lunedì 26 marzo 2012

Raffaele, Riky, Enrico e Mattia.

Accettai quell'incontro in realtà più per accontentare Stefano e premiare il suo impegno nella ricerca di tutti i miei ex che per reale esigenza di rivederli. Non che mi dispiacesse, in fondo erano stati una parte importante della mia vita (e del mio culo) ma non so, forse erano troppi e io non ero più abituata a queste sessioni con più uomini insieme...ce l'avrei fatta a resistere a 4 porconi arrapati? Certo che con la presenza di Stefano al mio fianco tutto fu più semplice. Era una sfida e dovevamo metterci alla prova. Conoscevo bene ognuno di loro, ne conoscevo vizietti e virtù, pregi e pecche sessualmente parlando. Ognuno di loro era una storia a sè. Quello che mi piace degli uomini è proprio questo, banalmente si potrebbe pensare che un cazzo in culo sia sempre un cazzo in culo e invece no, sarebbe un grave errore fare di ogni cazzo un fascio e l'importante era riuscire a dare ad ognuno quello che più desiderava, senza giudicare, senza pregiudizi. La sessualità è una cosa strana e se se ne vuole godere a pieno bisogna accettarla così come è. Prendete Stefano ad esempio: uno sguardo banale potrebbe prenderlo per uno sfigato segaiolo cornuto, ma lui non è solo questo, il suo è amore all'ennesima potenza, ama la sua donna e gode nel vederla godere, esiste un amore più grande di questo? Ma bisognava fare le cose per bene, senza fretta, come dicevo bisogna dare ad ognuno ciò che più desidera, partendo da Stefano naturalmente. Lui voleva vedermi godere tra 4 uomini, quindi per prima cosa bisognava fare in modo che potesse vedere bene tutto in ogni dettaglio.
Prima di dedicarmi ai miei porconi lo raggiunsi per assicurarmi che fosse tutto ok, iniziai a spogliarlo lasciandolo nudo completamente, la vista del suo cazzo già durissimo mi diede la conferma che era quello che voleva quindi lo feci accomodare sulla poltrona più comoda di fronte a noi, gli presi la mano e la portai sul suo membro a stringerlo per godersi lo spettacolo che con 4 uomini non sarebbe stato certo breve. Quando tutto fu pronto lasciai al padrone di casa il compito di denudare me, lo fece con foga, Mattia non era uno che andava troppo per il sottile, si potrebbe definire il classico torello da letto, rozzo e molto maschio ma con un pene davvero molto sopra la media, era lui il più dotato della combriccola potremmo chiamarlo Mattia-pesce-grosso. Mi lasciò al centro della stanza solo con il perizoma nero facendo ben attenzione a mettermi al centro del campo visivo di Stefano, aveva capito il gioco e voleva assecondarlo. Il primo ad avvicinarsi fu Raffaele, di ben altra pasta rispetto al primo, molto più raffinato, perverso si potrebbe dire e decisamente esibizionista. Era molto carino di viso e con un fisico ben fatto e aveva piacere a farsi ammirare, di lui sapevo che aveva approfittato in passato di questa sua caratteristica per qualche marchetta con i gay pur restando profondamente eterosessuale, si era fatto pagare per esibirsi in masturbazioni da capogiro ma guai a chi toccava, il suo era un piacere doppio, sentirsi apprezzato al punto da essere pagato.
Con gli anni non aveva perso il gusto dell'esibizione e improvvisò uno spogliarello in piena regola che mi eccitò subito terribilmente, dava le spalle a Stefano che fu "costretto" a guardargli il culo, ma considerando che Raffaele aveva davvero un gran bel sedere non sono certa che Stefano non ci fece caso. Mentre Raffaele-culo-bello era in piedi nudo davanti a me che mi leccava il collo stringendomi le chiappe nude nel perizoma fu il turno di Riky, il più piccolo e timido del gruppo, ricordo che scopare con lui ai tempi era davvero un'impresa, sempre io a dover fare il primo passo ma una volta convinto anche lui faceva il suo dovere come tutti, si spogliò e aveva già un gran bel pisellotto duro, si avvicinò ma come sempre non ebbe il coraggio di fare altro, spettava a me anche questa volta, mi divincolai dalle mani di culo bello, spinsi il timidone sul divano gli feci allargare le gambe e iniziai dolcemente a leccargli le palle lasciando esposto il mio sedere alla vista di Stefano e gli altri 3.
Mancava Enrico e la sua entrata in scena fu proprompente come al solito. Enrico era impetuoso, un degno compare di Giuliano tanto che spesso si scambiavano le donne o finivano per trombarsele in coppia. Enrico amava la volgarità o quello che in gergo si chiama turpiloquio per cui iniziò a commentare la mia leccata di palle con frasi del tipo "Lecca bene puttanella, sei proprio la ciucciacazzi che ricordavamo" incurante della presenza di Stefano ma anche in questo caso sono certa che il mio fidanzato gradì quelle attenzioni verbali. Finimmo presto tutti nudi e bisognava stabilire dei turni. Culo bello prese posto sul divano accanto al timidone e io mi dedicai alle loro cappelle prima a turno poi anche insieme, baciandole, leccandole, succhiandole e facendomele scivolare in bocca, alle mie spalle gli altri due si alternavano divaricandomi le natiche per esporre il buchino che iniziarono a coprire di sputi, saliva e leccate. Riconoscevo il lavoro diverso delle due lingue, una più invadente e affamata, l'altra più sottile e bagnata che si interrompeva ogni tanto per rivolgermi volgarità terribilmente eccitanti.
Quando fummo tutti ricoperti di abbondante saliva, culo bello mi sfilò l'uccello dalle labbra per girarsi a pecora sul divano con tutta l'intenzione di farsi leccare il buco del culo. Non potevo resistere, è una cosa che mi ha sempre fatta bagnare come un fiume in piena, trovo eccitante il sapore così intimo di un uomo e allo stesso tempo così umiliante il gesto, con la lingua nel suo ano peloso mi sentivo una vera puttana. Troppo presa dall'operazione non mi accorsi che alle mie spalle il timidone si stava apprestando a profanarmi il sedere con il suo cazzo come ai vecchi tempi, per un tacito accordo decisero di procedere in ordine di età dal più giovane, la penetrazione fu agevole un pò per la saliva sparsa sul suo cazzo e sul mio ano e un pò perchè lui era anche il più piccolo in dimensioni. Mi fu tutto dentro in un lampo e io ne approfittai per infilare un paio di dita anche nel culo di quell'altro porco davanti a me...non c'è nulla da fare, nel culo piace proprio a tutti! Enrico vide la scena e volle lo stesso trattamento per cui mi ritrovai con due culi maschili davanti alla faccia da slinguazzare per bene giusto per ingannare l'attesa prima che venga il loro turno. Riki non era lontano dall'orgasmo e bisognava decidere dove far andare la sborrata. Mi sembrava giusto che la scelta fosse di Stefano che optò per la bocca in questo caso, lasciai che Riki completasse le sue ultime pompate per girarmi, prenderglielo in bocca (dopo che era stato nel mio culo!!!!!) e lo lasciai scaricare sulla lingua.
I miei amici sono sempre stati selezionatissimi per cui non c'era problema a mandar giù il loro sperma ma prima di farlo volli aprire la bocca per mostrarla piena di liquido denso al mio fidanzato che si stava martoriando l'uccello rosso. Ne restavano 3, e di certo non facilissimi da sfinire, sistemammo dei comodi cuscini per terra su cui si stese culo bello con il cazzo ben ritto all'aria, capii che dovevo accomodarmici sopra e lo feci prendendomelo subito nella figa con un rumore liquido davvero molto osceno, lui mi attirò a se per leccarmi le tette e al contempo lasciare il culo a disposizione di chi volesse abusarne, toccava a Mattia per farmi provare il brivido di passare da un cazzo normale ad uno super, in questo caso la penetrazione non fu agevole ma come vi ho detto Mattia pesce-grosso non è uno che va per il sottile e la sua verga nel culo entrò senza pietà strappandomi un gemito non proprio di piacer
e che fu subito soffocato dall'altro nerchione rimasto a spasso. Il trio andò avanti per un pò finchè Mattia non rivolse a Stefano la fatidica domanda "a me dove tocca?" Stefano non se la sentì di interrompere quella cavalcata per cui invitò il nuovo amico a scaricarsi nel mio culo, cosa che Mattia fece di gusto con spinte sempre più profonde e dolorose. Quando estrasse la grossa verga dal mio culo dilatato un rivolo di sperma colò tra le mie cosce ma lui lo raccolse per rispingermelo dentro e lasciare lubrificato il buco per il prossimo avventore. Ne avevo fatto fuori un altro e ora toccava a me godere. Feci accomodare Enrico sul divano, gli montai sopra (come potete vedere in foto) questa volta di culo facendo ben attenzione a tenere ben aperte le gambe in modo che il mio Stefano potesse vedermi bene la figa aperta e colante, culo bello salì in piedi sul divano e mi spinse l'uccello in bocca mettendomi una mano dietro la testa, ero nuovamente piena, aperta e soffocata, non avrei resistito ancora a lungo, strizzai l'occhio a Stefano che capì il mio segnale, si alzò per guardare meglio la scena sempre menandosi il cazzo. I miei amici riuscirono a sincronizzarsi al punto da ricevere contemporaneamente le loro sborrate sulle labbra della mia figa aperta a cui in finale si aggiunse quella di Stefano. Quando tutto fu finito mi impedirono di asciugarmi e tornai a casa coperta di sperma mentre i 3 lasciavano a Stefano i loro numeri di cellulare "per qualsisi evenienza" congartulandosi con lui per la conquista di questa super vacca.
Sabrina.

1 commento:

  1. questo è il post più eccitante e arrapante che ho letto!! sei una vera dea del sesso!!! sarò esploso almeno 3 volte a leggere come lo prendere nel culo e in bocca mmmmmmm favoloso come ti fai riempire tutta di sperma davanti al tuo fidanzato!!

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