lunedì 30 marzo 2015

Nuovi amori.

Fu senza dubbio uno dei periodi più felici della nostra vita insieme. Stefano sembrava rinato e non solo per la nuova svolta professionale, anzi quella andava di pari passo con il suo rapporto speciale con Tiffany. Sembrava essere tornato un adolescente innamorato e pieno di ormoni, vederlo così preso da un'altra persona mi faceva sentire bene, ero proprio contenta e cercavo ogni occasione possibile per lasciarli soli a coltivare il loro amore. Perchè di questo si trattava, non era il solito sesso insolito o perverso, si stavano innamorando e la trovavo una cosa meravigliosa. Senza contare che anche io ne traevo dei vantaggi, Stefano era sempre di buon umore, il piccolo Rocco cresceva più sereno spesso attaccato alle tette della zia Tiffany e non vi dico il sesso! A Stefano sembrava non bastare mai e diventava anche molto più bravo, primo perchè Tiffany lo faceva godere spesso e questo aumentava la sua resistenza e poi perchè soddisfatte con lei le pratiche più alternative a letto con me poteva dedicarsi completamente alla mia vagina, unica cosa che mi completava rispetto a lei. Era proprio questo che non mi faceva provare gelosia nei suoi confronti e nemmeno rivalità, insieme potevamo offrire al nostro uomo tutto ciò che si possa desiderare per essere appagato.
Parlandone decidemmo che non avremmo mai fatto sesso in tre, era più giusto che lui si dedicasse completamente e in maniera esclusiva ad entrambe le sue donne, Stefano non è uno stallone ma un dolcissimo amante e questa era la dimensione a lui più congeniale.
Dal canto mio del resto anche io conoscendo meglio Angelo sentivo un'attrazione particolare nei suoi confronti, lo riconoscevo più simile a me e spesso finivamo nudi a parlare, di noi, del sesso che ci piaceva o ci sarebbe piaciuto, del piacere che provavamo nello stare così liberi e nudi uno di fronte all'altra. Ogni tanto si univa a noi anche Martina ma la sua presenza era meno spontanea per cui cercavamo di limitarci per non infastidirla. Anche quello era un equilibrio tutto nostro molto basato sull'intesa mentale senza alcun tipo di contatto fisico.
Angelo mi raccontò la storia della spiaggia e io gli raccontai le nostre avventure cuckold, ovviamente durante le nostre chiacchierate il suo cazzo si impennava all'istante e restava durissimo per tutto il tempo ma io non ci trovavo nulla di male o di strano e anche se era davvero un gran cazzo non mi venne mai in testa nemmeno di sfiorarlo, mi bastava poterlo ammirare libero esposto e maestoso magari masturbandomici dopo al pensiero o desiderarlo in bocca mentre Stefano mi scopava.
Per lui era lo stesso, mostrarmelo per un pomeriggio intero lo caricava e la sera gli permetteva di darlo alla sua Martina con foga sempre nuova. Insomma eravamo tutti notevolmente soddisfatti e nuovamente innamorati.
Angelo mi confidò che probabilmente a differenza del mio Stefano quelle cuckold lo eccitavano di più in quanto fantasie ma quello di cui sentiva più di tutto il bisogno era il culo della sua Martina e io mi proposi di aiutarlo nella sua missione a patto che si sarebbe fidato di me.
"Vedi, a tutti, e intendo proprio tutti, sia donne che uomini, piace farsi scopare nel culo, su questo puoi stare certo, solo che alcuni come la tua Martina, non lo sanno ancora e noi abbiamo il compito di farglielo scoprire, ma serve del tempo per questo e io voglio aiutarti"
"Sei molto cara Sabry, tutti gli uomini dovrebbero avere almeno una volta una donna come te" e terminate queste parole per la prima volta lo vidi avvicinarsi per darmi un leggerissimo bacio sulle labbra. Era una bacio innocente fugace di affetto sincero. "Ma perchè lo fai?" mi chiese subito dopo.
"Davvero ancora non lo hai capito?"
"No" fece lui ed era sincero.
"Perchè io mi sono innamorata di te Angelo".
Quelle parole credo lo sconvolsero non poco. Fino a quel momento per lui le corna erano soltanto un richiamo sessuale, mai aveva considerato che potessero contemplare dell'altro e si stranì.
"Dici davvero?" chiese sospettoso.
"Si, e se mi baci di nuovo te lo dimostro".
Non perse tempo, avvicinò le sue labbra alle mie e iniziammo a baciarci questa volta in maniera diversa, completa, profonda. La sua lingua aveva qualcosa di diverso da tutte quelle che avevo assaggiato, somigliava molto di più a quella di Stefano e capii che era proprio l'amore a fare la differenza.
Con la lingua ognuno nella bocca dell'altro ci trovò Stefano che doveva raggiungere il bagno per pulirsi dall'ennesima sborrata di Tiffany e attese che il bacio si esaurisse senza disturbare.

Nessun commento:

Posta un commento