mercoledì 8 novembre 2017

Gli scambisti non esistono. 

(in foto: Sindy Black & Vanessa, Masked Agony, Yonitale.com)


   Già era capitato altre volte che il rapporto tra me e Sabrina aveva subìto qualche duro colpo; i lettori più affezionati del nostro blog infatti ricorderanno la sua scappatella con Franco, oppure quella volta che io ero andato a letto con Manuela (la ex di Giuliano) e lei non me lo aveva perdonato e aveva iniziato un’appassionata relazione d’amore con un giovane stallone da monta che per l’età che aveva poteva essere suo figlio. O ancora come quella volta quando il nostro Rocco aveva un anno, e il nostro rapporto, soprattutto a letto, si era terribilmente logorato. Credo che è del tutto normale che una coppia abbia delle crisi. Noi non facevamo eccezione, ma ogni volta riuscivamo sempre a risolvere ogni problema.
   Mi chiedevo, mentre ero a lavoro, se ci saremmo riusciti anche questa volta. Ammetto che in quella faccenda avevo non poche colpe. Ultimamente stavo trascurando molto Sabrina per dedicarmi intensamente alla mia attività. Da qualche tempo, se ben ricordate, avevo tirato su un ristorante insieme ad un amico, Xavier. L’attività era diventata in breve tempo un luogo di incontri per coppie scambiste e mi stava facendo guadagnare parecchio denaro.
   In principio riuscivo a conciliare entrambe le cose, la famiglia e il ristorante. Poi ad un certo punto con Xavier qualcosa era andato storto, e lui aveva deciso di andarsene, lasciandomi da solo nella gestione dell’attività.
   Qualcuno ricorderà che io e Sabri avevamo coinvolto il mio socio nei nostri giochi di coppia, e devo dire che era stata un’esperienza davvero piacevole. Xavier ci sapeva fare a letto, riusciva a far provare a mia moglie delle emozioni molto intense. Ma dopo un po' io e Sabri avevamo deciso di tagliare, perché il gioco è bello quando dura poco, sennò poi subentra la routine e non ci provi più gusto. Quello che c’era stato tra noi e Xavier era stato soltanto un gioco, punto e basta, senza nessuna complicazione di tipo sentimentale. A quanto pare per lui invece il discorso era diverso. Per lui forse non era stato soltanto un gioco. Forse Xavier aveva perso la testa per mia moglie, altrimenti non si spiega la sua brusca reazione.
   Il mio socio infatti ad un certo punto si era messo in testa che io non volevo che lui e Sabri continuassero a vedersi e a fare l’amore. Ma non era esattamente così, perché principalmente la decisione di tagliare i ponti con lui era stata di mia moglie, e Xavier l’aveva presa molto male. Un giorno infatti era venuto al ristorante annunciandomi che se ne sarebbe andato, e quando gli chiesi il motivo di quella sua decisione lui mi disse che aveva scelto di andare via perché “era venuta meno la complicità che c’era tra noi due”.
   Una risposta molto vaga, non trovate? Poi a mente fredda riuscii a decifrare le sue parole. Xavier, con quello che aveva detto, mi aveva fatto capire che se ne andava perché io non gli permettevo più di andare a letto con mia moglie. Avevo provato anche a ricontattarlo per spiegargli che la nostra decisione di interrompere il nostro gioco d’amore non c’entrava nulla con la nostra attività, ma non ci fu verso, Xavier non mi rispondeva più al telefono. E quindi adesso che era sparito dalla circolazione avevo tutta la gestione del ristorante sulle mie spalle, e quindi stavo trascurando Sabrina.
   Poi però successe qualcosa; conobbi una persona che in qualche modo mi avrebbe aiutato, prendendo il posto di Xavier. E forse sarei riuscito a riavvicinarmi a mia moglie.
   Si chiamava Cinzia, ed era insieme a suo marito Pippo un cliente abituale del mio ristorante. Cinzia era una donna sui quaranta, bella da morire, formosa come Sabrina, e proprio come mia moglie sprizzava erotismo da ogni centimetro del corpo. Era bionda e aveva due occhi azzurri penetranti che potevano metterti in imbarazzo per quanto erano luminosi, e non ti stancavi mai di guardarli. Potevi starci delle ore, e perderti nella loro profondità. Per non parlare del suo sorriso; amici miei, ci sono certe donne che quando sorridono ti rubano il cuore e ti fanno sciogliere, e Cinzia esprimeva erotismo anche quando sorrideva. In verità esprimeva erotismo sempre, ma quando sorrideva ti faceva pulsare il cuore di gioia, e non potevi fare a meno di restare imbambolato come uno stupido. Lei esprimeva una classe ed un eleganza che ti facevano sembrare quasi minuscolo di fronte a lei.
   Il marito invece, Pippo, era davvero brutto; aveva il fisico di uno scaldabagno, era stempiato e sempre sudato da far schifo. Sudava pure se stava fermo, però tutto sommato era una brava persona. Era molto socievole, pacifico e appagante. Pippo e Cinzia erano una coppia cuckold, e devo dire che lo si capiva immediatamente, anche se non li conoscevi. Ce l’avevano scritto in faccia; la loro vita intima era un libro aperto. Lei bellissima, la quintessenza dell’erotismo, e lui invece un uomo qualunque, che ti veniva da chiederti come faceva a stare con una gnocca come la moglie.
   Venivano al mio ristorante per conoscere altre persone come loro, o magari un bull che fosse in grado di soddisfare l’esigente passione di lei.  Ma in tanti mesi che li vedevo lì mai mi era capitato di vederli andare via con un’altra coppia, o intrattenersi più di cinque minuti insieme ad un aspirante bull. In principio pensai che fossero una di quelle coppie con la puzza sotto il naso, poi dopo averli conosciuti meglio mi fu tutto più chiaro. Cinzia voleva solo il meglio, ma si sa, il meglio è una merce molto rara.
   Comunque strinsi una buona amicizia con entrambi; di solito quando finivo di cucinare andavo in sala e mi intrattenevo con i clienti, e quindi ormai li conoscevo tutti. Ma Cinzia e suo marito erano quelli che conoscevo meglio, quelli con cui preferivo intrattenermi di più.
   Cinzia era molto intelligente, e mi fece notare una cosa che altrimenti non avrei mai notato. Una volta infatti le chiesi come mai lei e suo marito non socializzavano con le altre coppie, dal momento che si trovavano in un ristorante dichiaratamente per scambisti. Lei mi rispose che la maggior parte delle coppie, un buon novanta per cento, erano coppie costruite a tavolino per l’occasione, e loro non erano interessati a questo genere di cose.
   “Costruite a tavolino?” non riuscivo a capire. “Cosa intendi dire?”.
   “Mi sorprende come tu non lo abbia capito. Guardati intorno. La maggior parte di queste persone non sono coppie. La maggior parte delle donne sono escort assoldate dagli uomini che gli siedono accanto, che pensano che con questo sistema possono avvicinarsi senza alcun problema alle coppie vere come me e mio marito. La maggioranza di questi uomini non si sognerebbe mai e poi mai di cedere la propria moglie ad un altro uomo, un po' per gelosia e un po' perché gli manca il coraggio di chiedere alla propria consorte di fare una cosa del genere. E allora pagano una escort e le chiedono di fingere di essere la loro moglie, con la speranza di avvicinarsi a delle vere coppie di scambisti. È un trucchetto molto vecchio, ma io e mio marito non ci caschiamo”.

Stefano.

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