giovedì 2 novembre 2017

Mia moglie aveva fatto il pieno.

(in foto: Madison Rose, Madison Makes It Bounce, Brazzers.com)


   La sborra che fuoriusciva dal buco del culo di mia moglie era ancora bella calda e manteneva ancora il suo colore vivo, come se Giuliano avesse finito di inculare Sabrina poco prima di uscire di casa.
   “Ciao tesoro” le baciai la schiena, poi con le mani le accarezzai una natica.
   “Ciao amore” mi rispose lei con la bocca piena della schiuma del dentifricio. Poi la mandò via con l’acqua e nel frattempo rimase piegata in avanti tutto il tempo offrendomi la vista del suo spettacolare culo aperto e caldo di penetrazione.
   Il mio istinto di cuckold patologico prevalse, e di fronte a quell’orifizio anale sgocciolante di sborra non potetti fare a meno di abbassarmi e leccarlo senza ritegno, mentre con le mani tenevo i glutei ben allargati e con la lingua spennellavo con decisione il buco, con la consapevolezza che era stata appena penetrato da un altro uomo, e questa certezza non faceva che aumentare la mia eccitazione. E mentre leccavo e succhiavo sentivo la sborra di Giuliano inondarmi la bocca, e invece che provare disgusto provavo un incredibile appagamento. Dal condotto anale di mia moglie alla mia lingua, il seme dell’uomo che in passato aveva fecondato Sabrina, donandoci la nostra bellissima Moana, adesso mi entrava in bocca e lo facevo mio.
   “Amore, ma che fai?” mi chiese mia moglie divertita. “Hai voglia di montarmi, per caso?”.
   “Ho voglia del tuo culo” risposi. “Lo sai quanto mi piace leccartelo. Oggi ha un sapore così diverso...”.
   “Ah sì?” mi domandò con un tono di voce preoccupato, come se temesse che potessi scoprire a cosa era dovuto quel sapore che a mio parere era diverso dal solito. “E che sapore ha?”.
   “Non saprei. Non è il tuo solito odore” feci un po' il vago, la stavo stuzzicando un po' in modo che mi dicesse lei di cosa si trattava, e cioè della sborra di Giuliano. Ma ero sicuro che non me lo avrebbe mai detto.
   Di solito lei mi raccontava di tutte le scappatelle, perché sapeva bene che mi eccitava di brutto saperla in compagnia di altri uomini, però quella con Giuliano non era una semplice scappatella, altrimenti non avrebbe esitato a raccontarmi tutto nei minimi particolari. Se non me lo voleva raccontare era perché quell’inculata non aveva avuto un semplice scopo ricreativo; insomma la mia Sabri oltre al culo c’aveva messo anche il cuore. Era questo il motivo di tutta quella segretezza.
   A forza di leccare e succhiare l’ingresso del condotto anale di mia moglie, il sapore di Giuliano e quindi del suo sperma era sparito, come se lo avessi estratto tutto, e ingoiato, e adesso rimaneva soltanto il sapore che aveva Sabrina. Ma ebbi l’impressione che quello che stavo facendo non fosse di suo gradimento. Di solito quando lo facevo lei godeva come una matta. Quella volta invece sembrava dargli addirittura fastidio, anche se non me lo diceva. Forse perché se me l’avesse detto sarebbe uscita allo scoperto, e quindi preferì lasciarmi fare e lasciarmi credere che le stava piacendo. Ma invece era evidente che non era vero.
   Poi ad un certo punto mi mise una mano sulla fronte per allontanarmi da lei; era il suo modo di dirmi “basta”.
   “Tesoro, sarai stanchissimo” mi disse. “Tutta la notte a lavorare… povero maritino mio. Forse è meglio se ti metti a letto e ti riposi”.
   Normalmente non avrebbe mai fatto una cosa del genere, cioè allontanarmi mentre le stavo leccando il buco del culo. Se lo aveva fatto era perché non ne aveva voglia, e se non ne aveva voglia era perché aveva già fatto il pieno con il cazzo di Giuliano, che le aveva montato il culo ben bene, e quindi adesso voleva essere lasciata un po' in pace.
   Non aveva senso continuare se Sabri non ne aveva voglia, e allora decisi di mettermi a letto, ma il mio sonno era messo a dura prova da alcune immagini che mi apparivano non appena chiudevo gli occhi; erano immagini di Sabrina e Giuliano che si tenevano mano nella mano e che passeggiavano in riva al mare, come due innamorati, oppure li vedevo mentre facevano l’amore nella piscina di casa nostra, o vedevo lui che la ingravidava per la seconda volta, e infine Sabri e Giuliano sull’altare, che si sposavano e finalmente coronavano il loro sogno: diventare marito e moglie.
   Inutile dirvi che non riposai affatto; ero molto turbato e avevo bisogno di risposte. Comunque rimasi nel letto fino a mezzogiorno. A breve sarei dovuto ritornare a lavoro. Di solito non avevo un orario, ma orientativamente andavo al ristorante tra l’una e le due del pomeriggio. Il locale a pranzo era chiuso, però andavo a quell’ora per preparare il menù della sera. Ma prima di uscire decisi di affrontare Sabrina e di farmi dire tutta la verità su ciò che stava accadendo.
   Mia moglie era in cucina che stava preparando il pranzo per lei e per suo nipote Erri, il quale avrebbe mangiato qualcosa in fretta e furia e poi sarebbe ritornato ai suoi videogiochi di guerra. Sabri aveva una vestaglia nera di satin, e molto probabilmente sotto non aveva nient’altro. Forse se Erri non fosse stato in casa non avrebbe indossato nemmeno la vestaglia. Lo sapete bene che nella nostra famiglia era molto comune vagare per casa completamente nudi. La nudità non era mai stato motivo di imbarazzo in casa nostra, e i vestiti erano avvertiti da tutti noi come una specie di costrizione, da indossare soltanto per uscire. Eravamo tutti convinti che in casa, a differenza che nel mondo esterno, tranne rare eccezioni, eravamo liberi da ogni obbligo sociale.
   “Sabri, quando stamattina sono tornato a casa ho visto Giuliano uscire da casa nostra. Come mai era qui?” le chiesi senza troppi giri di parole. Lei sembrò scossa dalla mia domanda, ma allo stesso tempo non fece una piega, piuttosto rimase davanti ai fornelli intenta a rosolare una cipolla in una padella. Dovetti aspettare qualche istante per una risposta, come se stesse pensando al fatto che fosse in trappola e non aveva alcuna via di scampo.
   “Era qui perché quando tu sei a lavoro andiamo a letto insieme” rispose lei senza neppure girarsi, come se non avesse il coraggio di guardarmi negli occhi. Non cercò neppure di difendersi inventandosi qualche bugia, perché quello che stava succedendo era così evidente; Sabrina aveva una relazione extraconiugale. E non erano semplici scappatelle. Era amore.

Stefano.

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