martedì 14 febbraio 2017

In che pasticcio ti sei messo, Berni?

(in foto: Jody Paige)


   Non facevo altro che chiedermi se quello che era successo avrebbe avuto un seguito. Cioè, avrei rivisto Moana al suo rientro dalle vacanze, oppure il suo pompino era stato un semplice passatempo e nient’altro? Perché mi aveva fatto venire con la bocca? Nutriva un certo interesse nei miei confronti come diceva, oppure era stata solo un’avventura? Non sapevo rispondere a tutte quelle domande, però mi confidai con la mia amica Daniela. La telefonai due ore dopo la sborrata, e le dissi che non poteva credere a quello che era appena successo.
   “Fammi indovinare” mi disse, “sei uscito con Moana”.
   “Sì, e non puoi proprio immaginare cosa abbiamo fatto”.
   “Non te la sarai mica scopata?”.
   “Scopata no, ma mi ha fatto venire con la bocca”.
   “In che pasticcio ti sei messo, Berni?”.
   Daniela era molto contrariata da quello che le avevo detto. Mi disse che Moana non era una ragazza con cui mettersi insieme. Il fatto che mi aveva fatto un pompino non voleva dire niente, perché Moana era una puttanella, e aveva fatto godere con la bocca un sacco di ragazzi. Per lei far godere con la bocca qualcuno era una cosa normale come bere un bicchier d’acqua. Quindi se lo aveva fatto con me questo non voleva dire che la cosa avrebbe avuto un seguito.
   “E poi se fossi in te mi farei tutti gli accertamenti necessari, non vorrei che quella vacca ti avesse attaccato qualche malattia. Chissà quante verghe gli sono entrate in bocca”.
   Daniela iniziò a dirmi un sacco di cose cattive nei confronti di Moana, semplicemente per spaventarmi e per farmi capire che Moana, nonostante quello che aveva fatto, era off limits e che non dovevo farmi strane idee. Una come lei non avrebbe mai preso in considerazione l’idea di stare con uno come me.
   “Ma perché? Come sono io?” le domandai.
   “Berni, parliamoci chiaro, non voglio ferirti, se ti dico certe cose è solo perché ti voglio bene, ma tu sei un maschio di serie b. Non te la prendere, ma Moana frequenta solo stalloni di razza. Mi spiego?”.
   E così ero un maschio di serie b. Ma allora perché Moana mi aveva fatto venire con la bocca? Daniela mi disse che lo aveva fatto soltanto perché era un’infoiata, che non sapeva proprio farne a meno di prendere in bocca i cazzi, senza distinzione di età o di colore. Mi raccontò un sacco di storie sul suo conto, la maggior parte erano leggende metropolitane, però mi disse che provenivano da fonti attendibilissime. Mi raccontò che una volta Moana aveva partecipato ad una gangbang con dieci maschi, e lei al centro, da sola contro dieci verghe dure come il marmo. Un’altra volta invece si era fatta montare dal professore di matematica, il quale le aveva fatto anche il culo, e infatti in matematica aveva sempre degli ottimi voti.
   “Può darsi che è soltanto molto brava con i numeri” dissi cercando di difenderla.
   “Anche io sarei molto brava coi numeri se mi facessi inculare dal professore, come ha fatto lei”.
   Daniela stava vomitando fuori tutte le cose peggiori che si raccontavano sul conto di Moana. Arrivò perfino a dirmi che d’altronde non c’era da stupirsi se Moana era così, dal momento che aveva una madre più puttana di lei.
   “Ma tu come le sai queste cose?”.
   “Non dirmi che non hai mai sentito parlare di Sabrina Bocca e Culo?”.
   Era la prima volta che sentivo quel nome, ebbene lei mi spiegò che quella Sabrina Bocca e Culo, ovvero la madre di Moana, la chiamavano in quel modo perché da giovane aveva fatto godere moltissimi uomini concedendo loro le sue cavità migliori, ovvero la bocca e il culo. Praticamente si era fatta montare dalla metà della popolazione maschile della città. E Moana non poteva non essere come lei, ovvero una zoccola patentata.
   “E il padre di Moana? Che tipo è?” le chiesi.
   “Molti dicono che è un uomo a cui piace guardare la moglie mentre fa l’amore con altri uomini. Quindi probabilmente lui non è neppure il vero padre di Moana. Capisci dov’è il punto? Non è solo una puttana, ma è anche una bastarda”.
   Dopo aver sentito tutte quelle storie sul conto di Moana, e cioè delle sue gangbang, dei suoi rapporti con uomini di mezza età e della sua abitudine a concedere anche l’orifizio anale, arrivai ad una conclusione, e cioè che non era lei ad essere una “bastarda”, come diceva Daniela, ma lo era Daniela stessa, che di fronte a Moana si comportava come un’amica, abbracciandola e facendo la bella faccia, e poi dietro la pugnalava senza ritegno raccontando in giro le cose peggiori sul suo conto.
   “Daniela, lascia che ti dica una cosa. Sei tu la zoccola, non lei” le dissi, e poi attaccai bruscamente la telefonata. Quella fu l’ultima volta che sentii Daniela. Non potevo credere di aver frequentato una vipera per così tanto tempo e di non essermi mai accorto di niente.

Berni.

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