martedì 10 luglio 2018

Lei non capiva...

... che lui voleva farsela. 

(in foto: Tiffany Tatum, Fashion and Anal, Tushy.com)


[postato da Berni]

   Moana non capiva, o meglio faceva finta di non capire che Mattia in verità voleva solo chiavarsela. Forse perché lei vedeva in lui soltanto un amico con cui confidarsi e divertirsi, ma senza alcuna implicazione sessuale. Ma io lo capivo benissimo che lui aspirava ad altro. Anche perché lei mi raccontava le cose che accadevano, e mi faceva incazzare da morire quando io le dicevo che lui ci stava provando con lei, e lei mi rispondeva che non era vero, e che a parlare era soltanto la mia immotivata gelosia.
   Per esempio mi aveva raccontato l’episodio della vespa, e cioè lo scampato incidente che aveva dato l’occasione a Mattia di piantare la sua erezione tra le natiche della mia fidanzata. E quando me l’aveva detto io avevo fatto il diavolo a quattro, perché mi infastidiva il fatto che in quell’episodio lei non riusciva a vederci niente di anomalo. Insisteva dicendo che ero soltanto geloso, e che tra loro due non c’era nulla. Probabilmente era vero, anzi ero quasi certo che non ci fosse nulla, perché ogni volta che Moana mi aveva tradito poi mi aveva sempre confessato tutto. E invece con Mattia non faceva che ripetermi che non c’era niente. E quindi io le credevo. Però mi indispettiva il fatto che lui continuasse a corteggiarla in modo indisturbato, fregandosene del fatto che lei era la mia fidanzata. Perché mi chiedevo: quanto avrebbe resistito Moana ai suoi continui tentativi di portarsela a letto? Prima o poi, a furia di insistere, Mattia sarebbe riuscito nel suo intento, e cioè riempirle i buchi. E questa cosa mi mandava in bestia, perché lei continuava a ripetermi che non c’era niente di male in quello che facevano.
   Può darsi che non c’era niente di male in quello che faceva lei, ma non si può dire lo stesso di quello che faceva lui.
   Inoltre lui mi odiava, perché appunto io ero un ostacolo che si frapponeva tra lui e Moana. Ma anche io odiavo lui. E spesso ero costretto a uscire con loro due, perché praticamente in quel periodo Moana e Mattia erano indivisibili; passavano intere giornate insieme, e io non avevo più un attimo per stare da solo con lei. E quando mi capitava di uscire con lei, e quindi c’era anche lui, lo sentivo subito il suo odio nei miei confronti. Neppure mi salutava. Io ero soltanto un peso. Ma essenzialmente io sono sempre stato un tipo pacifico, per cui dal momento che la mia fidanzata non poteva fare a meno di uscire con lui allora io avevo cercato di instaurare con Mattia un rapporto di amicizia migliore. Ma non c’era stato niente da fare. Lui non ne voleva sapere. Io ero il suo nemico, e il suo obiettivo era portarmi via Moana. E lei proprio non voleva capirlo.
   Mattia fu anche la causa di un litigio molto serio che ebbi con la mia fidanzata. Perché un giorno le chiese di accompagnarlo a Formia, dove aveva conosciuto una ragazza in rete che voleva scoparsi, però Moana (e in questo devo riconoscere la sua onestà) gli rispose che ci sarebbe venuta soltanto se ci venivo anche io. E quindi, contro voglia, dissi di sì e partimmo.
   Passammo qualche giorno a casa di questa ragazza, di cui non ricordo neppure il nome, ricordo soltanto che era molto carina, anche se aveva un corpo un po' rotondo. In teoria Mattia sarebbe stato impegnato tutto il tempo con lei, per cui finalmente io avrei avuto l’occasione di passare un po' di tempo con la mia fidanzata. E invece le cose non andarono così. Nonostante la presenza di quella ragazza che aveva conosciuto in chat, Mattia non faceva che ronzare intorno a Moana. Tanto che ad un certo punto sembrava che ci dovessi andare io a letto con quella ragazza conosciuta in rete, e non lui. E infatti ad un certo punto mi venne proprio questa tentazione, non perché mi piaceva. Cioè, ripeto, era molto carina, aveva belle forme, però Moana era cento volte meglio. Ma mi venne la tentazione di farci l’amore per dare una lezione alla mia fidanzata. Anzi, mi venne addirittura voglia di lasciarla e fidanzarmi con lei, che aveva l’aspetto di una ragazza acqua e sapone, che non avrebbe mai e poi mai tradito il proprio fidanzato. Però ovviamente non feci niente di tutto questo.
   Questa ragazza che Mattia aveva conosciuto in chat abitava coi suoi genitori in una villa faraonica. Però i suoi non c’erano mai, per cui aveva sempre casa libera per fare quello che voleva. E aveva anche una piscina sul terrazzo davvero spettacolare. Durante il nostro soggiorno da lei Mattia ebbe un’idea un po' particolare: “che ne direste di fare il bagno nudi?”. Ovviamente io non ero d’accordo, perché giudicavo quella proposta un modo per Mattia di vedere Moana nuda (che era certamente uno dei suoi obiettivi, oltre al fatto di potersela chiavare). Anche la ragazza della chat non era poi tanto d’accordo, perché si vergognava delle sue forme, e quindi decise di rimanere in costume. E io feci lo stesso. Per cui alla fine soltanto Mattia e Moana si tolsero tutto, e si misero all’altro capo della piscina a punzecchiarsi e a flirtare per tutto il tempo, e io e la ragazza della chat dall’altra parte che non sapevamo precisamente come comportarci. Fu in quel momento che mi venne voglia di saltarle addosso e farmela, proprio davanti a Moana, per farle un torto. Ma non ne ebbi il coraggio, anche perché chi mi diceva che lei ci sarebbe stata?
   Ad un certo punto si misero in piedi e iniziarono a giocare a farsi il solletico, e quindi cominciarono ad inseguirsi sul bordo piscina, e lui aveva un erezione spaventosa che mostrava con un certo orgoglio a Moana, ma direi soprattutto a me, perché era come se volesse farmi capire che era lui il maschio dominante, per cui la mia fidanzata era sua di diritto. Attenzione, non successe nulla, non ci furono penetrazioni o altro, però quell’erezione era un’ulteriore prova di quello che dicevo io, e cioè che Mattia vedeva la mia fidanzata non come un’amica, ma come un buco da fottere. E quando poi lo feci notare a Moana lei mi rispose che non era niente vero, e che gli era venuta un erezione solo perché non era abituato a stare nudo di fronte ad altri.
   Questa sua ostinazione a negare l’evidenza mi stava mandando al manicomio. E quindi quel giorno litigammo tutta la notte, senza risolvere nulla, perché alla fine lei continuava a dire che non c’era niente di male in quello che faceva, e io continuavo a dire che Mattia ci stava provando con lei e lei faceva finta di non accorgersene.
  

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