giovedì 20 aprile 2017

Giù le mutande. 

(in foto: AJ Applegate, Slave Training, SweetSinner.com)


   Adesso era nuda anche lei; si era tolta la maglietta, e sotto non indossava nulla, quindi praticamente adesso aveva solo quella striminzita minigonna e i tacchi, per il resto era così come mamma l'aveva fatta. E la cosa che mi fece davvero incazzare era che Berni cominciò a dimostrare di apprezzare il corpo della stallona, perchè cominciai a vedere degli strani movimenti sotto i suoi slip. Nel giro di qualche minuto il suo cazzo raggiunse la massima erezione. Me ne accorsi io, ma se ne accorse anche Milena, che non faceva che guardargli proprio lì, dove c'era il rigonfiamento, e sorrideva, contenta del fatto che il suo corpo avesse scatenato quella reazione. Io invece ero nera di rabbia; guardavo anche io l'erezione di Berni. Come potevo non guardarla? Era come un totem sacro eretto in onore di lei. Ed ero così arrabbiata per questo che avrei voluto dargli un pugno proprio lì, per dargli una bella lezione.
   Poi venne anche il mio turno; il collo della bottiglia puntò nella mia direzione. E qualsiasi domanda mi sarebbe stata rivolta, pensai, non avrei risposto. Volevo togliermi qualcosa anche io, anche se io in realtà se mi fossi tolta il vestitino che indossavo sarei rimasta completamente nuda, dal momento che sotto non indossavo altro. E allora alla domanda che mi fece Berni, il quale aveva fatto girare la bottiglia, non risposi. La domanda era: "quante volte mi hai tradito?". Sapevamo entrambi che lo avevo fatto un sacco di volte, ma chissà per quale motivo voleva sentirselo dire. Ma io gli dissi che non volevo dirlo, e allora mi tolsi il vestitino e lo gettai a terra. Ero completamente nuda, e mi rimisi a sedere sul divano con le gambe aperte, esibendo il mio sesso con un certo orgoglio, quasi come se volessi dimostrare a Milena che io ero meglio di lei. Ecco, pensavo, questo è il mio corpo e non ho paura di esibirlo. Poi guardai verso l'erezione di Berni, sempre più dura, ed era comparsa sul tessuto dello slip una gocciolina, all'altezza del glande, quasi come se fosse in procinto di iniziare a fiottare. Ma mi chiesi: quella gocciolina era per me oppure per Milena? Cos'era che aveva scatenato quella fuoriuscita di liquido pre-eiaculatorio? La mia presenza o quella della cavallona? Una cosa era certa, e cioè che gli stava esplodendo.
   Milena fece roteare di nuovo la bottiglia, e il collo puntò di nuovo verso Berni.
   "Allora Berni, tocca di nuovo a te" disse. "Ti piacerebbe vedere la tua Moana fare una gangbang?".
   "In verità è già capitato" rispose.
   Sì, aveva ragione. Era successo tanto tempo prima. Eravamo in vacanza in Sicilia. I lettori più affezionati lo ricorderanno. Avevamo litigato, e per quel motivo avevo deciso di fargliela pagare, e quindi mi ero lasciata rimorchiare da un gruppetto di ragazzi, i quali mi avevano portata in un motel e mi avevano montata di brutto, e lui aveva assistito a tutto quanto.
   "Ma ti piacerebbe rivederla fare una gangbang?".
   "Non so".
   "Mi dispiace, ma questa non è una risposta. Giù le mutande".
   Era venuto il momento della verità. Togliendosi gli slip Berni avrebbe messo a nudo la sua erezione, e allora semmai ci fossero stati dei dubbi sulla sua eccitazione sarebbero stati sfatati. Era ovvio che era eccitato, perchè i suoi slip come già vi ho detto non riuscivano a nascondere nulla; la sua erezione era evidente. Però a quel punto sarebbe stato inequivocabile: Berni era arrapato come un toro, e una spiegazione era d'obbligo. Doveva confessare senza girarci intorno chi era che lo faceva arrapare in quel modo, se io o lei. E allora a quel punto infilò due dita nell'elastico degli slip e li tirò giù, e il suo cazzo duro come la pietra uscì fuori svettando fieramente verso l'alto, con il glande turgido e rosso, con la sua superificie luccicosa e liscia come la seta.
   "Wow!" esclamò la stallona. "Accidenti Berni! Hai proprio un attrezzo enorme!".
   A quel punto mi salì il sangue alla testa, e avrei voluto fare una sfuriata di gelosia, ma certamente non la volevo fare di fronte a lei, e così me ne andai in cucina con un pretesto, cioè dicendo che sarei andata a prendere un'altra bottiglia di vino. In verità ne avevo davvero voglia, però era anche il pretesto per allontanarmi e quindi cercare di sbollentare la rabbia. E così mi alzai dal divano e andai verso la cucina; andai verso il lavello e mi ancorai con le mani alla vasca dove giacevano alcuni piatti sporchi, chiusi gli occhi e feci dei lunghi respiri, poi chiamai Berni.
   "Berni, puoi venire un momento?".
   Mi raggiunse quasi subito, insieme alla sua sfrontata erezione. Guardai il suo palo pronto per la penetrazione, e feci un gesto con la mano molto eloquente, come per chiedergli una spiegazione.
   "Cosa vuol dire questo?" gli chiesi.
   "Beh amore, non puoi mettere in dubbio che il gioco che stiamo facendo è piuttosto eccitante".
   "Fammi capire, chi è che ti eccita? Io o lei?".
   "Tesoro, sei gelosa? Lo sai che io amo soltanto te".
   "Ami soltanto me, ma a quanto pare la presenza di Milena ti fa un certo effetto" dissi afferrandogli il cazzo con decisione e stringendolo quasi con l'intento di strozzarlo. "Dimmi la verità, vuoi scopartela, non è così?".
   "Moana, ti stai sbagliando. Sono eccitato perchè è il gioco che mi eccita".
   "Spero per te che è come dici, altrimenti te lo stacco questo tuo bel pisellone. Capito?" diedi uno strattone al suo cazzo per fargli capire che non stavo scherzando, e poi ritornammo in soggiorno. Milena era lì ad aspettarci. Questa volta toccava a me far girare la bottiglia, e il collo puntò verso lei. Qualsiasi cosa le avessi domandato ero sicura che lei avrebbe scelto di pagare il pegno, e quindi di togliersi anche la minigonna che ancora indossava. Quindi non aveva senso spremermi tanto per trovare una domanda da fargli, e allora buttai lì la prima cosa che capitava: hai mai fatto sesso di gruppo? E lei allora scoppiò a ridere, e disse che quella era un'informazione top secret, e allora si tirò giù la gonna. Sotto, e non c'era da stupirsi, non portava niente. Quindi adesso era completamente nuda come me.

Moana.

Nessun commento:

Posta un commento