un suo eventuale fidanzamento con Mattia anche se era presto per parlarne.
Stefano sembrava ancora più eccitato da quella scena che dimostrava il nostro profondo legame con Valentina e volle raccomandarsi a Mattia "Trattala bene per favore, è una ragazza che vale molto più di quanto si possa credere"
"Non preoccuparti, non farò nulla che non faresti anche tu" fu la risposta di Mattia prima di uscire mano nella mano con la nostra amica.
Rimasti soli volli subito baciare anche Stefano, ero in un periodo in cui desideravo più di tutto baciare le personee la lingua di Stefano ha sempre avuto un gusto speciale per me. Limonammo con passione finchè il cazzo di Stefano non iniziò a fargli male stretto nei jeans. Glielo tirai fuori per liberarlo ma senza una vera intenzione di fare sesso, eravamo entrambi troppo stanchi e quella era un'erezione nervosa più che vogliosa.
"Qualcosa ti preoccupa amore?
"Beh si più di una cosa in verità, il film e poi questa storia di Valentina, non vorrei vivesse delle brutte avventure"
"Mattia è uno in gamba, non è questo che ti preoccupa...tu hai paura di perderla non è vero?"
"Molta si, intendiamoci io amo e voglio solo te e sapevo che sarebbe stata una cosa temporanea...però forse è finita troppo presto non credi?"
"Io non credo sia finita tesoro...aspettiamo a dirlo".
Stefano abbandonò la scrittura del copione per quella sera e ce ne andammo a letto ad aspettare il ritorno di Valentina.
Molto premurosamente si prese cura del mio ano con la sua lingua magica ma più che per sesso lo fece per amore considerando tutti i piselli che quel giorno lo avevano invaso.
Verso le 2 sentimmo la porta aprirsi, Stefano si trovava ancora con la faccia affondata tra le mie natiche e la nostra amica ci trovò così. Voleva fare la doccia prima di infilarsi nel letto con noi ma glielo impedimmo, volevo sentire l'odore di Mattia sul suo corpo.
Quando Vale fu nuda volle condividere con noi la gioia di una scopata meravigliosa che le aveva fatto toccare punti estremi di piacere che di solito aveva bisogno di 3 uomini per provare. Mattia aveva fatto un ottimo lavoro con quel bestione che si trovava tra le gambe, Valentina si aprì il sedere con le mani per mostrarci un ano ancora dilatato che era la vera espressione del piacere puro.
Stefano praticò anche a lei la sua cura miracolosa poi però volle farci raccontare da Valentina per filo e per segno la sua serata eccitandosi da morire quando arrivarono i dettagli spinti.
In un certo senso erano corna anche quelle, Valentina ci aveva traditi entrambi e tutto ciò era ancora più eccitante. Stefano non riuscì a non masturbarsi durante il racconto di una penetrazione anale goduriosa quanto dolorosa viste le dimensioni del penetratore e Valentina concluse il suo racconto facendo venire prima Stefano con la bocca e poi me con la lingua piena del suo sperma.
Valentina ci rassicurò che la frequentazione con Mattia non le avrebbe impedito di partecipare al film, anzi il ragazzo trovò particolarmente eccitante l'idea di assistere alle riprese e questo ci fece ben sperare che anche il nostro rapporto in futuro non avrebbe subito variazioni di rilievo. Del resto Mattia amava anche il mio di culo e se poteva averne due a disposizione tanto di guadagnato. Valentina non poteva fare a meno della mia figa e Stefano si addormentò beato al pensiero di vedere raddoppiate le possibilità di ricevere e assistere alle sue corna.
Sabrina

domenica 29 aprile 2012

I provini (seconda parte)

Eravamo appena alla metà del lavoro, il risultato finora era due ragazzi promossi e altri due in forse, non potevamo fermarci. Dopo la giusta pausa eravamo pronti a ricominciare e facemmo accomodare il prossimo aspirante.
Si trattava del ragazzo più giovane del gruppo, aveva mentito sull'età per essere ammesso, gli mancavano 4 mesi alla maggiore età. Stefano era un pò preoccupato quando lo venne a sapere, io al contrario ero eccitatissima, Valentina ci rassicurò sulla sua serietà e decidemmo di provinarlo lo stesso.
Sembrava già l'ideale, un viso giovane e fresco che faceva contrasto con una verga lunga e ben fatta, particolare che fece rivedere a Stefano la sua posizione. Aveva partecipato più per scherzo senza crederci troppo ma quando lo ebbi in bocca e poi nel culo la decisione per quanto mi riguardava era presa. Del resto non si poteva permettere a questa società bigotta di impedire anche ai più giovani di avere la loro sessualità e poi meglio fargli fare un pò di pratica in tempo che renderli dei frustrati incapaci da grandi.
A dimostrazione di questo infatti il prossimo partecipante era un uomo sposato, completamente fuori target e profondamente insoddisfatto della sua vita coniugale. Era diventato un assiduo frequentatore del negozio di Valentina quando aveva scoperto che solo la moglie gli negava ostinatamente certe varianti a letto, mai una posizione diversa dal classico missionario, mai una sborrata sul viso, per non parlare del sesso anale che gli era praticamente sconosciuto. La sua storia ci fece tenerezza e per quanto fosse esclusa ogni possibilità di prendere parte al film da brave puttane che prendono a cuore i desideri dei loro clienti, io e Vale ci mettemmo all'opera regalando a quell'uomo una scopata in tre che ricorderà per parecchio tempo di sicuro.
Finalmente arrivò anche un ragazzo brutto e poco dotato. Dico finalmente perchè non mi sembrava giusto che solo i belli dovessero avere certe occasioni. Non faceva al caso nostro ma fu un piacere vedere come sopperiva alla scarsezza di materiale fallico con un lavoro supplementare di lingua. Aveva una vera fame di figa che ce le lustrò in lungo e in largo senza dimenticare i nostri buchetti segreti. Accogliemmo volentieri la sua sborrata in pieno viso e lo salutammo.
Quella lunga fila di piselli stava faticosamente arrivando al termine, mancava gli ultimi tra cui un ragazzo venuto da un paesino sperduto di provincia. Aveva fatto molta strada e volemmo premiarne l'impegno nonostante non fosse un gran che e avesse un pisello decisamente normale. C'era qualcosa di perverso nei suoi occhi che nonostante il resto comunque attraeva. Ci lasciammo convincere. Era fortemente esibizionista, si prestava agli scatti di Stefano con particolare disinvoltura e quando fu il momento di passare all'azione aveva il cazzo talmente duro da affondare in un sol colpo senza la minima difficoltà e più si sentiva osservato da Stefano che non perdeva nessun dettaglio continuando a fotografare più ci dava dentro con forza. Questa sua caratteristica lo fece arrivare nel gruppo dei probabili.
Dopo un ragazzino molto carino che però schizzò praticamente alla prima leccata di uccello e per questo scartato arrivò il turno dell'ultimo partecipante. Si trattava di un ragazzo giovane e molto dolce che quasi chiedeva il permesso prima di infilare l'uccello nei nostri buchi, non era proprio il tipo ideale per quella parte ma scopava alla grande e soprattutto con una resistenza spaventosa. Dopo aver ripassato per bene la figa di Valentina, il mio culo e la mia bocca sembrava come nuovo. Ci confidò la sua difficoltà a venire, era capace di scopare per ore allo stesso ritmo senza spruzzare, pensammo di metterlo alla prova con Valentina che era di tempi altrettanto lunghi, se fosse riuscito a farla godere senza venire lui poteva passare nel gruppo dei promossi. Accettò la sfida e riuscì a dare tanto cazzo alla nostra amica da farla gridare e venire di gusto.
Ci trovammo infine con 3 ragazzi sicuri e altri 3 in forse. Visto che il loro ruolo nel film comprendeva scene di sesso di gruppo decidemmo di proporre loro una sfida all'ultimo colpo di minchia. Ci avrebbero scopate insieme, 3 per una alternandosi nei nostri buchi, chi sborrava per primo veniva eliminato e gli ultimi 3 rimasti avrebbero ottenuto la parte.
Io mi presi i 3 che avevamo dichiarato sicuri, Valentina i 3 su cui eravamo indecisi.
Dopo aver ricevuto la prima sborrata a testa il risultato fu un nostro orgasmo su quelle mazze calde e giovani che si alternavano dentro di noi e ancora 4 ragazzi in gara.
Potevamo dirci sfinite e passammo la decisione a Stefano che naturalmente scelse sulla base dei centimetri includendo così il superdotato che gli aveva risvegliato leggere fantasie bisex.
Il cast era finalmente al completo potevamo festeggiare con una quadrupla sborrata che finì tutta sul mio viso a cui si aggiunse quella di Stefano per completare portandomi al terzo orgasmo della giornata, senza più un briciolo di forze ma con tanta voglia di cazzo in più.
Sabrina

I provini (prima parte)

Fu una domenica molto impegnativa per tutti. Maurizio e Laura restarono chiusi in casa ad allestire il set, avremmo girato a casa loro e serviva una stanza da adolescente. Fu per loro un modo molto dolce di immaginare il figlio che non avevano avuto, questo film in fondo aveva dei risvolti psicologici mica da ridere. Il pomeriggio lo dedicarono alle prove tra loro, era da molto tempo che Laura non lo prendeva nel sedere e conveniva fare un pò di allenamento in caso il regista avesse voluto anche quello, dovevano essere pronti a tutto in maniera molto professionale.
Altrettanto professionali fummo anche noi istituendo una vera e propria commissione guidicatrice per i provini.
Valentina aveva mandato diverse mail ai contatti dei suoi clienti più giovani pubblicizzando l'evento, si richiedeva bella presenza, spigliatezza e soprattutto molta voglia di fare sesso.
Come nelle nostre previsioni ci trovammo una nutrita fila di ragazzetti arrapati provenienti da tutta la regione, fu un pomeriggio davvero impegnativo.
Anche in questo caso la posta in gioco in termini di fantasie era bella alta. Io stavo per riportare in vita Sabrina bocca e culo, Stefano mi avrebbe vista alle prese con la mia passione di sempre e Valentina chissà magari avrebbe trovato il tipo giusto anche per lei.
Arrivammo al sexy shop in netto anticipo sull'appuntamento dato ai ragazzi per poterci organizzare per bene, Stefano armato della macchina fotografica comprata per i nostri giochi avrebbe valutato la fotogenicità degli aspiranti porno attori, Valentina ne avrebbe testato le capacità amatorie e fatta questa prima scrematura la scelta finale sarebbe toccata a me in base a canoni non facili da esprimere, dovevano avere il porn factor, quel non so che in più a metà tra sensualità e innocenza che da sempre mi mandava fuori di testa.
Prendemmo posto e Valentina fece entrare il primo pretendente. La mia eccitazione era già alle stelle ma dovevo mantenere un contegno. Stefano invitò il giovane a presentarsi. Era un bel ragazzo 25 enne scuro e pelosetto, ispirava parecchio sesso, l'inizio era promettente. Gli fu chiesto di spogliarsi restando in mutande per i primi scatti e lui lo fece senza nessun problema mostrandoci un pacco che seppure non ancora del tutto pronto aveva sicuramente molto da dire.
Una cosa di cui non vi ho mai parlato e la mia passione per l'intimo maschile. Lo trovo tremendamente eccitante, sarà pure per il lavoro che faccio non so ma ho sempre pensato che anche dalla scelta dell'intimo si possa capire molto della sessualità di un uomo. Nel caso del primo aspirante quello slip blu scuro non di marca indossato con indifferenza rivelava sicurezza in se stesso, era consapevole delle sue doti e non aveva bisogno di farle risaltare più di tanto nemmeno in un contesto come quello. Dai lati spuntava del pelo non curato molto selvaggio che mi predisponeva molto bene.
Dopo la prova fotografica veniva quella di recitazione, il ragazzo doveva impersonare un adolescente arrapato e sfacciato che doveva provarci in modo esplicito con me. Anche in questo il nostro primo giovane non ci deluse, sapeva il fatto suo e anche Stefano fu d'accordo a proseguire. Gli andai vicino per liberarlo dallo slip e finalmente conoscemmo un pisello barzotto molto ben fatto e profumato. Lo imboccai dolcemente facendo attenzione che Stefano potesse vedere bene tutto e in pochi secondi lo portai al massimo della sua erezione pronto per la prova di sesso.
Stefano volle sperimentarlo prima in una leccata di passera alla bella Valentina che attendeva i suoi amanti stesa sul divano a gambe del tutto aperte. Il responso di Valentina ci arrivò tramite i suoi noti grodolini, segno che il ragazzo ci sapeva fare quindi poteva infilarglielo in figa per valutarne la durata. Se avesse resistito almeno una decina di minuti a pompare con energia sarebbe passato alla prova anale con me. Il giovane rispose bene ad ogni prova, aveva la sua bella resistenza, le spinte erano forti e decise quindi fu fermato prima dell'orgasmo e passato tra i promossi.
Anche il secondo ragazzo fu molto positivo nonostante l'età fosse un pò più alta ma il suo corpo ne dimostrava meno e aveva un cazzo molto piacevole al tatto e al gusto oltre ad essere un mago con la lingua.
Eravamo già a buon punto e prima di procedere con i provini volli sincerarmi che anche Stefano fosse a buon punto. infilai una mano nelle sue mutande e trovare quel cazzo sempre duro e bagnato era per me una conferma d'amore.
Con il terzo provino iniziarono le sorprese, il ragazzo pur non essendo timido faticava a raggiungere l'erezione. Dovetti succhiarlo a lungo prima di ricevere qualche debole segnale ma il risultato era comunque deludente. Stefano era sul punto di mandarlo via ma Valentina volle dargli un'altra possibilità, conosceva i gusti del suo cliente. Lasciandomi il suo pene molle in bocca gli si avvicinò da dietro e iniziò a mordergli le natiche fino a raggiungere il centro del suo forellino segreto con la lingua a cui fece seguire prima un dito poi due. La stimolazione anale fece molto più effetto della mia bocca e capimmo che il ragazzo più che scopare desiderava essere scopato. Non era adatto al nostro film ma non ci sembrava giusto mandarlo a casa insoddisfatto. Eravamo nel luogo giusto, l'attrezzatura c'era tutta per cui il ragazzo fu sodomizzato alla grande prima da Valentina e poi da me avendo finalmente per tutto il tempo il cazzo bello duro.
Per Stefano fu l'ennesima conferma che non c'era nulla di sbagliato nel prenderlo in culo anche da uomini e si tranquillizzò, almeno fin quando il ragazzo vicino all'orgasmo espresse il desiderio di essere inchiappettato anche da lui. Per quanto il mio ragazzo fosse di mente molto aperta soprattutto per quel che riguarda il sesso anale e il culo del ragazzo non era davvero niente male declinò l'invito più per paura di non portare a termine il resto dei provini che per altro visto che durante la scena qualche strizzata di uccello se la era data.
Il ragazzo terminò la partita leccandomi la figa mentre Valentina lo faceva venire analmente.
Nel salutarlo volli comunque prendermi il suo numero perchè nella vita, specie quella sessuale non si sa mai.
Fu la volta del prossimo ragazzo, molto simile al primo ma con il fisico più scolpito e il pisello più grosso, non lungo ma largo. Prenderlo nel culo stavolta non fu proprio una passeggiata ma questo eccitò terribilmente Stefano che volle promuoverlo subito nonostante i dubbi miei e di Valentina, un tipo così stonava un pò con l'immagine dell'adolescente alle prime arimi che stavamo cercando, lo inserimmo nella lista dei forse e andammo avanti.
Il successivo era dotato di una verga molto superiore alla media, anzi potremmo dire che era un vero super dotato, la conferma ci venne dalle mie difficoltà a prenderlo in bocca senza tossire. Notavo uno strano sorrisetto sul viso di Stefano nel vedermi in pericolo da affogamento e mi impegnai maggiormente su quell'asta che sembrava non finire mai. La stessa risposta ci fu data da Valentina quando fu scopata da quel pene che le arrivava in fondo alla figa restando fuori per un pò di centimetri.
Mentre i due se la spassavano raggiunsi Stefano. "Questo è davvero un bel cazzo" commentò.
"Cosa vuoi dirmi tesoro?"
"Nulla nulla solo che in certi casi è davvero difficile restare del tutto eterosessuali ah ah ah"
Lo baciai sulla bocca e volli limonarlo per tutto il tempo della prova anale per avere sostegno in quel momento non proprio facile. Il ragazzo consapevole della propria virilità ci andava piano e la cosa mi eccitò da morire, ero già al terzo cazzo nel culo e iniziavo a fare fatica a trattenere l'orgasmo. Quando Stefano se ne accorse invitò il ragazzo a sfilarsi, si divertiva sadicamente a tenermi al limite, e anche lui finì nel gruppo degli indecisi.
Toccò poi ad un ragazzotto mezzo rasta un pò alternativo, non magro nè grasso esattamente come il suo uccello di dimensioni molto normali ma dalla forma particolare in grado di dare sensazioni piacevoli durante la penetrazione.
Prendeva molto sul serio il suo compito ma era completamente privo di iniziativa. Non che scopasse male ma dovevamo iniziare a selezionare quindi fu scartato non prima però di averlo fatto svuotare sulle mie tette e finalmente ricevevo la prima sborrata della giornata, godevo nello spalmarmi lo sperma sul seno come meritata ricompensa di tutta quella fatica.
Le sorprese non erano finite e con le tette lucide di sborra mi trovai ad accogliere un volto noto. Naturalmente non mi era noto solo il volto trattandosi di una vecchia conoscenza. Fui contenta quanto imbarazzata di rivedere Mattia pesce grosso. Nessuno dei due si aspettava di trovare l'altro e superato il primo momento di stupore convenimmo che in fondo non c'era nulla di male in una rimpatriata. Il tempo non ci permetteva di fare molta conversazione e io non avevo bisogno di testare le capacità sessuali del giovane superdotato. Mi feci inculare più per gusto che per lavoro stavolta e finalmente Stefano mi permise di godere con quel palo nel culo. Fu un'inculata davvero eccezionale, mi ricordai del suo piacere nel sentirmi parlare e lo accontentai ricevendo in cambio un cazzo sempre più duro e una quantità di sborra nel culo da far invidia ad un idrante.
Naturalmente Mattia fu scartato per non complicare le cose ma Valentina vedendomi godere in quel modo volle il numero del nostro amico per approfondire in privato pensando che forse lui poteva essere quello giusto.
A quel punto fu necessaria una pausa, stavamo guardando e provando cazzi da più di due ore e ne restavano ancora un pò da smaltire.
Valentina non aveva bisogno di godere, era ancora presto per lei ma per Stefano no, quindi ci lasciò soli andando al bar a prendere i caffè. Feci appena in tempo a tirargli fuori il cazzo e avvicinarlo al viso che fui invasa da bollenti getti di seme denso che sembravano non finire mai vista l'eccitazione accumulata. Il mio Stefano non si smentiva mai.
Mi detti una ripulita, bevemmo il caffè e ci rilassammo giusto il tempo di accogliere le nuove promesse del porno.
Sabrina

sabato 28 aprile 2012

Pornfactor

L'idea che il nostro film girasse in mani sconosciute non mi esaltava quanto Stefano. Certo i film sono fatti per essere visti questo è vero ma avrei di gran lunga preferito selezionare personalmente il pubblico, avevamo già vissuto una brutta avventura a causa degli imbecilli e fummo costretti ad andarcene in Sicilia. Di tutt'altro avviso era la nostra nuova coppia di amici che in quanto esibizionisti a tutti gli effetti non vedevano l'ora di mettersi all'opera.
Ci ritrovammo in casa con un unico obiettivo comune, quello di darci al porno amatoriale ma con tante idee diverse sul come farlo e urgeva un confronto.
Lo scopo di Maurizio era quello di esibirsi e che le persone potessero invidiarlo ed eccitarsi mentre si scopava quel gran pezzo di donna, Laura più o meno condivideva ma in quanto donna avrebbe voluto curare di più i dettagli, Stefano era combattuto come al solito e finiva per essere d'accordo sempre con tutti, Valentina si poneva meno problemi di tutti il suo unico interesse era far star bene me e Stefano e infine io che volevo tutelare per quanto possibile il nostro mondo.
Discutemmo a lungo quella sera e l'incontro che doveva essere il debutto sulla scena hard dei nostri amici si trasformò in una vera e propria riunione di lavoro.
Stefano illustrò a Maurizio tutta l'attrezzatura e bastarono questi dettagli tecnici a far gonfiare la patta del nostro amico che già si immaginava nudo sotto i riflettori a trombare di gusto la sua bellissima moglie.
Maurizio era impaziente, mostrò a Laura l'effetto delle spiegazioni di Stefano: "Allora quando si inizia?"
"Stai calmo porcone" lo frenò la moglie "il comitato femminile qui ha delle questioni da porre".
Maurizio sembrò visibilmente contrariato mentre Stefano che da sempre ama l'intraprendenza femminile in materia di sesso iniziava ad apprezzare questo cambio di programma.
"Per prima cosa" dissi io "non sono convinta che far girare quello che succede tra noi proprio ovunque sia un'ottima idea". La delusione della parte maschile del gruppo fu grande e la si leggeva sui loro visi anche senza che proferissero parola.
"D'altro canto però tenerlo solo per noi sarebbe egoistico" si affrettò a precisare Valentina andando in soccorso del suo amante nonchè mio fidanzato.
"E quindi?" domandò ansioso Stefano.
"E quindi avrei pensato ad una soluzione che potrebbe accontentare tutti. Il mio problema è che il film possa finire nelle mani sbagliate, ma se invece di farlo girare senza controllo fossimo noi a decidere come e dove mi sentirei più tranquilla. La mia idea è di organizzare una proiezione in modo che lo possano vedere altri ma che resti comunque in mano nostra. Una specie di prima di gran gala. In questo potrebbe aiutarci Giuliano, potremmo organizzare una serata nel night dove i presenti oltre a vedere le nostre gesta erotiche possano anche conoscere di persona i protagonisti, rendendo tutto al contempo più sicuro e più imbarazzante".
"Amore tu sei un vero genio! Mi sembra un'idea perfetta chiamo subito Giuliano"
"No aspetta" intervenne Laura. "Se non vogliamo rischiare di fare brutte figure ci conviene fare le cose per bene. E' un porno amatoriale è vero ma non vuol dire che non possa essere curato".
Stefano a quelle parole aveva il cazzo di pietra al contrario di Maurizio che vide sfumata la possibilità di darsi subito da fare.
"Ci divideremo i compiti" fece pratica Valentina "Per prima cosa la trama, a me per esempio piacerebbe qualcosa di non troppo complicato che prenda in giro il porno convenzionale e che comprenda i gusti di ciascuno di noi. Stefano si occuperà della regia naturalmente, stabilendo per ognuno di noi le scene di sesso che vede più adatte a noi"
"Io e Maurizio come sapete scoperemo solo tra di noi ma ci mettiamo a disposizione del regista per qualunque cosa voglia che noi facciamo"
"Giuliano organizzerà la serata finale con gli inviti e il resto. Io e Valentina invece ci occuperemo dei provini" aggiunsi.
"Provini???" si allarmò Maurizio.
"Beh si" chiarii "Stefano ricorderà che una mezza idea tempo fa era venuta anche a noi e se deve essere un film in piena regola è giusto che ci siano altri attori".
Stefano sentiva già le mutande bagnarsi al pensiero della sua fidanzata che mettesse alla prova e poi scegliesse i maschi che più la soddisfacevano. Tutto andava per il verso giusto.
Discutemmo in breve della storia e l'idea migliore ci sembrò di riprendere quella vecchia fantasia espressa a Sean una sera: le porno baby sitter.
Maurizio e Laura sarebbero stati una coppia in procinto di festeggiare il loro anniversario a base di sesso ma per farlo dovevano trovare una sistemazione al figlio 17enne piuttosto ribelle. Vista l'età del ragazzo il padre non avrebbe potuto chiamare una baby sitter qualunque quindi si rivolge alla porno baby sitter (Sabrina). Il ragazzo trovatosi da solo con quella donna molto porca non resiste alla tentazione e chiama altri 3 amici a condividere quell'occasione. Sabrina a sua volta non crede di farcela con 4 adolescenti nel pieno degli ormoni e chiede soccorso a Valentina, porno babysitter più esperta.
Laura volle a tutti i costi Giuliano nella parte di suo figlio per quanto fosse escluso ogni contatto fisico tra i due, restavano da provinare i suoi 3 amici.
Stabilimmo a grandi linee le scene di sesso salvaguardando la libertà del regista di improvvisare per rendere tutto più spontaneo.
Ci sarebbe stata una scopata molto intensa tra i due coniugi, una tra la baby sitter e il ragazzo e il finale sarebbe stata un'orgia con Valentina, Sabrina, Giuliano e i 3 nuovi acquisti.
Fermo restando la regola per Maurizio e Laura di non fare sesso con altri accettarono di riprendere qualche approccio soft fatto solo di palpate tra Maurizio e Sabrina al momento dell'assunzione e tra Laura e Giuliano al momento in cui lo salutavano per il loro week end di passione.
Era tutto molto impegnativo ma la fatica non ci spaventava e così ci demmo appuntamento la sera seguente per fare il punto della situazione nel night di Giuliano. Era sabato sera poer cui il giorno dopo ognuno di noi avrebbe avuto tempo per dedicarsi al proprio lavoro.
Sabrina
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venerdì 27 aprile 2012

Future star

Tra Stefano e Valentina stava crescendo sempre di più un'intesa speciale e io ne ero veramente esaltata, stavo scoprendo piano piano un nuovo gusto nel vedere il mio uomo scambiarsi tenerezze con un'altra donna e devo dire che tutto questo era possibile proprio perchè Valentina non era una donna qualunque. Ogni volta che nasceva un approccio sessuale tra i due cercavano sempre di tirarmi in mezzo ma io rifiutavo perchè adoravo ricoprire il ruolo che finora era sempre stato di Stefano. Non ci fu solo sesso ovviamente ma anche molte coccole ed effusioni che si spingevano al limite per poi fermarsi.
Stefano aveva compreso il desiderio di affetto della ragazza e lei la complessa sessualità del mio ragazzo e facevano a gara a darsi reciprocamente ciò che cercavano. Fu per questo che Valentina non volle aspettare il giorno dopo per soddisfare il desiderio di Stefano e la sera stessa si presentò a casa in compagnia di quella coppia.
Stefano non era ancora rientrato e li accolsi io. Essendo una visita inaspettata non potevamo assicurare anche ai nuovi ospiti il trattamento culinario degno delle capità del mio amore, ma la coppia era alla mano e non si fece troppi problemi. Chiamai il mio futuro maritino e gli dissi di portare su 5 pizze al ritorno senza aggiungere altro.
La richiesta inconsueta suonò eccitante per il mio fidanzato che già immaginava di trovare a casa altri 2 prestanti ragazzoni che ci avrebbero sbattute a dovere.
Nell'attesa di Stefano e delle pizze formalizzammo le presentazioni. Maurizio e Laura avevano entrambi 40 anni, erano sposati da 5, senza figli e con una vita sessuale molto attiva ma il resto ce lo raccontarono nel corso della cena.
Al suo arrivo Stefano rimase particolarmente colpito dalla bellezza di quella donna così sicura di sè e a dirla tutta anche con un bel seno tosto che esibiva con eleganza. Valentina non aveva accennato nulla loro riguardo il motivo di quell'invito e la pizza fu il pretesto per una conoscenza normale. Fu una mossa molto azzeccata perchè ci dava la possibilità di essere sicuri di voler andare fino in fondo, di non rischiare di far finire il nostro primo film nelle mani sbagliate.
Con una scusa banale Valentina fece alzare Stefano, si fece seguire in disparte.
"Allora tesoro, come ti sembrano? Dici che possiamo fidarci? Sai non lo dico tanto per me, con il lavoro che faccio ho poco da perdere anzi sarebbe solo pubblicità in più ma non voglio in alcun modo che a te e Sabrina capiti qualcosa di spiacevole". Stefano era al settimo cielo, non solo la coppia lo aveva convinto ma quella sensibilità da parte di Valentina quasi lo commuoveva. Non è vero che il mondo del sesso non convenzionale è fatto solo di corpi senza cuore, avevamo trovato una vera stella preziosa.
Stefano volle ringraziare l'amica con un appassionato bacio con tanto di lingua in cui c'era un amore sincero. Vedete il fatto che in qualche modo Stefano amasse anche lei non mi disturbava perchè sapevo che Valentina non era egoista, lei era capace di amare in egual modo sia lui che me e questo mi faceva sentire al sicuro.
Quando tornarono da noi la decisione era presa e toccò a Valentina introdurre l'argomento.
Lo fece con molto tatto, partendo da quel loro desiderio di essere protagonisti di un film del genere.
La coppia confermò e iniziarono a raccontare.
Maurizio era sempre stato un donnaiolo incallito, un Giuliano per intenderci. In gioventù era stato costretto a cambiare continuamente donna perchè nessuna riusciva a stare al suo passo da quel punto di vista e quando scoprivano le sue fantasie spinte si spaventavano. Nonostante la sua passione per la figa però Maurizio era sempre stato assolutamente fedele quindi preferiva troncare che cercare altrove quello che la tipa di turno non era in grado di dargli. Questo fino all'incontro con Laura.
Laura invece era arrivata praticamente vergine fino all'incontro con Maurizio se si escludono le seghe che era costretta a fare ai ragazzi con cui usciva per tenerli a bada. Ad alcuni permetteva di adagiare il loro arnese tra le sue morbide tette, ma non a tutti e comunque non era mai andata oltre con nessuno. Con Maurizio fu diverso e dopo le prime goduriose seghe spagnole lui aveva iniziato a volere di più, molto di più e lei stranamente acconsentiva.
Quando ebbero sperimentato tutto lo sperimentabile decisero di sposarsi e iniziò quella passione condivisa per il porno.
"Vedete, i film porno per noi rappresentano la possibilità di vagare con la fantasia restandoci fedeli. Noi non giudichiamo chi ama divertirsi in altro modo, ma sappiamo che non è una cosa che fa per noi. Al contrario però sentirci i protagonisti delle fantasie altrui ci eccita moltissimo ed è per questo che un giorno ci piacerebbe provare ma sempre e soltanto tra di noi".
Stefano sembrò molto colpito da quelle parole, naturalmente gli dispiacque apprendere che non avrebbe potuto far scorrere il suo uccello in mezzo a quel seno così invitante ma rispettava la loro visione e già la possibilità di guardare mentre lo faceva Maurizio gli fece gonfiare la cappella, tanto da vole prendere la parola e raccontare invece la sua versione. Raccontò di me e lui, di me e lui con altri e di quel piacere perverso che provava nel vedermi a letto con altri, aggiungendo che ultimamente era lo stesso piacere che provavo io quando lui faceva l'amore con Valentina.
"E così un giorno ho deciso di impegnare un bel pò dei miei risparmi per comprare tutto il necessario per improvvisarmi un regista hard".
Maurizio si illuminò, sembrava la sua occasione.
"Prima però ci piacerebbe regalarvi il nostro primo tentativo." Concluse Stefano consegnando a Maurizio il nostro film.
"La clinica dell'orgasmo...sembra intrigante" confermò Laura.
"Beh è solo un esperimento sicuramente ci troverete molto da migliorare"
"E noi saremo ben lieti di migliorare insieme se lo vorrete".
Salutammo Maurizio e Laura che ci invitarono a cena per ricambiare dopo aver visto il film per poterne discutere tutti insieme.
Rimasti soli c'era una certa eccitazione nell'aria.
"Pensate che davvero potremmo girarne un altro?" chiesi ai miei amanti.
"Sicuro!" fece Stefano che era entusiata del suo ruolo di regista.
"Aspettiamo il responso e poi ci metteremo al lavoro, ma mentre aspettiamo che ne dite di fare un pò di pratica a telecamere spente?" fu il commento di Valentina mentre si denudava spargendo i vestiti sul pavimento.
Stefano aspettava che io facessi altrettanto ma io avevo tutta l'intenzione di guardarli fare l'amore da soli e di godere per loro.
"Amore, Valentina mi ha raccontato che stamattina l'hai fatta godere meravigliosamente nel culo, ti andrebbe di ripetere per me?"
Come risposta vidi Stefano spogliarsi completamente e con il cazzo già in completa erezione avvicinarsi alla mia amica.
Nonostante la voglia, Valentina non era del tutto pronta e volle farsi preparare direttamente dalla lingua di Stefano che regalò a lei e a me che guardavo una spledinda leccata anale con tutta la saliva possibile prima di iniziare a possederla in modo che io potessi guardare ogni dettaglio del suo uccello che affondava in quel culo delizioso.
Essendo già alla seconda sborrata della giornata Stefano riuscì a controllarsi meglio e io mi eccitai tantissimo nel vedere come se la godeva la bella Valentina. Al momento culminante scivolai con il viso sotto di loro. Avevo i testicoli pelosi di Stefano praticamente in faccia. Lui ci chiese dove doveva sborrare e fui io a chiedergli di farlo dentro.
Quando il suo cazzo scivolò fuori da quel culo mi godetti il suo sperma che colava sul mio viso espulso dal culo di Valentina e venni così leccandomi le dita.
Ci addormentammo abbracciati mettendo al centro tra noi quello che era diventato per un pò il NOSTRO uomo.
Sabrina
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giovedì 26 aprile 2012

Anche questo è amore

Stefano e Valentina in camera non persero altro tempo a studiarsi, i loro corpi nudi non avevano più segreti grazie alle serate che ci eravamo concessi, non restava loro che abbandonarsi al piacere tanto atteso. Stefano come immaginerete era molto teso, consapevole di trovarsi davanti ad una ragazza non facile da accontentare, del fatto che per la prima volta mi stesse tradendo e che lo stava facendo per di più nel nostro letto. Valentina dal canto suo lo desiderava da giorni ma si sentiva in colpa per la mia assenza. Risolsero la questione sistemando la telecamera in modo che io poi avrei potuto godere del loro amore al mio risveglio e devo dire che fu un pensiero molto premuroso da parte loro. Ora restava da risolvere il fatto che Valentina per quanto fosse molto eccitata per il trattamento subito da Giuliano aveva bisogno di tempi che per Stefano erano fantascienza. Ma l'amore non è solo cazzo come potrebbe pensare un tipo come Giuliano. Stefano era ben altro ed era pronto a dimostrarlo. Fece accomodare la sua bella preda sul nostro lettone, la sistemò comoda con le gambe ben aperte e iniziò a dedicarsi con passione ad una delle sue attività preferite, non so se più o meno delle seghe: il sesso orale.
Il mio futuro marito è sicuramente uno di quei pochi uomini con una particolare inclinazione verso quell'atto e io lo amava anche per questo. Non gli ci volle molto infatti perchè a Valentina scappasse il primo gridolino godurioso. Stefano le aveva infilato due dita nella vagina. Era talmente bagnata, lì sotto, da non essersene nemmeno accorta, se non quando lui aveva insistentemente preso a stuzzicarla con le dita a forbice, senza allentare un secondo il ritmo frenetico della sua lingua intorno al clitoride. Le due stimolazioni contemporanee, dentro e fuori, la stavano facendo impazzire.
Lui ansimava nello sforzo di continuare a muovere senza sosta lingua e dita, e Valentina percepiva il suo fiato caldo che le sfiorava la figa. A Stefano sembrò mancare l' ossigeno impegnato come era a fare un buon lavoro. In compenso quell' odorino intenso e penetrante era perversamente eccitante. Lui cercava di velocizzare sempre di più il ritmo delle stimolazioni.
Valentina gridò, stavolta più forte e più a lungo, ma Stefano continuò imperterrito a stuzzicarla con lingua e dita costringendola a gemere ancora di piacere, tanto da svegliarmi e farmi rendere conto di cosa stesse accadendo.
Volli raggiungerli in silenzio per non interromperli e gustarmi la scena del mio amore che mi faceva cornuta con la mia migliore amica, finalmente potevo capire cosa provasse Stefano e devo dire che subire le corna è eccitante tanto quanto farle.
Trattenevo il respiro per non far rumore, li vidi baciarsi, con una certa foga. Riuscii a mettere a fuoco il cazzo di Stefano in vistoso stato di erezione.
In un attimo i ruoli si invertirono e Valentina scivolò davanti al mio uomo e ne imboccò avida la cappella rossa, dando inizio ad un appassionato pompino.
Scelsi quel momento per far sentire la mia presenza anche per andare in soccorso a Stefano che temevo non avrebbe retto molto il lavoro di quella lingua esperta.
"Che te ne pare?" sussurrai all'orecchio della mia amica con la voce roca di desiderio.
"Un gran bel cazzo!" mi confermò Valentina infoiata staccandosi dal pisello del mio amore.
Ero gelosa lo ammetto ma era una gelosia sana, bella, piacevole ed eccitante, per nulla al mondo l'avrei sottratta a quel piacere.
Valentina riprese a succhiare quel cazzo come se non avesse mai aspettato altro dalla vita, senza fare nulla per nascondere il piacere che le dava sentirsi la bocca piena di quel caldo pezzo di carne maschile, anzi probabilmente accentuando proprio per provocarmi. Un pompino da gran troia, non c'era nessun dubbio.
"Ce lo scambiamo?" mi chiese dopo qualche minuto dopo.
"Mmmmm... Perché no?" approvai e toccò a me degustare il sesso del mio uomo che ora sapeva della saliva di Valentina che ben conoscevo.
"Nella figa ora..." mormorò decisa Valentina, inginocchiandosi sul letto e scoprendo il culo in modo osceno e invitante.
Stefano era al limite ma stringeva i denti e fece il suo dovere scopando Valentina fino in fondo mentre io avevo afferrato il nostro giocattolo per fare altrettanto da sola mentre li guardavo godere.
Non era sicuro di avere il permesso di eiaculare in fondo a quella vagina per cui raggiunto il limite massimo fu lui a proporre stavolta "Ve li scambiate?"
"Mmmmmm... Perché no?" rispose Valentina che già pregustava il dildo impregnato delle mie secrezioni.
Attendemmo che anche Valentina fosse prossima all'orgasmo. Io lo sapete adoro la sensazione che mi da il cazzo quando si intosta al massimo e poi vibra quando erutta i caldi fiotti di lava. Così sussurrai a Stefanoo che andasse pure sino in fondo. Lui non se lo fece ripetere e prese ad accelerare il ritmo, fino a venire con un grido forte, sparandomi nella vagina una copiosa sborrata.
Stefano si ritrasse per lasciare posto a Valentina che mi leccò da vera buongustaia godendo contemporaneamente del sapore della mia figa e dello sperma di Stefano.
Prima di addormentarci sfiniti Valentina ci fece una vera e propria dichiarazione d'amore, pregandoci quasi di potersi trasferire almeno per qualche giorno da noi.
Io non potevo essere più felice, Stefano sembrava titubante, mi accoccolai di fianco a lui baciandolo e rassicurandolo.
"Amore andrà tutto bene, sarà solo per qualche giorno...ti prego ti prego ti prego".
Non avrebbe mai potuto resistermi e acconsentì....solo per qualche giorno ancora.
Sabrina
La clinica dell'orgasmo.

(in foto: Abbie Cat, CUMatose, Brazzers.com)

Era tutto pronto per l'ultima serata. Feci venire i nostri ospiti un pò prima, e diedi loro dei fogli. Gli diedero una lettura veloce prima di capire di cosa si trattasse. Era il copione di un film, che quella sera avevo in mente di realizzare insieme al loro aiuto. Avevo impiegato una notte intera alla stesura di quel progetto. L'idea sembrò strana a tutti. Il film aveva un titolo: la clinica dell'orgasmo. Li portai nella camera degli ospiti, che per l'occasione avevo trasformato in una camera di un ospedale. Giuliano sbuffò perchè non aveva voglia di imparare tutte le frasi a memoria, ma io lo rassicurai dicendogli che il suo personaggio aveva sì e no quattro battute. Poi invitai Sabrina e Valentina ad andare in camera da letto, dove avrebbero trovato i loro costumi di scena. Giuliano avrebbe dovuto indossare soltanto un camice azzurro, per lui era facile. Per le ragazze era un pò più complicato entrare in quelle divise in lattice da infermiere, ma alla fine sarebbe stato tutto perfetto, come l'avevo immaginato. Diedi a tutti circa mezz'ora per imparare il copione, dal momento che non era molto difficile, io intanto mi misi ad armeggiare con la cinepresa e con i fari che avevo comprato per l'occasione. Ero euforico, non solo perchè stavo per realizzare un film porno, ma perchè una delle attrici protagoniste era la mia fidanzata, nonchè futura moglie. Certo non sapevo se avrei potuto farlo circolare, non so se me l'avrebbero permesso, però era proprio quello che volevo fare. Magari metterlo in condivisione su Internet, insomma fare in modo che altri potessero godere di quel progetto. Ma di questo poi ne avrei parlato con loro, e se avessero accettato, lo avrei messo in condivisione subito dopo averlo montato. Il primo ad entrare nel set cinematografico da me realizzato fu Giuliano, con indosso il camice blu. Aveva già il pene eretto, lo vedevo chiaramente; mi disse che aveva letto il copione e l'effetto sul suo arnese era stato molto positivo.
"Cosa devo fare?" mi chiese.
"Beh, l'hai letto o no il copione? In effetti non devi fare molto. Ficcati nel letto e aspetta l'arrivo delle infermiere".
Dopo qualche minuto arrivarono anche loro. Sentii il rumore dei loro tacchi sul pavimento. Erano meravigliose, due infermiere che avrebbero curato il malato da ogni suo problema.
"Noi siamo pronte" mi disse Valentina.
"Va bene" azionai la videocamera, recitai il nome del film e diedi il ciak.
Le ragazze si avvicinarono sculettando al letto dove Giuliano si fingeva febbricitante.
"Abbiamo un caso di penis erectum" disse Valentina toccando con un dito il bozzo che il pene di Giuliano creava da sotto le coperte. "Bisogna eseguire subito un intervento con la massima urgenza. Lei cosa propone?" chiese guardando Sabrina.
"Io direi di esaminare meglio il paziente, affinchè si possa capire meglio l'entità del problema" Sabrina scoprì il lenzuolo e poi alzò il camice di Giuliano fino a mettere a nudo il suo grosso pene eretto. "Mmh, vedo che abbiamo molto lavoro da fare qui. Le faccio innazitutto osservare queste" disse mostrando a Valentina le palle di Giuliano. "Guardi come sono grosse. Ebbene, questo è chiaramento un segno che ci fa capire che il nostro paziente ha seriamente bisogno di eiaculare".
Valentina avvicinò il suo stetoscopio alle palle di Giuliano, poi lo accostò all'asta del cazzo e ascoltò attentamente. Inquadrai con maniacale precisione i movimenti delle sue mani; con una teneva lo stetoscopio, e con l'altra accarezzava gentilmente il membro di Giuliano.
"Le pulsazioni sono irregolari" disse. "Chiaramente il quantitativo di sborra è molto consistente. Dobbiamo operare immediatamente".
Valentina e Sabrina raggiunsero con le labbra il glande bello gonfio di Giuliano, baciandolo delicatamente. Poi lo infilarono in bocca a turno e ogni tanto si lasciavano andare a qualche bacio lesbo. La cosa che mi colpì di più fu la professionalità di tutti e tre, sarà anche perchè conoscendosi e desiderandosi, erano più spronati a mettercela tutta. E allora Giuliano fece mettere Sabrina a pancia in giù sul letto, e le fece allargare le gambe, e Valentina sopra, nella stessa posizione, in modo da avere quattro buchi davanti a se, e a quel punto lui si alternò prima in uno e poi nell'altro, senza dover lasciare insoddisfatta nessuna delle due. Giuliano, però, preferì dedicarsi ai loro buchi del culo, e allora toccò prima a Sabrina, che stando sotto Valentina riceveva sia la nerchia di Giuliano che le carezze di Valentina. Poi passò agli altri buchi. Sabrina ebbe un intenso orgasmo, e a quel punto, con la videocamera, mi concentrai esclusivamente sul suo viso, per catturare tutte le sue svariate espressioni di piacere. Poi toccò a Giuliano, che fece inginocchiare tutte e due, e piantandogli davanti agli occhi il cazzo si masturbò fino a sborrare copiosamente. Gli schizzi saltarono prima sul viso di Sabrina e poi su quello di Valentina, e a quel punto cominciarono a baciarsi, passandosi la sborra da bocca a bocca. Non potevo crederci; avevo realizzato un film porno. Ma adesso avevo voglia di farlo circolare, ma non sapevo in che modo. I miei attori andarono a fare una meritata doccia, tutti e tre insieme. Non so cosa avvenne dentro il bagno, sotto quel tiepido getto d'acqua, perchè io me ne restai a passare il video sul computer, per poi montarlo. Non potevo attendere, volevo vedere immediatamente il risultato dei miei sforzi. Giuliano, dopo la doccia, andò via, ma Valentina si fermò da noi anche quella notte. Venne da me, indossava un accappatoio bianco, e mi guardava lavorare al computer.
"Sai, stasera non sono venuta" mi disse.
"Mi dispiace" dissi guardandola negli occhi.
"Cosa ne farai di questo film?".
"In realtà non ne ho idea".
"Sai, c'è una coppia di mezza età, lì al mio sexy shop, sono amanti del cinema a luci rosse, Sabrina li ha intravisti stamattina. Spesso mi dicono che sarei perfetta per un film porno. Se non ti dispiace vorrei farlo vedere a loro".
"Ma è fantastico!" l'idea mi piaceva da morire. "Appena ho finito di montarlo glielo farai avere".
"Stavo pensando che io e te, ancora non abbiamo fatto l'amore" mi disse con un tono di voce molto sensuale, e capii chiaramente che quello era un invito ad andare in camera da letto. "E tra l'altro sono l'unica che in questi giorni non ha avuto un orgasmo. Ne voglio uno anche io, Stè. Lo voglio ad ogni costo. Giuliano non è stato in grado di darmelo, in questo senso è un ragazzo molto egoista. Ti prego, fammene avere uno tu".
L'invito era davvero interessante. Così andai da Sabrina a chiederle di venire in camera da letto con noi, ma la trovai in soggiorno, che dormiva sul divano. La chiamai, e lei si destò appena.
"Amore, io e Valentina andiamo in camera da letto. Vuoi venire anche tu?".
"No, andate. Io voglio solo dormire. Mi raccomando a te, trattala come se fosse una principessa, perchè Valentina è una ragazza molto speciale".

Stefano.

mercoledì 25 aprile 2012

Caffè

Ci sono poche cose nella vita che mi piacciono quanto il cazzo e una di queste è il caffè. Sono una caffeinomane incallita, adoro il suo gusto, mi risveglia i sensi e mi mette in pace con il mondo.
Quello era il giorno in cui Stefano ci avrebbe presentato la sua idea e non voglio anticiparvi nulla ma posso garantirvi che a confronto i nostri giochi delle sere precedenti sembravano davvero cose da educande.
Mentre lui dedicò il giorno a perfezionare la sua idea io decisi che l'avrei dedicata al caffè.
Il primo lo presi a casa con Stefano dopo che Valentina fu andata a lavoro. Il caffè non è solo un piacere fisico ma è un vero e proprio rito di socializzazione. Lo prendemmo nudi appena svegli. Stefano mi diede il buongiorno con un casto bacio sulle labbra ma io gli porsi un seno per volta "Baciami qui amore ti prego". Lo fece in quel modo che solo l'amore sa fare e ne approfittammo per chiacchierare.
"Non potevamo trovare modo migliore per inaugurare la nostra casetta vero tesoro?"
"Eh si, Valentina è stata una vera sorpresa" commentò il mio fidanzato con gli occhi fissi sulle mie tette.
"Eppure ancora non te la sei scopata" notai con un pò di rammarico.
"Uhm...ancora, hai detto bene e comunque io no ma tu...ho visto che hai goduto meravigliosamente della sua figa non è vero porcella che non sei altro? Come è stato? Dai raccontami"
"Beh è stato....incredibile! Un sapore che mai avrei immaginato, ma non farmici pensare o mi viene voglia di correre al negozio per rifarlo. E tu invece? Come è stato farsi toccare il cazzo da Giuliano?"
"Strano, molto strano. Non posso negare di aver goduto ma più di tutto credo sia stata una bella rivincita su quel maschione, io a differenza tua non so se ho voglia di rifarlo però se devo dire che non mi sia piaciuto e che non abbia desiderato per un momento di ricambiare no, non posso dirlo".
"Pensi che stiamo diventando bisessuali?"
"Ma forse lo siamo sempre stati o forse no, il punto è che non ho voglia di chiedermelo, si perde troppo tempo con queste menate mentali e io voglio solo godere, e soprattutto far godere la mia fidanzata così puttana. Ieri sera sei stata grande, molto più coraggiosa di me, ti ammiro e ti amo alla follia"
"Un giorno o l'altro proverai anche tu"
"E chi può dirlo ormai, ora però lasciami lavorare ho molto da fare per stasera".
Lo lasciai alle sue macchinazioni segrete e andai a vestirmi, volevo far visita a Valentina, mancavo nel suo negozio da un pò. Per strada mi fermai a comprare caffè e cornetti. entrai nel negozio e attesi che una coppia di quarantenni concluse i loro acquisti per non disturbare.
"Buongiorno super figona" la salutai abbracciandola con vero desiderio.
"Oh ma tu sei un angelo...il caffè!"
"Cosa volevano quei due?"
"Sono clienti molto assidui, hanno una vita sessuale al limite della nonfomania, vengono qui a fare rifornimento di film porno che la signora si diverte a rimettere in scena la sera a casa, un giorno o l'altro ne gireranno uno loro, tante volte mi hanno chiesto se mi andava di avere una parte ma come sai io con il sesso ho un rapporto strano, ma visto che ci siamo io devo ringraziarvi ancora e spero proprio che questa amicizia vada avanti, ancora non ho avuto il piacere di portarmi a letto il tuo Stefano e credimi muoio dalla voglia"
Mi ricordai la frase di Stefano di stamattina e sottolineai di gusto "Hai detto bene...ancora". E ridemmo con la complicità di due amiche che si scambiano le bambole all'asilo.
"Stefano è davvero un uomo eccezionale, ti dico la verità, Giuliano è buono per scopare e ha un gran cazzo ma Stefano è più completo, con il tuo permesso mi piacerebbe proprio frequentarlo"
Tutti quei complimenti al mio ragazzo mi eccitarono non poco, si Stefano è un uomo eccezionale e mi sembrava più che giusto condividerlo con un'amica sincera, almeno in quel momento la pensavo così.
Avevo il turno pomeridiano a lavoro e decisi di completare il giro dei caffè chiamando Giuliano.
Si era svegliato da poco e accettò di buon grado di raggiungermi al nostro bar di fiducia.
"Buongiorno dea del sesso, quale buon vento ti ha portato a scegliere proprio me questa mattina?"
"Non saprei di preciso, forse volevo solo ringraziarti per la compagnia di queste sere e per esserti prestato ai nostri giochi"
"Tutto qua? E io che speravo già nel pompino di buongiorno ah ah ah" ma stava solo scherzando
"Non credo tu possa permettertelo dopo la spesa di ieri sera" commentai stando al gioco.
"Beh economica non lo sei di certo ma la tua bocca è impagabile sono stati i soldi meglio spesi di tutta la mia vita" concluse sorridendo.
"Anche Stefano credo stia impegnando un bel pò di soldi per la nostra serata, forse dovremmo trovare un modo per rifarci e restituire anche a te i tuoi soldi"
"Dici sul serio? Tu sei una donna meravigliosa, potremmo organizzare un'altra serata al night e dividerci l'incasso, sarebbe un successone lo sai"
"No non pensavo a quello, le grandi star non ripetono lo sai però ora che abbiamo una novità come Valentina nel gruppo e lei ha molti contatti qualcosa di nuovo potremmo pensarlo".
Esposi a Giuliano la mia idea per fare soldi e divertirci alla nostra maniera e il suo spirito imprenditoriale gli fece capire che era un'idea perfetta, ognuno avrebbe fatto la sua parte, lui ci avrebbe messo il locale, Valentina la pubblicità, io la bocca e il culo e Stefano avrebbe avuto indietro i soldi che stava spendendo proprio mentre noi parlavamo. Non vi dico di più perchè prima devo parlarne con Stefano e poi devo scappare a lavoro. Stasera ci aspetta una serata davvero impegnativa.
Sabrina

Bocca cinquanta, culo cento.



(in foto: Aneta, Set 0372.2, Calmara.com)

Toccava a Valentina scegliere il nuovo gioco, è vero. Ma io già pensavo a quando sarebbe toccato a me, e allora trascorsi una notte intera senza dormire, a scrivere sul mio portatile qualcosa che avevo in mente da parecchio. Ma non voglio anticiparvi niente. Però vi dico soltanto che per applicare quella mia idea, avevo bisogno di uscire e fare compere. La mia idea era un qualcosa che costava, però avrei speso volentieri il mio denaro pur di realizzare il mio sogno. Ma basta, vi sto dicendo troppo. Ritorniamo alla nostra cena. Tutti puntuali, ci ritrovammo seduti nel salone di casa nostra. Questa volta c'era tanta tensione, perchè Valentina ci disse che aveva un'idea che era molto eccitante, ma allo stesso tempo un pò pericolosa. Io poi, certe volte sono un fifone, e all'idea che quello che avremmo fatto poteva essere pericoloso, mi si bloccò il fiato in gola. La paura, disse Valentina, fa parte dell'amore. Questa era la sua filosofia, ma in principio non capii cosa volesse dire. Ma in fondo, un pò di ragione ce l'aveva. Non c'era stata forse un pò di paura quando avevo fatto montare Sabrina dalla Proboscide? Non c'era stata forse un pò di paura quando Sabrina aveva incontrato quattro dei suoi uomini per quell'ammucchiata? Così cenammo in silenzio, e la cosa sembrò strana a tutti, tranne che a Sabrina, che sapeva quali tormenti ci affliggevano. Volevamo sapere tutti e tre come si sarebbe svolta la serata, eppure lei continuava a dire che era una sorpresa. Poi, dopo cena, Valentina prese sotto braccio Sabrina e la portò in camera da letto.
"Voi maschietti aspettate qui, noi torniamo subito" disse.
Chiusero a chiave la porta della camera da letto. Giuliano fingeva bene il suo nervosismo, mostrandosi sicuro di se. Stettero chiuse lì dentro perlomeno mezz'ora, e in quel lasso di tempo, io e Giuliano buttammo giù qualche bicchierino di rum mischiato al succo di pera. Per conto mio fumai tremila sigarette. Praticamente ne spegnevo una e ne accendevo un'altra. Poi ecco finalmente la porta riaprirsi, e le ragazze uscirono fuori, vestite praticamente come delle zoccole. Sabrina indossava degli hot pants neri in lattice, che mettevano in risalto le forme del suo abbondante culo, tacchi a spillo e una camicetta bianca sbottonata all'altezza del seno. Valentina invece indossava degli stivali lunghi fin sopra le ginocchia, dei leggings rossi e un corpetto di pelle che gli stringeva le tette verso l'alto.
"Ebbene, cosa ve ne pare?".
"E dov'è la pericolosità di questa cosa?" domandò Stefano.
"Sì, infatti" continuò Giuliano. "L'unico pericolo è quello di farmi venire nelle mutande senza neanche bisogno di toccarvi".
"Adesso ve ne accorgerete dov'è la pericolosità" rispose Valentina.
Uscimmo di casa e raggiungemmo la mia macchina. Valentina mi comandò di guidare fino ad una strada nazionale, conosciuta da tutti come un mercato della prostituzione. I camionisti e tanti uomini sposati si fermavano alla ricerca di sensazioni paradisiache a pagamento. Valentina mi disse di fermarmi, e io ubbidii, ma chiedendole spiegazioni.
"Non vorrete mica mettervi a fare la concorrenza a queste ragazze?".
"Sì, è proprio quello che avevo in mente di fare" rispose Valentina con sicurezza.
"Ma siete matte? No, io non ci sto. Non vi lascio fare questo gioco, perchè non è solo pericoloso, è una follia".
"Calmati tesoro" mi rispose Valentina. "Non crederai mica che ci prostituiamo per davvero? Voglio soltanto che tu veda la tua fidanzata sotto un'altra luce, quella della puttana. Voi rimarrete qui a guardarci. Vedrai, sarà molto eccitante. Soprattutto per te, Stefano. Non ti eccita immaginare la tua futura moglie che si concede ad altri uomini per denaro?".
"Va bene, ma fate presto" risposi.
Sabrina e Valentina scesero dalla macchina e si misero ad aspettare l'arrivo di qualche ipotetico cliente. Giuliano si lamentò, dicendo che quel gioco era piuttosto noioso. Così si piegò sul sedile della macchina e si mise ad aspettare. Una macchina si accostò alle due ragazze. Un uomo sulla cinquantina le guardò dalla testa ai piedi. Il cuore mi batteva molto forte dalla paura. Chissà quanti pervertiti bazzicavano in quelle zone. Dentro di me speravo davvero con tutto il cuore che quella pagliacciata finisse presto.
"Di dove siete?" chiese l'uomo. "Ucraine?".
"No, siamo italiane" rispose Valentina. "Ti va di divertirti con noi? La mia amica è molto brava a farselo mettere nel culo".
"Girati, fammelo vedere".
Sabrina si girò, mostrandogli il suo sedere che quegli hot pants facevano fatica a contenere.
"Te lo sfonderei tutto" disse l'uomo. "Chi c'è in quella macchina?" si riferiva a noi. Forse aveva paura che fosse una trappola della polizia.
"C'è il mio fidanzato" rispose Sabrina. "Non vuole che vengo qui da sola, è molto geloso".
"Che belle tette" le disse. "Me le fai vedere?".
Sabrina si sbottonò la camicetta e la aprì mettendo a nudo i suoi seni.
"Chissà che seghe spagnole che sai fare".
Insomma, le trattative andarono per le lunghe, poi però quando l'uomo chiese il prezzo, le ragazze spararono una cifra spropositata, in modo da farlo andare via. E infatti ingranò la marcia e partì, in cerca di qualcosa di più economico. Si fermarono in molti, fino a quando Giuliano, esausto, disse che c'aveva il cazzo duro come il marmo e che voleva scopare. Allora mi disse di accostarmi alle due ragazze. Giuliano tirò la testa fuori dal finestrino.
"Ma che belle porcelle!" disse. "Perchè non salite in macchina, così ci divertiamo un pò".
"Guarda che noi siamo molto care" rispose Valentina.
"Soldi ne ho tanti, non c'è problema".
Così Giuliano scese dall'abitacolo e andò a mettersi dietro, e Sabrina e Valentina gli si misero a fianco. Nonostante il posto sulla mia destra fosse vuoto, e quindi capii che Sabrina e Valentina si sarebbero dedicate esclusivamente a Giuliano, mi tranquillizzai non poco. Ero felice, perchè sapevo che quella follia si era conclusa, e potevamo tornare a casa. Giuliano mi disse di partire, mentre con una mano accarezzava le cosce di Sabrina.
"Culo cento e bocca cinquanta" disse Sabrina.
"Va bene" rispose Giuliano. "Allora partiamo con la bocca. Forza ragazze, fatemi vedere cosa sapete fare".
Sabrina e Valentina si abbassarono sul pacco di Giuliano e gli tirarono fuori il cazzo. Le loro lingue percorrevano l'asta, e spesso si incontravano, e allora si baciavano e poi ripartivano all'attacco. Poi ad un certo punto, Sabrina si sfilò gli hot pants e salì sul corpo di Giuliano, infilandosi la cappella nel buco del culo. E così si svolse il nostro rientro a casa, con un'epica tripletta in macchina. Io, inutile dirvelo, sborrai nelle mutande senza neanche toccarmi. Quando Giuliano iniziò a fiottare non riuscì ad uscire in tempo dal buco del culo di Sabrina, e le eiaculò dentro. Così, quando fece uscire il cazzo dal suo retto, i rivoli di sborra colarono fuori oscenamente, andandosi a posare sulla tappezzeria della mia macchina. Giuliano, a questo punto, tirò fuori il portafoglio e diede cento euro a Sabrina e cinquanta a Valentina.
"Ve li siete meritati tutti".
"Grazie tesoro" disse Sabrina. "Non ci era mai capitato uno stallone come te".
La serata finalmente si concluse. Giuliano andò via. Valentina invece dormì da noi, perchè era piuttosto tardi per tornare a casa. E così, non appena si mise nel letto, chiuse gli occhi e si addormentò. Io e Sabrina rimanemmo nel soggiorno a bere un amaro e a fumare l'ultima sigaretta del giorno.
"Cosa hai provato su quella strada statale?" le chiesi.
"Un pò di ansia" rispose.
"E cosa hai provato ad accettare i soldi di Giuliano?".
"In quel momento non era Giuliano, ma un cliente come un altro. Per questo abbiamo accettato i suoi soldi, perchè in quel momento eravamo due prostitute. Ti confesso che l'idea di Valentina era quella di farci caricare da qualcuno, e quando poi alla fine vi siete avvicinati voi, ho ringraziato il cielo. Sennò chissà nelle mani di quale porco sarei potuta capitare".    
Andammo a dormire anche noi, perchè l'indomani mattina saremmo usciti tutti molto presto per andare a lavorare, per poi ritrovarci di nuovo a casa nostra, per l'ultima parte del gioco, a cui, vi garantisco, stavo dedicando davvero tutte le mie forze (e anche un pò di soldi, perchè per realizzare la mia idea ce n'era bisogno). 

Stefano.