lunedì 27 luglio 2015

La prima volta di Pier Vittorio.

(in foto: Lili, TeenMarvel.com)


   Un giorno mi vidi con Pier Vittorio per un caffè in un bar del centro. Offriva sempre lui, tutto quello che volevo. Mi diceva che potevo prendere quello che volevo, perchè ero una principessa. E la cosa mi mandava su di giri. La gente ci guardava sempre in modo strano, perchè molto spesso eravamo in atteggiamenti piuttosto ambigui. Lui mi prendeva sempre la mano, gli piaceva prendersi la mia mano e tenerla tra le sue. Sembravamo due innamorati, ma era così evidente che io avevo appena diciotto anni e lui ne aveva più del doppio dei miei. Alla gente piace criticare.
   Ma ritorniamo a quel caffè al centro. Pier Vittorio si presentò con un regalo per me. Un pacchetto in una confezione regalo che mi stupì tantissimo, perchè era avvolto nella carta da regalo del negozio di mia madre, "Una notte speciale", quindi capii subito che si trattava di lingerie porchissima, ed era chiaro che voleva che la indossassi in sua presenza. Feci tutti quei ragionamenti ancora prima di aprire il regalo, soltanto leggendo sulla carta "Una notte speciale". E cosa ancora più sorprendente era che aveva scelto quella lingerie porca per me nel negozio di mia madre. E probabilmente per scegliere quell'indumento si era fatto aiutare proprio da lei, la quale certamente non era a conoscenza di chi avrebbe indossato quella roba.
- Non lo apri? - mi domandò.
- So già cosa contiene - gli dissi.
- E come fai a saperlo?
- Il negozio dove lo hai comprato è di mia madre.
   A quel punto Pier Vittorio sembrò ancora più stupito di me. Era un pò imbarazzato, e provò a dire qualcosa ma le parole sembravano uscirgli a stento dalla bocca.
- Tua madre è Sabrina? Proprio Sabrina? Sabrina...
- Sì, dillo. Puoi dirlo tranquillamente. Sabrina Bocca e Culo. Io sono la figlia di Sabrina Bocca e Culo.    

   Pier Vittorio fece scena muta per un pò, poi ad un certo punto mi alzai con rabbia dal tavolo dove eravamo seduti.
- Avanti, portami a casa tua, che ti faccio vedere come sono porca con questa roba. Non è questo che vuoi, dopotutto?
   Pier Vittorio mi portò a casa sua e io andai dritta verso il bagno e dissi a lui di aspettarmi in camera da letto. Mi chiusi dentro per circa mezz'ora. Aprii il pacchetto e vidi il regalo. Era davvero bello, un vestito intero nero tutto merlettato e trasparente. Mi sarebbe stato divinamente addosso, gli avrei fatto davvero perdere la testa. Chissà che segone che si sarebbe fatto nel vedermi in quel modo. Però non mi sentivo a posto con la coscienza, quasi come se nell'infilarmi quella lingerie stessi commettendo un crimine. Mi sentivo in imbarazzo, non per quell'indumento, ma perchè quell'indumento era passato nelle mani di mia mamma, e perchè forse era stata lei a consigliare a Pier Vittorio di comprarlo.
   Quando uscii dal bagno andai di corsa in camera da letto e mi distesi sul materasso, mettendomi con le gambe oscenamente aperte, e facendogli vedere il buco del vestito, che metteva a nudo la mia vagina. Lui era lì di fronte a me, in piedi, nudo, in erezione e mi guardava. Era senza parole, ma io di parole ne avevo tante. Volevo sapere, doveva dirmi tutto. Come faceva a conoscere mia madre? Avevano avuto una relazione in passato? Lui si iniziò a masturbare come suo solito, ma io lo fermai. Gli feci di no con la testa e chiusi le gambe, e lui smise di toccarsi.
- No no. Prima devi dirmi come fai a conoscere mia madre. Quando ti ho detto che Sabrina Bocca e Culo è mia madre hai fatto una faccia strana. Come la conosci?
   Pier Vittorio esitò un pò a rispondermi, poi tirò un sospiro e si decise a dirmi ogni cosa. Quando mia madre aveva diciotto anni, e cominciava a farsi conoscere per le sue prestazioni orali e anali, lui aveva venticinque anni, ed era un segaiolo patentato, nel senso che era ancora vergine e non sembravano esserci speranze per lui. Un giorno, i suoi amici, gli avevano organizzato una serata speciale. Lo avevano portato in campagna, nella villa di uno di loro, e avevano portato anche Sabrina affinchè gli facesse provare com'era fare l'amore.
- E così hai perso la verginità con mia madre? - domandai.
- Ebbene sì, Moana. Era lì proprio per questo, e lei è stata molto gentile con me, che era la prima volta, e ero davvero impacciato. E invece di prendersi gioco di me (avrebbe potuto farlo tranquillamente, perchè ero proprio una frana) mi ha trattato con amore. E dopo avermi fatto provare l'amore siamo rimasti amici.
- Non basta. Voglio sapere di più. Raccontami tutto del giorno in cui mia madre ti ha... fatto provare l'amore.
- Beh, mi hanno portato in quella villa dicendomi che c'era una sorpresa per me. Quando siamo arrivati le luci erano accese, e dentro c'era lei. Ebbi l'impressione che i miei amici avessero organizzato un'orgia con tua madre come unica donna, perchè avevano iniziato a smanacciarla, e lei si lasciava fare qualsiasi cosa. Era in preda alle loro voglie porche. E per un pò mi sono sentito di troppo e ho cercato di defilarmi. Ma a quel punto un amico mi ha detto: "dove vai? Non vuoi diventare un uomo vero?". E allora hanno portato me e Sabrina in una camera da letto e ci hanno lasciati soli. Ricordo che tremavo dalla paura, perchè tua madre era così bella, e poi sembrava così esperta per quanto riguarda il sesso. E allora ha cominciato a spogliarsi, e quando l'ho vista nuda... mi imbarazza a dirlo...
- Dillo.
- Sono venuto nelle mutande. Poi ha cominciato a spogliare me, nonostante io cercassi di trattenerla. Quando mi ha tirato giù i pantaloni e ha visto la chiazza di sborra nelle mutande mi ha dato una carezza sul viso e mi ha detto "amore, sei già venuto? Non devi imbarazzarti. Adesso ci penso io a fartelo venire di nuovo duro". E infatti me lo ha preso in bocca e me l'ha fatto ritornare dritto con un pompino.
- E poi avete fatto l'amore. Ma come?
- Io pensavo che lo avremmo fatto alla maniera classica. E invece lei mi ha dato il culo. Mi aveva detto che la vagina non la dava a nessuno, l'avrebbe data soltanto ad un uomo speciale.
   Pier Vittorio era stato molto esauriente. Così allargai di nuovo le gambe mostrandogli la mia vagina per premiarlo, e lui cominciò a segarsi. Poi dopo un pò mi si avvicinò per sborrarmi sui piedi, sapendo che non gli avrei permesso di farlo da altre parti, ma questa volta volli regalargli una sensazione nuova per avermi raccontato quelle cose, e allora mi allargai la vagina con le dita.
- Sborra qui - gli dissi, e lui eccitatissimo cominciò a fiottarmi sulla figa. La sua sborra calda si posò sulle mie labbra di sotto.
   Prima di andarmene mi feci un bidet, e permisi a Pier Vittorio di guardarmi mentre lo facevo. A quel punto indossai i miei vestiti e me ne ritornai a casa.

Moana.    

 

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