giovedì 23 aprile 2015

A cena con Sabrina Bocca e Culo.

(in foto: Savannah Secret, Savannah's Secret, AssholeFever.com)

   La rivista Mondo Sborra, in accordo con Sabrina, aveva lanciato un'incredibile iniziativa. Nel nuovo numero del giornale infatti, sulla copertina, c'era una scritta a caratteri cubitali che diceva: "incredibile: puoi vincere una cena con Sabrina Bocca e Culo. Scopri subito se il fortunato vincitore sei tu". Nella prima pagina c'era un numero che bisognava inserire nel sito della rivista, e se risultavi il vincitore allora avevi l'opportunità di andare a cena con Sabrina. Con questo trucchetto Mondo Sborra vendette migliaia di copie in più. Alla fine venne fuori che il vincitore era un impiegato di quarant'anni. Sabrina passò tutto il pomeriggio a prepararsi per quella cena. Eravamo in camera da letto, lei indossava solo il perizoma e le calze autoreggenti, e si girava e rigirava tra le mani tutti i vestiti che aveva. Non riusciva a decidersi su quale indossare. Erano le sette di sera, ormai sarebbe dovuta già essere pronta, e invece era ancora mezza nuda. Il vincitore del concorso della rivista si presentò alla nostra porta spaccando il minuto. Sabrina corse ad aprirgli la porta. Posso solo immaginare cosa dovette provare lui nel vedere la porta che si apriva e Sabrina con le tette al vento e coperta solo da un perizoma e dalle calze autoreggenti. Lei gli fece un sorriso, lui invece sembrava disorientato.
"Vieni, entra" disse lei. "Come vedi non sono ancora pronta. Non so davvero cosa mettere".
   Sabrina gli fece strada nel soggiorno camminandogli avanti, e l'uomo si gustò cul suo sculettare. Sabrina aveva certamente voglia di provocarlo, così si abbassò a novanta gradi a rassettare il divano su cui voleva che l'ospite si accomodasse. In quella posizione le natiche si allargarono indecentemente, e il sottile pezzo di stoffa del perizoma non riusciva a nascondere per niente il buco del condotto anale.
"Ecco, puoi sedere qui" disse. "Io intanto vado a vestirmi".
"Fai con calma tesoro" disse lui, e con una mano le accarezzò il culo e con il dito medio le sfiorò l'orifizio anale. 
"Uuuh!" Sabrina ebbe un sussulto. "Ci metto due minuti. Se vuoi puoi guardare la tivù. Abbiamo molti dvd porno come vedi" mostrò al nostro ospite la nostra collezione di film hard accanto al televisore. "Abbiamo Ruggito Anale, Fecondami, A Mia Moglie Piace Duro... quale preferisci?".
"Meglio niente, non vorrei rovinarmi l'appetito" rispose, si riferiva al dopo-cena.
"Come vuoi, allora io vado a vestirmi. A proposito, come ti chiami?".
"Patrizio".
"OK Patrizio, torno subito".
   Sabrina ritornò in camera da letto. Gli domandai di parlarmi del nostro ospite, e lei sembrò piuttosto restia a descriverlo. L'impressione che aveva avuto era quella di un uomo frustrato, con una moglie che non lo soddisfava più e nessuna passione se non quella del calcio e del porno. Forse, pensai, aveva riposto troppe aspettative nell'iniziativa della rivista.
"Cosa credevi? Di trovare George Clooney?" le domandai.
"No, George Clooney no. Però qualcosa di meglio di quello lì. Vabbè, mettiamoci l'anima in pace... ora ci vado a cena, poi gli faccio una spagnola in macchina e ritorno a casa. Spero di essermene liberata entro le undici".
   Sabrina decise di indossare un vestito molto porco, con uno scollo pauroso da cui le tette sarebbero scivolate fuori ogni due minuti. A quel punto era pronta per andare a cena, e la rividi non alle undici, bensì alle tre di notte. Infatti mi ero anche preoccupato un pò non vedendola arrivare. Credevo che sarebbe andata proprio come aveva detto lei: cena, spagnola in macchina e casa. E invece si era trattenuta con Patrizio fino a notte inoltrata. Era stanchissima, inebriata dal sesso, e aveva chiaramente sudato molto. I capelli erano molto stropicciati e lo scollo si era rotto, adesso aveva le tette fuori e nessuna possibilità di rimetterle dentro.
"Ma cosa ti è successo?" le domandai.
"Quello che è successo con Patrizio è stato incredibile. Penso di non aver mai goduto così tanto" disse con un filo di voce.
   Mi feci raccontare tutto. Cosa poteva aver mai fatto quel Patrizio? Era davvero così bravo a letto da aver stravolto perfino Sabrina? Che di avventure estreme ne aveva avute tante. Mi disse che erano andati a cena in un ristorante tranquillo, poi alla fine erano saliti di nuovo in macchina. Mentre Patrizio guidava Sabrina aveva cominciato a sbocchinarlo. Ci teneva a farlo sborrare presto. Non vedeva l'ora che quella serata terminasse. Ad un certo punto Patrizio aveva fermato la macchina; erano arrivati sotto casa sua.
"Ti va di salire da me?" le aveva domandato.
   Sabrina, la quale si era accorta in precedenza della fede che Patrizio portava al dito, gli chiese di sua moglie, e lui le rispose che a lei avrebbe fatto piacere conoscerla. Insomma, la faccenda iniziava a farsi seriamente strana, ma alla fine Sabrina si fece convincere, ma un pò controvoglia. Quella che si apprestava a fare era una follia, entrare in casa di un uomo sposato. Vestita in quel modo la moglie avrebbe pensato di lei che era una escort, e avrebbe dato di matto. Qualcuno sarebbe finito all'ospedale, si disse. E invece le cose andarono diversamente. La moglie di Patrizio, Gianna, sembrò davvero felice di vedere Sabrina. Si accomodarono tutti e tre in soggiorno e subito Gianna servì a Sabrina un martini con un oliva dentro. Sabrina era davvero in imbarazzo. Tra l'altro le tette le erano scivolate fuori dallo scollo e neanche se ne era resa conto. Se ne rese conto soltanto dieci minuti che era lì a tentare di fare conversazione con Gianna e Patrizio. Quando se ne accorse tentò goffamente di rimetterle dentro, ma Gianna le disse di non preoccuparsi.
"Non sentirti in imbarazzo" le disse. "Capita a tutte le donne. Soprattutto a quelle che hanno delle belle tette come le tue". 
   Insomma, Gianna aveva cominciato a corteggiare mia moglie, la quale non si era mai sentita così in imbarazzo, e alle domande dei due rispondeva in monosillabi, sperando che quella serata giungesse il più presto possibile alla fine. Poi ad un certo punto Patrizio, che era seduto di fianco a Sabrina, tirò giù la lampo dei pantaloni, e tirò fuori il suo cazzo enormemente eretto.
"Allora..." disse. "Dove eravamo rimasti?".
"Patrizio, ma sei matto?" mia moglie era nel panico, diventò rossa come un peperone. "Rimettilo dentro".
"Non devi preoccuparti, Sabrina" continuò la moglie. "Continua pure quello che stavate facendo in macchina. Fate come se io non ci fossi".
   Sabrina, molto scettica a dir la verità, si abbassò sul cazzo di Patrizio e continuò il pompino già cominciato in macchina, ma non poteva fare a meno di guardare Gianna, per vedere quale fosse la sua reazione. Dopotutto le stava sbocchinando il marito davanti, come poteva sapere quale sarebbe stata la sua reazione? E invece rimase lì a guardare con piacere, e Sabrina si lasciò trasportare, e allora Patrizio l'aiutò a spogliarsi e la fece stendere sul divano sul quale fecero l'amore, con Gianna che continuava a guardare, ma adesso aveva una mano sotto il suo vestito floreale, e si sgrillettava, e godeva insieme a loro. Poi Patrizio fece mettere Sabrina a quattro zampe e le si mise dietro, deciso a metterglielo nel culo. Lo fece entrare e la prese per i fianchi e iniziò una furiosa penetrazione. Alla fine Patrizio fece inginocchiare Sabrina sul pavimento e le sborrò sul viso, tre schizzi copiosi. Gianna sorrise per tutto il tempo della sborrata, poi andò a prendere un altro bicchiere di martini per Sabrina e glielo porse.
"Tieni tesoro, ti sei meritata un altro drink. Sei stata fantastica".
"Grazie" rispose mia moglie con un filo di voce, e prese il bicchiere bevendone il contenuto a piccoli sorsi.
   Quando finì di raccontarmi quanto era successo io ero eccitatissimo, pendevo dalle sue labbra. Avrei voluto che quel racconto non finisse mai. Poi mi disse che dopo aver fatto l'amore avevano parlato ancora un pò prima di congedarsi, e Sabrina aveva detto loro di me. A quel punto le avevano detto che sarebbero stati molto felici di conoscermi, e così ci invitarono a cena da loro per il fine settimana successivo.

Stefano.
 

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