mercoledì 22 aprile 2015

Le scommesse



Con tutto questo lavoro stavo trascurando il negozio, dovetti passare giorni di duro lavoro chiusa la dentro per recuperare ordini, fatture, richieste dei clienti. Per fortuna potevo contare sui miei due uomini che mi venivano a trovare spesso per ricaricarmi le batterie con delle piacevoli pause. Avevamo adottato il camerino più ampio per le nostre effusioni e non posso essere sicura che quella nostra abitudine fossimo gli unici a conoscerla. L'orario della pausa era più o meno la stessa, alle 15 in punto si presentava Stefano e a distanza di mezz'ora Angelo. Mi resi conto che a quell'ora erano presenti anche sempre gli stessi clienti. Dalle loro conversazioni capii che avevano aperto un vero e proprio giro di scommesse.
"Secondo me oggi la incula"
"No io mi gioco 10 euro che si fa succhiare"
E così via.
Quel pomeriggio puntuale arrivò prima Stefano, raggiungemmo il nostro camerino dell'amore, lui mi spoglia, mi lecca, mi  accarezza e mi fa venire con la lingua. Io volevo sentirlo dentro di me. 
“Dopo” mi fa, “non ho vent’anni, devo risparmiarmi.” ed esce a prendere un caffè.
Giusto in tempo per l'arrivo di Angelo, entra nel camerino. mi abbassa il perizoma che avevo appena tirato su, lentamente, l’elastico fa fatica a scavalcare la rotondità del mio sedere.

Si inginocchia. mi lecca dietro. mi fai girare. mi lecca davanti e io vengo. Lui esce. mi lascia lì, il perizoma a mezzagamba. 
Dopo due orgasmi praticamente consecutivi mi gira un po’ la testa ma non faccio in tempo a uscire che Stefano ha finito il suo caffè ed è di nuovo dentro con me.
Io sono con le mani appoggiate al muro, gambe dritte in bilico sui tacchi, il corpo piegato ad angolo retto. Così mi prende mio marito, col suo cazzone. 
“E' grazie a lui che ti ho conquistata”, mi dice. 
Io lo sfilo e lo porto più in su, verso l’altro buco. 
“Ecco, proprio così”.
Fuori il solito giro di soldi tra chi ha perso e chi ha vinto la sua scommessa su Sabrina Bocca e Culo, la nostra quitidianità.

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