giovedì 16 agosto 2018

Il segreto di Beatrice

e Giuliano.

(in foto: Alexa Scout, Meet Beautiful Alexa Scout, Shemale.xxx)


[postato da Stefano]

   La sera andavamo a cena al ristorante del villaggio turistico, dove c’era uno chef pluristellato che preparava dei piatti davvero speciali, e di conseguenza se li faceva pagare profumatamente. Ma noi, in fin dei conti, potevamo permettercelo. E poi per questa vacanza avevamo deciso di non badare a spese; era pur sempre il nostro anniversario di matrimonio.
   Inutile dirvi che anche qui la nostra presenza non passava di certo inosservata, dal momento che Sabrina aveva portato con se i suoi vestiti da sera più provocanti che spesso rasentavano il limite della decenza. Le sue oscene scollature, che riuscivano a contenere a malapena le sue enormi tette, attiravano l’attenzione della maggior parte degli uomini che in presenza delle proprie mogli indignate dovevano far finta di nulla, per non essere sorpresi a fissare con desiderio la mia Sabrina (anzi, la nostra Sabrina).
   Sopra, come dicevo poco fa, le tette praticamente sembravano voler scivolare fuori dallo scollo, ma anche sotto i suoi vestiti da sera erano piuttosto osceni; spesso erano così corti che le bastava chinarsi un po' in avanti che il suo bel culo burroso usciva allo scoperto. Oppure magari il vestito che indossava era così stretto ai fianchi che le potevi vedere gli orli del perizoma, e potevi anche distinguerne il colore se il vestito era bianco. E io più la guardavo e più pensavo: “c’ho proprio una moglie vacca”. E forse era quello che pensavano tutti non appena facevamo il nostro ingresso nel ristorante: “è arrivata la vacca”. Ma forse non sapevano che Sabrina era consapevole di esserlo, e anche molto orgogliosa. Ma era la “nostra” vacca, mia e di Giuliano. Gli altri potevano solo desiderarla segretamente, perché poi chi ci andava a letto eravamo noi due.
   Comunque durante una di queste cene Sabrina incominciò a parlare del matrimonio di nostro figlio Rocco e la sua fidanzata shemale. La notizia delle nozze aveva reso Sabri davvero euforica, e quando capitava di parlarne i suoi occhi brillavano di gioia, anche perché si era affezionata così tanto a Beatrice (la fidanzata transgender di nostro figlio) da considerarla ormai parte integrante della nostra famiglia.
   Giuliano invece non sembrava dimostrare particolare entusiasmo. Probabilmente perché non la sentiva come una cosa che lo riguardava, in fin dei conti Rocco era figlio mio e di Sabri, a differenza di sua sorella Moana, che mia moglie aveva concepito con lo sperma di Giuliano. Ma in realtà lo scarso interesse da parte sua per quel matrimonio dipendeva da un’altra cosa, che poi mi disse lui stesso il giorno dopo quando andammo a pesca insieme.
   Io e Giuliano, oltre a condividere la stessa donna, avevamo un’altra passione in comune, ovvero la pesca. Avevamo portato con noi tutta l’attrezzatura necessaria ed eravamo andati sulla riva di un fiume che stava ad un paio di chilometri dal villaggio turistico. Sabrina era rimasta in spiaggia; alla pesca preferiva di gran lunga starsene distesa al sole completamente nuda. E proprio mentre eravamo seduti sulla riva del fiume Giuliano mi disse il suo segreto. Quel matrimonio non lo convinceva per un motivo:
   “Perché Beatrice è una gran troia” mi disse.
   “E tu come fai a saperlo?”.
   “Stefano, tu dimentichi che Beatrice lavora nel mio strip bar, e la vedo quando si porta i clienti nel privè, cosa credi. E di certo quando li porta nel privè non è per raccontargli le barzellette”.
   “Io credo che Rocco sappia benissimo cosa fa la sua fidanzata nel privè del tuo strip bar” le rare volte che mio figlio si era confidato con me sul tipo di rapporto che c’era tra lui e la sua fidanzata mi aveva sempre detto che tra di loro c’era un’incredibile intesa, ed era anche soprattutto un rapporto basato sulla sincerità, per cui ero quasi sicuro che Rocco sapeva benissimo che lei, soprattutto per il lavoro che faceva, di tanto in tanto aveva rapporti con altri uomini.
   “Può darsi che hai ragione” mi rispose Giuliano. “Ma c’è un’altra cosa che non mi fa andare a genio questo matrimonio”.
   “E sarebbe?”.
   “Io e Beatrice...” era come se non avesse il coraggio di dirlo, anche se in realtà avevo già capito. “Insomma, quello che voglio dire è che me la sono ingroppata più e più volte”.
   “Non posso crederci. Ma come hai potuto? Proprio tu, che per Rocco sei stato come una specie di zio”.
   “Ma cosa vuoi? È lei che mi provoca. Per questo dico che è una gran troia. È senza ritegno. Una volta si è presentata a casa mia con addosso soltanto un impermeabile, e quando l’ho fatta entrare in soggiorno se l’è tolto, e sotto era completamente nuda. E io non ho potuto fare a meno di farmela. Per non parlare di tutte le volte che me la sono montata nel mio ufficio, lì allo strip bar. Ho versato nel suo condotto anale talmente di quella sborra che tu non puoi nemmeno immaginare”.
   “Ma da quanto tempo va avanti questa storia?”.
   “Praticamente da quando ci siamo conosciuti, cioè quando Rocco l’ha mandata da me per il colloquio di assunzione. Ricordo che in quell’occasione le avevo chiesto di spogliarsi, perché volevo vedere com’era fatta, e quando ho visto il suo corpo ho pensato subito che non poteva esserci nulla di più porco; il corpo di una donna con qualcosa in più davanti. E non so cosa dirti, ma ho perso completamente la ragione. Tu lo sai, ho avuto un’infinità di donne nella mia vita, ma non mi era mai capitata una transgender, e quindi ho pensato che dovevo averla a tutti i costi, e allora le ho chiesto di inginocchiarsi e ho tirato fuori il mio cazzo e gliel’ho messo davanti alla faccia, e lei lo ha subito preso in bocca, quasi come se non aspettasse altro. E mi ha fatto venire in quel modo e le ho sborrato dentro, e poi mi ha detto una cosa che non mi sarei mai aspettato. Mi ha detto: credo di essermi innamorata di te. Quindi ho capito subito che presto mi avrebbe dato anche il culo. E infatti me lo ha dato eccome. Tantissime volte. Per questo la storia del matrimonio con Rocco mi preoccupa molto”.
   “Sei geloso? Vorresti averla tutta per te?”.
   “Ma che dici? Certo che no. Io per Beatrice non provo che una semplice attrazione fisica, tutto qui. Piuttosto sono preoccupato per Rocco, che dovrà convivere con una moglie irrimediabilmente puttana”.
   Una cosa era certa, e cioè che Rocco doveva saperlo. Non era una tragedia, in fin dei conti era semplicemente sesso quello che c’era tra Giuliano e Beatrice, senza alcuna implicazione del cuore, e quindi tutta quella faccenda non avrebbe avuto alcuna ripercussione. Ero quasi sicuro che Rocco non ne avrebbe fatto un dramma.
   Comunque decidemmo di tenere Sabrina all’oscuro di tutto, però mi feci promettere da Giuliano che non avrebbe mai più sfiorato Beatrice nemmeno con un dito. Ma sarebbe riuscito a mantenere la promessa?

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