martedì 27 ottobre 2015

Ricordi di un'esperienza cuckold.


   Ormai era da parecchio che non vedevo mio padre. Da quando i miei si erano separati lo vedevo una volta la settimana. E dopo quello che era successo avevo proprio bisogno di confrontarmi con lui, il quale di esperienze cuckold era abbastanza pratico. Mio padre e mia madre si erano dedicati a lungo a tale pratica. Quindi a chi potevo raccontare quello che era successo con Laura, se non a lui. Solo lui poteva capirmi.
   Ci incontrammo in un bar del centro. Lui sembrava in ottima forma e abbastanza rilassato. Ero sicuro che con la sua nuova fiamma ci dava dentro alla grande. D'altronde Manuela era una gran bella MILF, e secondo me era anche molto brava a letto. Certo, anche mia madre lo era. Avevo avuto modo di constatarlo spiandola più volte mentre faceva l'amore, e vi posso assicurare che era una vera bomba, una professionista del sesso. E credo che Manuela grosso modo fosse allo stesso livello. Ero sicuro che fosse un'amante molto focosa. Ma mi chiedevo, mio padre condivideva Manuela con altri uomini, come aveva sempre fatto con mia madre? Oppure con lei era diverso?
   Mio padre nel vedermi mi mise subito un braccio sulle spalle, tirandomi affettuosamente a se. Mi fece le classiche domande di rito: come stai, come sta tua sorella, come va il lavoro. Le classiche domande a cui rispondevo freddamente con un: tutto a posto. Bevemmo un caffè e poi ce ne andammo in giro senza meta, e io aspettavo la domanda fatidica che ancora non mi aveva rivolto. Ogni volta mi chiedeva se con Laura andava bene. Era una delle prime cose che mi chiedeva. A mio padre piaceva molto la mia fidanzata. Non mi fraintendete, non in quel senso là (o almeno non credo). Gli piaceva perchè, mi diceva, era una brava ragazza, e poi perchè aveva un viso ingenuo e degli occhi in cui era leggibile una bontà d'animo difficile da trovare nelle persone. Hai trovato un angelo caduto dal cielo, mi ripeteva spesso. Per lui era un vero e proprio angelo. E io avrei dovuto, secondo il suo parere, amarla e rispettarla. Perchè non era facile trovare un angelo come lei. Sembrava più innamorato lui che io.
- Tutto bene con Laura? - finalmente mio padre fece la famosa domanda.
   A quel punto gli raccontai dell'accaduto, cominciando dall'inizio, quindi dal mio tradimento. Tutto era cominciato da lì. Poi avevo deciso di confessare tutto a Laura, e questo aveva causato una conseguenza inaspettata.
- E sarebbe?
- Sarebbe che lei si è vendicata.
- E cosa ha fatto?
- Mi ha tradito anche lei. Ma lo ha fatto davanti ai miei occhi. Si è fatta rimorchiare da un tipo, e poi siamo andati in albergo, ed è lì che è avvenuta la cosa. Con me presente. E il fatto è che mi è piaciuto, capito? Vederla fare l'amore con un altro mi ha eccitato tantissimo.
   Mio padre non sapeva cosa dire, ma la cosa non lo stupì tantissimo. Soltanto non sapeva cosa consigliarmi. Lo vidi per un attimo pensieroso, poi bofonchiò qualcosa nei confronti di Laura, ma come se stesse pensando a voce alta. Disse: accidenti, una ragazza da sposare! E non so dirvi se lo disse in modo ironico o lo pensava per davvero.
- Papà, ho deciso di confidarti questa cosa perchè... beh perchè tu e mamma... avete avuto esperienze simili se non sbaglio.
- Vedi Rocco, non c'è niente di male nel desiderare di vedere la propria donna insieme ad un altro uomo. È anche questa una forma d'amore. Chiaramente questa è una cosa che deve partire da entrambi. Lo devono volere entrambe le metà della coppia. E allora lì si crea un rapporto fatto d'amore, con la complicità di altri uomini. Non c'è niente di male a condividere la propria donna con altri maschi.
   Sembrava che stesse dicendo quelle cose soltanto per giutificarsi di quello che faceva con mia madre. Ma non ce n'era bisogno. Lo sapevo benissimo che non c'era niente di male, d'altronde se i miei in passato si erano divertiti insieme ad altri uomini era perchè era stata anche mia madre a volerlo. Quindi che male c'era?
- Qual'è l'esperienza che ricordi con più piacere? - gli domandai.
- Beh ce ne sono tante - mio padre guardò un punto indefinito della strada e sorrise. Quella domanda gli aveva rievocato centinaia di ricordi meravigliosi. E forse gli aveva riacceso la passione che aveva per mia madre, chi lo sa. Ma quello che credo veramente è che la passione che c'era tra i miei non se ne fosse mai andata. Quella che stavano vivendo era solo una piccola parentesi, che presto si sarebbe richiusa. - Forse il ricordo più bello che ho fa riferimento ad un incontro avvenuto in estate. Ricordo che io e tua madre eravamo soliti frequentare una spiaggia nudista molto ambita da scambisti e coppie cuckold, con relativi bull in cerca di avventure. Tua madre era la più desiderata di tutte, d'altronde con le sue forme non poteva essere altrimenti. Le persone che frequentavano la spiaggia erano sempre le stesse, ma ricordo che quel giorno venne uno nuovo. Un motociclista con un Harley venuto da chissà dove. Un bull in cerca di una preda. E tra le tante donne, lui scelse tua madre.
- Era un bell'uomo?
- No, per niente. Anzi, a vederlo era un tipo davvero poco raccomandabile. Aveva la barba lunga, i capelli coperti da una bandana rossa, e aveva un fisico abbastanza tozzo. Però... sotto era messo davvero molto bene. Ad un certo punto si è avvicinato a noi. Dopo essersi guardato a lungo intorno aveva trovato la sua preda, tua madre.
- E come ha fatto a rimorchiarla?
- In modo molto stupido, ci si è avvicinato e le ha chiesto: ti piacerebbe fare un giro su una vera Harley? Tua madre, non so per quale motivo, era affascinata da quell'energumeno, come se fosse "l'uomo" per eccellenza. E non seppe dirgli di no. Forse anche perchè si era sentiva lusingata del fatto che tra tante donne lui avesse scelto proprio lei. In ogni modo la vidi salire in sella alla sua moto, nuda, insieme a lui, e poi li vidi partire. Non ho mai saputo cosa sia successo, perchè tua madre non ha mai voluto raccontarmelo. Però posso solo immaginarmelo. E il fatto di poterlo solo immaginare mi rende questo episodio ancora più eccitante di nostre altre avventure.
- Secondo te mamma e quel tizio cos'hanno fatto?
- Beh Rocco, di certo non si sono raccontati le barzellette. La cosa che mi sarebbe sempre piaciuto sapere è "dove" l'hanno fatto, e "come". Forse... non è il caso che continui a parlare con te di queste cose.
- Ma no, anzi. Il problema è che quando parli di mamma lo fai con nostalgia. Ti manca molto, vero?
- Tantissimo. Ci penso in continuazione.
- E allora perchè non provi a riconquistarla? Dimostrale che l'ami.
- E come?
- Come hai sempre fatto.
   Mio padre mi disse che con Manuela andava bene, ma allo stesso tempo era chiaro a entrambi che non poteva essere altro che una relazione tutta puntata sul sesso. Solo con mia madre poteva esserci amore. Era per questo che pensava a lei in continuazione. L'ostacolo, quello che fino a quel momento lo aveva frenato da ogni iniziativa, era il toy boy. Ma probabilmente il toy boy, gli dissi, poteva giocare in qualche modo in suo favore. Un cuckold come mio padre non poteva non capirlo.
   E comunque il mio problema non era risolto. Come avrei dovuto comportarmi con Laura?

Rocco. 

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