mercoledì 28 marzo 2012

Una doccia prima di uscire.

Eravamo rilassati sul letto quando squillò il telefono di Stefano. Guardai il display era Raffaele culo bello. Indecisa passai il telefono a Stefano, decidemmo di non rispondere ma non si può dire che la telefonata non provocò reazioni soprattutto sul pisello del mio fidanzato che ebbe un guizzo chissà se perchè pensava a me con lui o al suo culo che ebbe modo di guardare per bene quella sera. Franco intanto aveva finito la doccia ed entrò in camera nostra sempre nudo e sempre con il pisello moscio, aveva delle mutande in mano e sembrava non aver fatto caso che eravamo anche noi nudi ora e io perfino con il vibratore ancora piantato nella figa. "Sabri un consiglio da donna: boxer bianchi o slip neri?". La cosa che più mi colpiva e mi piaceva di tutta la situazione era l'estrema naturalezza con cui questo ragazzo si proponeva a noi, continuava a non mandare alcun segnale di lussuria, sembrava davvero la cosa più normale di questo mondo e fu naturale pure per me farglieli provare entrambi prima di scegliere lo slip che gli faceva un gran pacco e gli evidenziava pure il culo.
Ci disse di sbrigarci a prepararci, purtroppo non potevamo andare in giro senza vestiti, almeno non fuori casa e che i suoi amici sarebbero passati a prenderci tra poco. Sinceramente l'idea di andare a ballare non mi attirava proprio, avrei preferito molto di più restare a casa, magari a fare l'amore con Stefano davanti agli occhi di Franco come mi ero prefissa ma sembrava non avessimo scelta. Per risparmiare tempo decidemmo di fare la doccia insieme io e Stefano. E fu bellissimo. Una doccia rilassante e rilassata, potevo ammirare il corpo nudo del mio fidanzato bagnato dall'acqua e mi rendevo conto sempre di più di quanto lo desiderassi più di qualsiasi altro uomo della terra. Ci coccolammo, ci accarezzammo non sessualmente pur lavandoci a vicenda in ogni angolo del corpo e mentre stavamo per uscire dal bagno sentimmo bussare alla porta. Erano gli amici di Franco. stavo per prendere l'accappatoio per coprirmi quando la mano di Stefano mi fermò. "No amore, non serve". E aveva ragione, doveva diventare tutto naturale, quindi uscimmo dal bagno nudi e liberi per presentarci ai nuovi amici.
Si chiamavano entrambi Marco, la coincidenza mi fece sorridere, e anche loro come il padrone di casa sembravano non fare differenza tra due persone nude e due vestite. Era veramente una situazione incredibile ma mi sentivo così serena che desideravo non finisse mai. Costringere il mio corpo nei vestiti fu una vera tortura. Quando fummo tutti pronti andammo nella macchina di uno dei due Marco. Loro seduti avanti e io mi trovai dietro seduta tra Stefano e Franco. L'atmosfera era scherzosa, molto informale, come se ci conoscessimo da sempre. In particolare fra i tre c'era una bella intesa, una forte complicità, facevano riferimento a cose che noi non potevamo capire ma io desideravo vedere il mio Stefano fare amicizia con gli altri. Una bella amicizia disinteressata tra uomini, solo così forse avremmo potuto superare le difficoltà e ritrovare fiducia nel genere maschile. Il resto della serata fu meno noiosa di quanto mi aspettassi, non amo ballare e non amo le discoteche ma vedevo il mio Stefano sorridere e scherzare finalmente rilassato ed ero felice. Quando sorride è davvero irresistibile. Quasi quasi desideravo che qualche bella ragazza si avvicinasse per corteggiarlo, ma non accadde. Sì, penso proprio che ormai mi aveva contagiata.


Sabrina.

1 commento:

  1. qui finalmente provo invidia per la situazione che avete vissuto...la possibilità di essere liberi con naturalezza e senza malizia e preoccupazioni stupide..questo è eccitante :P

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