lunedì 19 marzo 2012

Alla festa di Guido.

(in foto: Party Hardcore Vol. 67)

Le feste di Guido finivano sempre in caciara, con un fottio di sgallettate vestite come pornodive e sedicenti super uomini con auto di lusso, prestategli dai genitori altolocati. Musica a palla, di quella ipnotica, elettronica e senza senso. Alcol, molto. Superalcolici mischiati a succhi di frutta e una nuvola di fumo che attanagliava tutta la villa. Una villa di due piani che non aveva mai fine. Un sacco di stanze, alcune in balia di coppiette in calore, altre semplicemente occupate da giovani che si dedicavano al loro sport preferito: il bere e fumare. Cazzo, quante sigarette quelle sere. Alla fine c'avevi i polmoni neri e la voce ingrossata, tanto che non sembravi manco più tu, ma uno scarto della società. In quella terribile confusione persi di vista Sabrina dopo dieci minuti, ma ritrovai i miei amici al gran completo. Non capivo niente di quello che mi dicevano, e neanche prestai attenzione alle loro parole, perchè poco m'importava farlo. Al centro dei miei interessi c'era solo Sabrina, e quello che avrebbe fatto con Giuliano. Perchè ero sicuro che era andata a cercarlo. Infatti aguzzai la vista e li trovai poco distanti dal banco degli alcolici; lui le guardava la generosa scollatura e probabilmente commentava lo stato di salute delle sue tette, perchè lei arrossì e abbassò lo sguardo. D'altronde lo so, quella lì era la parte del corpo di lei che Giuliano preferiva. Questo me l'aveva detto Sabrina. Chiaramente Giuliano aveva gusti buoni, questo non lo si può mettere in dubbio.
Il mio orgoglio mi disse di allontanarmi. Non potevo vederli flertare in quel modo, così me ne andai ad esplorare la casa. I miei compagni bevevano e feci loro compagnia, ma senza intrattenermi troppo. Il mio era un continuo girovagare per casa, nel caos di figa e fumo di tabacco rancido. Ma dentro sentivo una certa insofferenza, sentivo di voler ritornare da Sabrina, e di spiarla da lontano, e di vedere come Giuliano adoperasse le sue tecniche di seduzione con la mia ragazza. Mi sentii un guardone, perchè me ne stetti dietro un angolo a spiarli, in mezzo a tutta quella gente. E vidi Giuliano baciarle il collo, e lei alzò la testa verso l'alto per fare spazio alla sua bocca. Poi la prese per mano e la portò verso le scale che portavano ai piani superiori; li seguii senza dare nell'occhio. Li vidi farsi strada tra le persone, e vidi il fondoschiena di Sabrina compresso nei suoi leggings muoversi sinuosamente, mentre saliva la scala che l'avrebbe condotta al paradiso. Al secondo piano c'era un corridoio poco trafficato, con delle porte in cui, coppiette in amore, ci si ficcavano per darci dentro con il su e giù. Rimasi dietro l'angolo a spiarli. Giuliano aprì una porta e fece accomodare dentro, devo dire galantemente, prima Sabrina. Poi entrò lui e si richiuse la porta alle spalle.


Stefano.

1 commento:

  1. stefano il guardone e sabrina la troietta hihi carina la storia, non vedo l'ora di sapere come continua

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