lunedì 13 aprile 2015

L'ultimo culo.


Era incredibile quanti progressi stesse facendo il mio Stefano, in così poco tempo era diventato il proprietario di successo di un posto da favola, un marito premuroso e sempre più attento alle mie esigenze sessuali ma allo stesso tempo un fidanzato adorabile per Tiffany, lo stallone da monta per Maria Stella e suo marito e un culo aperto caldo e accogliente. Insomma era ormai andava da solo sulla strada della perversione e io potevo dedicarmi di più all'altra mia storia sentimentale.
Anche l'affiatamento del nostro team cresceva bene così come cresceva sereno e sorridente il nostro piccolo Rocco. Ero talmente felice di come stessero andando le cose che decisi di regalarmi una serata di totale relax e intimità con Angelo e la sua fidanzata. Una cena romantica in tre. Chiesi a Stefano di riservarci la saletta appartata e cucinare per noi come se fossimo degli ospiti d'onore e di non disturbarci dopo cena, quella serata era solo per noi.
La cena fu ottima come sempre e anche se sembra difficile da immaginare sembravamo una vera coppia innamorata...in tre!
“Sei molto bella Sabrina, e molto sexy. E' ovvio che tutti gli uomini che ti vedono pensano subito a come devi essere a letto.”  Angelo non perdeva occasione per corteggiarmi, anche davanti alla sua Martina che però non era più gelosa nè infastidita.
"Lo penso pure io" volle aggiungere lei.
“E tu allora quando ti decidi a scoprirlo?” sorrisi rivolta a Angelo ma non ottenni nessuna risposta.
“Hai due gran belle tette.” mi sponsorizzava Martina.
“Ma perchè stasera non ce ne restiamo in camera a scopare allora? Vi va in tre? O preferite che ci sia anche mio marito?” iniziavo a essere infastidita da quei complimenti che non portavano a nulla.
“Beh non credo tu ci abbia invitati a cena solo per fare conversazione.” finalmente una reazione di Angelo.
Finita la cena ci fu un pò di imbarazzo su chi dovesse prendere l'iniziativa e io lasciai che fu Martina a baciare il nostro uomo scendendo con la mano in mezzo alle sue gambe e trovandolo già un pò duro. Dalla cucina provenivano i soliti rumori ed era evidente che Stefano stesse leccando la figa a Maria Stella mentre Tiffany lo fotteva da dietro nel culo. Fu come il segnale di via libera per noi.
Tocca a me baciare Martina, con la lingua mentre lei mi palpa il culo e Angelo si scappella l'uccello.
Quando finiamo di baciarci ci guardiamo e scoppiamo a ridere e decidiamo di spostarci in camera loro.
"Stasera sarai la nostra marionetta" affermò Martina rivolta a Angelo.
“Si, lasciaci fare. non te ne pentirai.” confermai io trovando l'idea molto eccitante.
"Non ho nulla in contrario" fa in tempo a dire Angelo prima che lo facciamo inginocchiare sul tappeto e mettere con il petto sulla seduta. Le nostre quattro mani e le due bocche gli esplorano tutto il corpo: la schiena, le gambe, il cazzo, il collo, le braccia, i piedi, il culo. 
"Sto impazzendo".
Mi scateno e Martina mi segue, mi imita. A Angelo sicuramente piace tantissimo. E' bello vedere come si sta offrendo a noi, ha la schiena inarcata, le chiappe muscolose si schiudono. Scorgo il buchino e indico a Martina di leccarlo là. Non lo aveva mai fatto, quando lo fai lui a lei impazzisce però e capisce quanto sia importante invertire i ruoli.

Con la mano gli sente il cazzo, è durissimo. Lui si agita ma non sembra voler sfuggire alla sua lingua.
Ne approfitto per allontanarmi un attimo e tornare con un paio di manette tra tutte quelle messe a disposizione degli ospiti.
Dopo averlo ammanettato continuo a istruire Martina: “Prova a infilargli un dito. Comincia a prepararmelo.”
“Prepararlo per cosa?” Martina anticipa la domanda che stava per farmi lui. 
"Prepararmi per cosa?" ripete con un brivido.
“Per questo.” rispondo mentre mi allaccio in vita una cintura, dalla quale pende il mio strap on molto grosso.
Martina con la mano continua a tenergli il cazzo, ma si è immobilizzata. Lo guarda, sorride in modo perverso. In lei si nota una grande eccitazione, mista a curiosità.
“Cosa? No, no. Ma stiamo scherzando? Io sono venuto qui per scopare, non per essere scopato.”
più meno è questo che cerca di dire.
“Dai, lasciatelo fare, a me piacerebbe. Se vuoi dimostrare di essere uomo non puoi aver paura di un cazzo finto. Tu quante donne hai inculato? E non sei capace una volta di fartelo fare a te?” queste sono alcune delle cose che gli dice la sua fidanzata e nel frattempo gli ha infilato un dito in culo e sta spargendo un olio che le ho passato.
Angelo continua a negare di volerlo.
“Se non vuoi farlo, perchè il tuo cazzo è così duro?”
 "E' perchè me lo stai toccando.” cerca di dire.
Che belli che sono. Le passo il lubrificante. Le sue dita entrano facilmente nel suo ano, le do indicazioni in modo che lo prepari per bene e poi mi chino su di lui per sussurrargli nell’orecchio che è rimasto l'unico culo vergine tra noi e non è giusto. "Fra poco ti sodomizzerò, ti infilerò questo bel cazzone di gomma nel culo e ti piacerà. La sua ragazza ti vedrà godere con il culo. Per me è molto bello essere la prima. Ti piacerà così tanto che non sarò l’ultima".
"Forza, basta. Ho detto di no, fai quel che devi fare e smettila di eccitarmi con quelle parole.
Perchè aspetti? Perchè la tiri così a lungo? Tanto non ti dirò che lo voglio".
“Ok basta. non vuole farlo. Togliamogli le manette e lasciamo perdere.” mi stufo io.
Martina: “nooo, perchè?” con delusione che gli da il colpo finale.
Ora ha le mani libere ma non si muove. Quasi involontariamente inarca di più la schiena.
“Che stronza!” mormora a mezza voce.
“Perchè sarei una stronza? Ti ho liberato, perchè non ti alzi?”
Angelo sta zitto, non sa cosa dire. O meglio forse lo sa ma non riesce.
“Su, forse la tua ragazza, non ha capito. dicci perchè non ti alzi.”
“Non mi alzo perchè non vedo l’ora che mi infili quel coso su per il culo, prima stavo mentendo. Pensavo di conservare maggiore dignità facendo finta che non era una cosa che desideravo, invece l’idea di farmi sodomizzare da una donna è da quando ho visto Stefano farselo fare un mio desiderio. Voglio provare quello che provate voi quando vi inculo. E farmelo fare da una donna ha dei risvolti psicologici di sottomissione e inversione dei ruoli che mi turbano, e mi eccitano. Farlo di fronte alla mia ragazza che mi guarda vogliosa è ancora più pazzesco. Voglio sembrare più troia di lei. E farmi sverginare da una donna come te, Sabry, è la perfezione del sogno erotico.”
“E' sufficiente?” si apre le chiappe. “Sono pronto, fammelo sentire.”
Dopo la scopata lo lasciamo esausto, steso sul divano. Gli lascio il pene finto dentro. Pian piano lo  spinge fuori da solo. Gli do un bacio.
“Ti ha eccitato tutto questo. Ora sei uno dei nostri, vado a chiamare gli altri per festeggiare.” gli dico accarezzandolo.

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