venerdì 24 aprile 2015

Una cena diversa.



Quando arrivò il giorno della nuova cena con Patrizio e Gianna mi accorsi di non avere nessuna voglia di rivederli. Non che non mi sia divertita ma Patrizio non era affatto il genere di maschi che piacciono a me e va bene essere porche ma fare benifecenza così non mi andava. Stefano invece era duro fin dalla mattina all'idea di conoscere una donna come Gianna, il suo alter ego femminile, una donna cuck! Non volevo deludere nessuno nè volevo creare problemi alla rivista, ci pensai a lungo e mi venne l'illuminazione: al posto mio ci sarebbe stata Martina. Primo perchè il lavoro per la rivista diventava impegnativo e avevo bisogno di un aiuto ma anche perchè ci stavamo occupando dell'educazione della giovane troia ed era giusto farle fare esperienza, inoltre Martina a differenza mia aveva l'attrazione per quel genere di uomini. Mi finsi malata come quando non volevo andare a scuola e mentre Stefano voleva telefonare per rimandare io avevo già istruito la mia sostituta e glielo impedii e alla fine dovette rassegnarsi.
Arrivati a casa di Pietro e Gianna la nostra sorpresa fu molto gradita, in particolare da Gianna che saltando la formalità delle presentazioni abbracciò Martina riempiendola di complimenti per la sua bellezza. Stefano era teso, aveva paura che lei non sarebbe stata all'altezza della situazione e non voleva deludere i nostri amici. Pietro sembrava tranquillo, era il genere di uomo che non badava troppo a chi doveva trombare, per lui l'importante era farlo.
A cena chiacchierano tutti serenamente e si conoscono ed è Gianna a introdurre "l'argomento".
"Allora cara, ti sei accorta che mio marito si è già innamorato di te?"
"Un pò si nota si, staremo a vedere..."
Questa frase gelò il sangue di Stefano che pensava già alla figuraccia e al contrario fece ribollire quello di Gianna a cui non pareva vero di trovarsi di fronte ad una ragazzina così giovane, fresca e ingenua da corrompere. Gianna di corna ne aveva avute parecchie ed era consapevole di non avere accanto un uomo così attraente, quella di Martina sembrava una sfida interessante.
“Certo che non sei come mi aspettavo..." continuò Martina rivolta a Pietro.
Stefano sudava, forse voleva andarsene ma Gianna cominciava a bagnarsi.
Poi la sorpresa: "Sai se fossimo da soli probabilmente mi butterei ai tuoi piedi, per fare tutto quello che vuoi.”
“anche io farei lo stesso. ma lo farei anche ora che non siamo soli.”
“sì, tu mi vorresti come Sabrina.”
“no. Sabrina è bella. Ma tu sei meglio, sei incontenibile. Si vede. hai una sensualità che Sabrina non aveva. Questa minigonna che hai la ricorderemo a lungo, credimi.”
“Che porci” risponde Martina aggiustandosi una ciocca di capelli che le è finita sugli occhi.
Dopo cena Martina si toglie i tacchi e si massaggia i piedi è poco abituata a portarli. Gianna le propone il loro idromassaggio per rilassarsi e lei accetta. La accompagna in bagno, dopo poco Martina apre la porta, è avvolta in un asciugamano.
“Fra cinque minuti entra pure" dice rivolta a Pietro, "ma da solo, così continuiamo a chiacchierare. tanto c’è la schiuma che mi copre.”
Non si capisce quanto siano innocenti le sue parole, ma proprio per questo l'atmosfera si scalda e anche Stefano inizia ad apprezzare la malizia di Martina.
"Fa caldo qui dentro" esordisce Pietro quando la raggiunge in bagno.
Martina tiene gli occhi chiusi, con la nuca adagiata contro il bordo della vasca. Troppa schiuma, non lascia intravedere nulla. Solo ogni tanto lei tira fuori un piede e lo appoggia gocciolante fuori dall’acqua, Pietro osserva il suo piedino curato, sexy, la curva del polpaccio, la caviglia sottile e impazzisce.
"E' una sauna, non ce la faccio più". 
“Spogliati pure” gli consiglia Martina con molta tranquillità.
Pietro si siede su uno sgabello di fianco alla vasca, in boxer.
Martina gli chiede, con tutta la naturalezza del mondo, se le insapona la schiena, e lui lo fa nascondendo l’erezione nei boxer.
In salotto Gianna sta impazzendo immaginando cosa stiano combinando quei due là dentro e chiede continuamente a Stefano di andare a origliare e riportarle tutto. Stefano non sente nulla che possa assomigliare a del sesso ma conoscendo bene cosa sta provando Gianna le mente inventando oscenità che in realtà non stanno accadendo e lo fa con il cazzo duro, senza un motivo preciso.
Gianna è talmente arrapata e fuori di sè che decide di lasciarli soli, propone a Stefano di andarsene, vuole lasciare il loro lettone a Martina per quella notte.
Fa scivolare un biglietto sotto la porta del bagno con su scritto: "Divertiti stallone, sono fiera di te!"
Stefano confuso ma divertito dalla situazione non ha altra scelta che tornare a casa in compagnia di Gianna sempre più eccitata.
Pietro e Martina hanno dormito nel letto matrimoniale. Lui non l’ha sfiorata ma ha avuto un sonno agitato. Si sveglia spesso fino a che non resiste più ed è costretto ad andare in bagno e farsi una sega.
Al mattino fanno colazione insieme, poi viene il momento di salutarsi. Entrambi hanno la giornata piena, si scambiamo i recapiti. E quando lei sta andando via finalmente la ferma.
“Scusa, ho una domanda… ma tu questa notte avresti fatto anche altro?”
“Altro cosa? cosa intendi?” 
Ha capito benissimo, si vede da come sorride.
“Intendo, se io ci avessi provato, avresti fatto sesso?”
lo guarda negli occhi.
“Perchè non provi a sentire se Gianna può restare fuori anche stasera?”

Nessun commento:

Posta un commento