mercoledì 16 settembre 2015

Osservazioni di un guardone qualunque.


   Consideratemi uno che c'entra poco con questa storia, se non come uno spettatore esterno. Il mio nome è... non importa il mio nome. Sono un testimone anonimo, e di me è bastevole sapere che sono un uomo qualunque, con una moglie con cui vivo una vita piatta su tutti i fronti. Se scrivo su questo blog è solo per raccontarvi una breve storia, ovvero di quando vidi Moana in spiaggia insieme a Carlo. Era una spiaggia nudista che Moana era solita frequentare da tanto tempo. Anche io ci andavo, di tanto in tanto, perché mi piaceva spiare le coppiette in amore, di quelle che si scambiavano delle effusioni in acqua, e che non disdegnavano la presenza di qualche spettatore che con la propria presenza rendeva le loro effusioni un pò più trasgressive. Ebbene sì, sono un guardone. Ma rispondetemi con sincerità: cosa c'è di più bello di spiare una coppia (soprattutto se giovane) mentre fa l'amore? Assolutamente niente. E' uno degli spettacoli più belli che la natura possa offrire. L'amore.
   Ebbene, quel giorno ero andato alla spiaggia nudista e di gente ce n'era parecchia. Di coppiette in verità ce n'erano poche. C'erano molti gay, ma di quello che facevano loro mi interessava poco. Quelli sì che ci davano dentro, ma non ero interessato a spiarli. C'erano inoltre molti guardoni come me. Noi guardoni ci riconosciamo subito. Siamo lì in acqua, e aspettiamo che qualche coppietta decida di andare a fare il bagnetto, poi lì di solito cominciano a scambiarsi piccanti baci e abbracci, e se tutto va bene iniziano a fare l'amore. E noi guardoni iniziamo a ronzargli attorno, ma con discrezione, facendo finta che il fatto non ci riguarda. E loro si accorgono di noi, e spesso la nostra presenza li eccita maggiormente. Altre volte invece la nostra presenza li blocca, e purtroppo decidono di fermarsi, lasciando noi guardoni a bocca asciutta.
   Quel giorno ebbi l'impressione che sarei ritornato a casa a mani vuote, perché c'era poco movimento. Inoltre l'acqua era anche un pò fredda, perché eravamo a settembre, e le coppiette erano un pò scoraggiate dal fare le proprie cose in un acqua a quelle temperature. Ma ad un certo punto vidi loro; erano Moana e Carlo, li vidi sbucare dal nulla. Lei era bellissima, quei capelli biondi da diva del porno, quel corpo perfetto in ogni dettaglio, un culo fantastico, morbido, tondo. Ragazzi, era meravigliosa. Carlo pure era un bello stallone, era messo molto bene. Aveva l'aspetto di un uomo che a letto è un vera furia (beato lui, perché io invece non sono mai stato una gran cima). Li vidi entrare in acqua mano nella mano, e io mi precipitai dietro di loro. Iniziarono a stuzzicarsi un pò facendosi il solletico a vicenda e a schizzarsi l'acqua addosso. Era chiaro da come si comportavano che si amavano molto. Poi lui la strinse da dietro e cominciò a baciarle il collo, e con le mani raggiunse le sue tette, gliele prese e le strizzò una contro l'altra. Noi guardoni, che eravamo in tutto tre, eravamo in estasi. C'erano tutti i presupposti per una sega colossale.
- Dai smettila, c'è gente! - disse lei.
- E allora? E' più eccitante.
- E dai, fai il bravo.
- Il bravo? Guarda qua come m'è diventato duro.
   Carlo si allontanò da lei e le fece vedere il suo cazzo che in effetti era eretto fino all'inverosimile. Aveva un cazzp davvero enorme, un'asta che non finiva più, un glande rosso e duro che non aspettava altro che infilarsi in qualche buco caldo. Moana spalancò gli occhi e lo prese con un mano, con l'intenzione di nasconderlo da occhi indiscreti.
- Daiiii! Mettilo via! Sei indecente. Qualcuno potrebbe vederti.
- E che me ne frega?
   Carlo non ne voleva sapere di lasciare la presa e continuò a stuzzicarla toccandola nei punti più caldi, e Moana era molto divertita da quell'atteggiamento, ma sembrava molto restia a farsi penetrare. Era la nostra presenza. La presenza di troppi spettatori. Per farlo contento lo masturbò per qualche secondo, ma non fece altro che peggiorare la situazione; adesso Carlo era solo più arrapato di prima.
- Dai, ti prego. Fammi entrare dentro - la supplicò.
- Va bene, ma solo per qualche secondo.
   Moana continuava a guardarsi intorno, la nostra presenza la disturbava un pò, ma pur di accontentare il suo Carlo gli si avvicinò e lui le infilò il cazzo in figa e iniziò a penetrarla. Ma lo spettacolo purtroppo durò soltanto qualche manciata di secondi, perché poi Moana lo fece uscire.
- Adesso basta. Voglio vedere se riesco a fare una cosa.
   A quel punto fece una cosa che a noi guardoni lasciò letteralmente allibiti. Non avevamo mai visto una cosa del genere. Ebbene, si immerse completamente sott'acqua e cominciò a fargli un pompino. Vidi chiaramente la sua testa che faceva avanti e indietro su quel palo duro, e lui che beatamente godeva di quella bocca. Poi dopo qualche secondo riemerse riprendendo fiato.
- Non ce la faccio. E' troppo difficile.
- Ci vuole solo un pò di pratica. Dai, ritorna sotto.
- No no. C'e troppa gente. Voglio ritornare a riva.
- E come faccio? Guarda qua com'e duro.
   Moana lo prese in mano come prima per nasconderlo ai nostri occhi, e poi gli si mise di spalle, e gli disse di seguirla. E così uscirono, con lui che si teneva dietro di lei per nascondersi, con la sua erezione premuta in mezzo alle natiche di Moana. Riuscirono a raggiungere i teli e si acquietarono a prendere il sole. Per noi guardoni era finito lo spettacolo. Ma io ero rimasto folgorato dalla bellezza di entrambi e mi misi a spiarli anche se non facevano niente. Ad un certo punto si alzarono e cominciarono a fare una passeggiata lungo il bagnasciuga, e io gli andai dietro. Erano bellissimi, mano nella mano, e non facevo altro che guardare il culo di Moana muoversi in modo ipnotico. Gli andai dietro per quasi un chilometro senza dare nell'occhio, poi ad un certo punto qualcuno li fermò. Era a un ragazzo, anche lui ben messo di corpo, ma aveva il costume. Cominciò a flirtare con tutti e due. Era chiaro che stava cercando di abbordarli. Era chiaramente un cacciatore di coppie in cerca di avventure.
- Cosa cercate di bello?
- Niente di che - rispose lui.
- Non ti piacerebbe vedere la tua ragazza fare qualcosa con un altro uomo?
   Moana sorrise a quella proposta. Ma era chiaramente una cosa che non rientrava nei loro interessi.
- No grazie - rispose Carlo. - Stiamo bene da soli.
- Peccato. Ci saremmo potuti divertire.
   A quel punto si salutarono e ritornarono indietro e io dietro di loro, a spiare ogni minimo movimento. Ad un certo punto però li persi di vista. Girai in lungo e in largo senza trovarli. Erano andati via. Così me ne ritornai a casa anche io, ma avevo sempre davanti agli occhi quelle immagini. Rivedevo in continuazione Moana che prendeva in mano il cazzo di Carlo, e poi che gli faceva un pompino sott'acqua. Quelle scene si erano impresse nella mia mente, mi ossessionavano, tanto che una volta tornato a casa dovetti farmi una sega per calmarmi. Ma tutt'oggi rivedo quei momenti, e soffro un pò, perché nonostante non siano andati fino in fondo a fare l'amore, credo di non aver mai assistito ad una scena d'amore cosi bella. E penso che non mi capiterà mai più di vedere una cosa così eccitante. E ci soffro anche perché penso che non c'è al mondo uomo più fortunato di Carlo. E quello che vidi quel giorno rimarrà per sempre uno dei ricordi più belli della mia mediocre vita.

Anonimo. 

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