mercoledì 28 ottobre 2015

La passione di Laura.

(in foto: Ava Taylor, Father Figure 6, SweetSinner.com) 


   Mi rividi con Laura due giorni dopo la monta. Lei era convinta di avermi dato una bella lezione, ma in realtà non sapeva che vederla fare l'amore con un altro uomo mi aveva eccitato da morire. E sentivo di doverglielo dire. Quando la rividi non potetti fare a meno di immaginarmela ancora con il viso imbrattato di sborra. Ora ovviamente era pulito, ma su quelle guance, su quella bocca, due giorni prima c'era stato lo sperma di un altro uomo. E quel pensiero mi faceva diventare matto.
   Nonostante quello che era successo, Laura si comportava come se niente fosse. Passeggiammo mano nella mano nella villa comunale di fronte al municipio, come una coppia qualsiasi. Laura non sembrava volerne parlare di quello che era successo, allora ci provai io, ma ogni volta che introducevo l'argomento lei sviava il discorso, quasi come se si vergognasse a farlo. Quasi come se quello che avevamo fatto appartenesse al passato, e ora era il momento di andare avanti, e ritornare ad essere una coppia normale, immune da corna e scappatelle. Per me invece era necessario parlare di quanto era successo. Sentivo che da questo potevano dipendere un sacco di cose. Sentivo il bisogno di emozioni forti, di fare cose che le altre coppie non fanno. E volevo farlo insieme a Laura. Volevo che fosse la mia complice, che facessimo delle porcate insieme, senza vergogna. Quello che era accaduto due giorni prima non poteva essere una parentesi chiusa per sempre.
   Ad un certo punto incrociammo un ragazzo di carnagione olivastra, abbastanza muscoloso, con un tatuaggio di un tribale sul braccio. Era un amico di Laura, anche se a dirla tutta per un periodo si erano frequentati. Laura per un periodo aveva lavorato in un negozio di souvenir al centro, e lui, si chiamava Christian, era uno degli operai che stavano ristrutturando il negozio accanto. Ci fu da subito una grande attrazione, e così cominciarono a frequentarsi. Ebbi l'impressione che nel rivederlo Laura provò una forte emozione, perchè iniziò ad arrossare tutta e non riusciva neppure a parlare tanto che balbettava. Era chiaro che provava ancora qualcosa per lui, e che quella attrazione che c'era tempo addietro non era mai sparita.
- Lauretta! Come stai? - domandò lui. - Accidenti, sei sempre più bella!
- Beh, anche tu - bofonchiò lei.
   Laura era davvero nel panico. Pure uno stupido avrebbe capito che era ancora innamorata di lui, e nonostante questo cercava di nasconderlo goffamente. La vidi addirittura tremare per la forte eccitazione. E il fatto che fossi lì al suo fianco, di fronte a quella sua vecchia fiamma, la fece sentire sicuramente in difficoltà.
- Lui è Rocco - a quel punto decise di presentarci. Ma vorrei farvi notare come mi aveva presentato a lui; non come il suo fidanzato, bensì semplicemente come Rocco. Adesso la cosa si faceva spudorata. Laura subiva ancora un'attrazione incredibile per Christian. Altrimenti non capisco perchè non mi aveva presentato come il suo ragazzo. Si era limitata a dire il mio nome, quasi facendomi passare per un amico. Christian mi strinse la mano. Poi disse che doveva scappare via, ma che gli aveva fatto molto piacere incontrarci.
   Laura cominciò a riprendere fiato e il suo viso riprese il colore naturale. Continuammo la nostra passeggiata, ma lei fece scena muta per tutto il tragitto. Non disse una parola. Io invece pensai per tutto il tempo a come poter girare quella faccenda a favore mio. Da come aveva reagito Laura sembrava che il fuoco della passione che c'era con Christian non si fosse mai spento. Le chiesi di lui, ma senza sembrare paranoico. E lei mi disse che era semplicemente uno con cui si vedeva tempo fa. Ma non mi bastava. Mi sarebbe piaciuto cosa facevano, quando si vedevano. Di certo non scopavano, perchè Laura la verginità l'aveva persa con me. Di certo non se ne stavano con le mani in mano. Forse lo faceva godere soltanto con la bocca? E se sì, lui dove sborrava?
- Perchè tremavi tutta davanti a lui? - le chiesi. Ma credetemi, non lo feci per fare polemica. Glielo domandai soltanto perchè volevo sentirmi dire che ancora provava una certa attrazione per lui. Invece ottenni un'altra cosa. Laura si inviperì di brutto. 
- Rocco, si può sapere cosa ti prende? Sei geloso di lui per caso? Ti sbagli, non tremavo.
- Laura non ti arrabbiare. Non l'ho detto con cattiveria. Era una semplice constatazione. Tu stavi tremando, e mi piacerebbe sapere perchè. Ti piace ancora?
- Ma cosa stai dicendo? Basta Rocco, non ne voglio più parlare.
- Dai, ammettilo. Ti piace ancora. E scommetto che ti piacerebbe molto uscirci insieme. Non mi da fastidio, sai? Anzi, mi fa piacere se magari qualche volta usciamo insieme a lui.
- Fammi capire, ti piacerebbe se io uscissi con un mio ex? Ma sei matto?
- No, forse non hai capito bene. Mi piacerebbe soltanto se ci fossi anch'io.
- Ho capito - disse lei. - Ho capito che sei un porco.
   A quel punto mi girò le spalle e se ne andò via. Rimasi senza parole. Forse avevo sbagliato. Forse Laura non era ancora pronta per esperienze di quel tipo. Mi venne un groppo alla gola che quasi scoppiavo a piangere. E pensai addirittura che forse non l'avrei più rivista, perchè l'avevo fatta davvero grossa. Una volta un amico mi ha detto che ci sono certe fantasie che alla propria donna non vanno confessate. Certe fantasie vanno tenute nascoste, devono rimanere appunto delle fantasie. Forse quel mio desiderio di rivederla insieme ad un altro uomo dovevo tenermelo per me. E tutto il giorno non feci che pensare al grande errore che avevo fatto. Me ne ritornai a casa e mi misi sul letto a cercare di dormire. Ma non ce la facevo. Pensavo sempre a lei, e sentivo in continuazione la sua voce incazzata che mi diceva: ho capito che sei un porco. Era davvero finita? Dopo un pò arrivò la risposta. Il telefono di casa iniziò a squillare. Andai a rispondere ed era lei.
- Allora è così? Ti piacerebbe condividermi con altri maschi? Ma che razza di uomo sei?
- Laura, io credo che non ci sia niente di male. Tutti noi abbiamo delle fantasie, e questa è la mia. Forse ho sbagliato a parlartene e spero che saprai perdonarmi.
- Vuoi vedermi montata da un altro uomo? E va bene. Ti accontento. Chiamerò Christian per un appuntamento. Però poi di questa storia non ne parliamo più. Intesi?

Rocco.

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