martedì 13 marzo 2012

La nostra storia.

(in foto: Mira, Pix and Video, 21Sextury).

Perchè ho deciso di creare questo blog. Innanzitutto perchè la mia vita mi pare un romanzo, e in quanto tale ho voglia che qualcuno lo legga. Ma voglio che sia letta senza un editor alle spalle pronto a giudicarti e a dirti quanto sei mediocre. La cosa che più mi annoia è di sentirmi dire che tale parola è sbagliata in tale contesto e che quella espressione è troppo logora. Gli editor sono dei frustrati che non sanno scrivere romanzi, e allora si mettono a modificare quelli degli altri.
Così, da questa esigenza, di essere slegato da ogni forma di giudizio editoriale, vado a raccontarvi la mia storia. E naturalmente quella di Sabrina, che è il personaggio centrale di questa narrazione. Sabrina è molto bella, con un corpo naturale, i fianchi rotondi ed è castana. Ha avuto anche altre relazioni, prima di incontrarmi, ma erano tutte fugaci storie di sesso. Cioè, non proprio di sesso, pechè è rimasta vergine fino a quando ha incontrato me. Io sono stato l'unico a trattarla come una donna, come una principessa. Per gli altri era solo una ragazza con cui spassarsela un pò. Ma nonostante le abbiano chiesto più volte la vagina, lei ha sempre detto di no. Preferiva fare altre cose con loro.
Io, invece, a parte Sabrina, non ho avuto altre esperienze. A parte una breve pomiciata in spiaggia con una ragazzetta conosciuta al campeggio, ma era un cesso, e l'ho fatto contro voglia, giusto perchè era lei a volerlo. Ultimamente l'ho ritrovata su facebook, a distanza di anni. Cazzo, è diventata una topa. Maledetto me. Se solo avessi aspettato di vederla svilupparsi, adesso mi sarei ritrovato accanto una stangona bionda con due cosce che non finiscono più. La sfortuna dello sfigato, perchè è questo che sono. Un segaiolo. Poi è arrivata Sabrina e ho iniziato a scoprire l'universo del sesso. Lei ne aveva di cose da insegnarmi, visto il suo lungo elenco di uomini con cui aveva fatto cose. Seghe spagnole, pompini, carezze, mai la vagina. Quella no. Non si era mai sentita pronta con quelli lì. Con me invece era stato diverso. Io non ero un porco, come tutti gli altri con cui aveva fatto zozzerie. Una delle cose che mi colpì di Sabrina furono le tette, molto prosperose. Chissà che seghe spagnole, dovetti aver pensato. E sicuramente era quello che avevano pensato tutti quelli che si erano divertiti con lei.


Stefano.

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