sabato 16 maggio 2015

Offerta speciale


Durante il periodo di bassa stagione all'Oasi, per assicurarci comunque qualche presenza ci inventavamo ogni tanto delle offerte speciali che pubblicizzavamo su "Mondo Sborra" in modo da garantirci sempre un pubblico di veri porcelloni, questa era una di quelle.
“Sono in stanza che ti aspettano” mi dice Stefano controllando le prenotazioni alla reception. “ e tu sei bellissima”.

Prima di andare mi controllo nello specchio. Ho degli stivali che arrivano alle ginocchia, sopra una gonna a portafoglio. Dallo spacco si intravedono le autoreggenti, sopra una camicetta e una giacca. I capelli raccolti, trucco leggero.

Arrivo e busso: “servizio in camera”.

Mi apre un bell’uomo, distinto e imponente.
Si siede sul letto: “benvenuta.” 
Estrae il portafoglio, conta dei biglietti da cento. Ho un brivido lungo la schiena, è la prima volta che mi faccio pagare da un ospite dell'oasi.
“La cifra è questa, no?” chiede appoggiando le banconote sul comodino. Annuisco, fa per mettere via il portafoglio e poi ci ripensa. Guarda dentro come per vedere quanto ha ancora.
“Per il culo il sovrapprezzo è 100?”
Altro brivido, questa volta più in basso. Mi giro continuando a guardarlo e mostrandoglielo.
“Non so, giudica tu quanto vale” ammicco cominciando a scoprirlo tirandomi su la gonna.

Tira fuori delle banconote e le appoggia sulle altre.
“Dai spogliati per me. Poi vieni qui a succhiarmelo.”
Armeggia con i pantaloni per estrarre un cazzo di tutto rispetto. Io mi spoglio, con lentezza e con sensualità, rimango solo con gli stivali e le autoreggenti.
Con la sua grande mano sulla nuca mi dà il ritmo del pompino.
“Come sei brava, a mia moglie fa schifo farmeli. Tu invece vuoi bere la mia sborra, vero?”
                                                                  ****
“Allora amore possiamo farlo altre volte?” mi chiede Stefano alla reception mentre prepara il conto del cliente.

“Se me li selezioni tu, sì.”

“Tranquilla, avrai solo cazzi di un certo livello. Dimmi solo se ci sono cose che non sei disposta a fare.”

“Non saprei… decidi tu, se tu lo faresti allora posso farlo anche io.”
E a sorpresa il nostro ospite si trovò il conto decurtato del costo del servizio in camera.



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