lunedì 6 luglio 2015

Faccio la mamma


Dopo aver dato la notizia a Stefano mi sentivo molto meglio. Non avevamo nessuna fretta e lasciai a lui tutto il tempo per riflettere su cosa fosse meglio per noi. Intanto mi divertivo finalmente a fare la mamma, passavo più tempo con il piccolo Rocco che più cresceva e più diventava simpatico e socievole, era proprio uno spasso. Spesso lo guardavo e mi chiedevo che tipo di maschio sarebbe diventato: un cornuto consapevole come Stefano? Un bull virile come Giuliano o uno stronzo come Lorenzo? E se invece avesse seguito le orme di zia Tiffany? Tutte le soluzioni mi entusiasmavano ed ero sempre più curiosa di scoprirlo anche se di tempo ancora ne doveva passare.
Una mattina che lo guardavo giocare toccandosi spesso il pisellino come fanno tutti i bambini mi dissi che di certo in qualunque ruolo si sarebbe trovato le seghe le avrebbe ereditate da Stefano.
Eravamo entrambi sul terrazzino della nostra casetta nell'oasi e mentre facevo questi pensieri vidi affacciarsi sul terrazzino accanto il giovane figlio della coppia che avevamo tra gli ospiti. Un ragazzo di appena 18 anni che somigliava molto al mio piccolo Rocco e anche a Stefano da giovane, o almeno la mia fantasia lo vide così. Davide, questo era il suo nome, sembrò non accorgersi della nostra presenza e credendosi solo fu preso dalla voglia di provare una trasgressione, fino ad allora mai sperimentata. Si guardò attorno. Valutò che non lo poteva vedere nessuno e si abbassò i boxer. Era la prima volta che stava nudo all’aria aperta, baciato dal sole, era evidente. Il suo cazzo era rosso e duro, tutto ciò lo eccitava, ed eccitava anche me che rimasi in silenzio a guardarlo, immaginando al suo posto il mio piccolo Rocco alla sua età.
Con la mano spesso scendeva per brevi masturbazioni, tanto per tenerlo in tiro, sull’orlo della venuta.
Stava guardando delle ragazze passare e si segava il cazzo finchè non si accorse della mia presenza.
Il nostro sguardo si incrociò per un istante. Stavo giocando con il piccolo Rocco. Mi ero interrotta vedendolo, posai lo sguardo sul suo giovane cazzo eretto. Sgranai per un attimo gli occhi e mi portai la mano alla bocca per reprimere una risata.
Davide rimase per un attimo immobile. Poi cominciò a venire. Senza che lo stesse toccando, in quel momento il suo cazzo cominciò a sputare fuori schizzi di sborra. Una venuta molto abbondante. Cercò di coprirsi e si lanciò dentro casa continuando a lasciare tracce di sborra.
Steso sul divano stava riprendendo fiato e rivivendo le sensazioni miste tra vergogna ed esibizionismo. Si mise poi a cercare di ripulire tutte le macchie che aveva lasciato. Fuori rimasi io a canticchiare, pensando a come fosse bello sfogare le proprie fantasie alla sua età e ripensando al piccolo Rocco al suo posto.

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