mercoledì 29 aprile 2015

Testimonianze: Sandro (e Giulia)



Prefriamo sempre andare in vacanza nei periodi di bassa stagione, non soltanto per risparmiare ma anche per goderci i posti senza la folla impazzita dei vacanzieri tradizionali. Ma questa volta dobbiamo ammettere che l'accoglienza presso l'Oasi ha superato ogni aspettativa, oltre a goderci quel posto meraviglioso abbiamo potuto approfondire la conoscenza con i gestori, Stefano in particolare, come non sarebbe stato possibile nei periodi di pienone.
Prenotiamo quindi un week fuori stagione. Arriviamo per cena, siamo l'unica coppia del ristorante e veniamo serviti personalmente dallo chef. Stefano ha la nostra età, è loquace. Dopo il primo lo invitiamo asedersi con noi e lui accetta con piacere. E' molto simpatico, alla mano, elegante e carino. Giulia quella sera era proprio bella, con il suo caschetto di capelli neri e il seno molto abbondante.
Quando Giulia si alza per scegliere il dessert, sia io che Stefano non riusciamo ad evitare di guardare come i pantaloni le disegnano le curve, credo che lui si sia accorto che io mi sia accorto che la guarda. Quando torna noto degli scambi di sguardi fra loro. Giulia, in modo apparentemente casuale, gli tocca la gamba. Ma Stefano viene chiamato da Sabrina e deve allontanarsi lasciandoci confabulare. Quando Stefano torna al tavolo Giulia non c’è, io gli sorrido per trattenerlo.
“Ti piace mia moglie?” gli domando a bruciapelo.
“E' una donna molto bella” è la risposta che mi da per lasciarmi la prossima mossa.
“Solo bella o qualcosa di più? E' una con cui ci proveresti?”
“Beh… se non fosse sposata probabilmente ci proverei” mi da la risposta giusta.
“E se anche fosse sposata, ma il marito fosse d’accordo? Sai, pensiamo che tu possa essere la persona giusta per fare una cosa che desideriamo da tempo.”
Giulia ritorna proprio prima che Stefano possa rispondermi, è nervosa.  
“Glielo hai chiesto?” mi sussurra. Annuisco.
A chiederlo dovevo essere io, ma poi è lei che prende in mano la situazione. Spiega a Stefano che abbiamo questa fantasia di farlo in tre. 
"Non abbiamo mai trovato la persona o l’occasione giusta ma quando stasera ti abbiamo visto abbiamo pensato “ora o mai più” continuo a spiegare.
"Mi piaci, sei una persona distinta. Sicuramente anche uno non nuovo a queste situazioni" completa Giulia.
Siamo nervosi, eccitati e impazienti. e ci stiamo affidando a lui. 
"Noi staremoio qui tre sere" provo a mettere le carte in tavola.
“Abbiamo 3 sere quindi, rendiamo la cosa interessante. Fissiamo 3 incontri, ogni sera uno di noi deciderà per tutti. Gli altri 2 sottostanno ai suoi ordini, tutto nel massimo rispetto e senza giochi pericolosi.”è la proposta di Stefano che evidentemente era in vena di giocare con noi.Per noi era già stato un salto nel vuoto il farsi avanti per il menage a trois, ma ora siamo troppo su di giri per rifiutare questo ulteriore incremento dell’altezza dell’asticella.
Non sappiamo cosa dire, ma è chiaro che stavamo accettando.
“Stasera decido io, domani Sandro e dopodomani siamo nelle mani di Giulia. Ok?”
Sandro chiede di aspettare ad alzarci da tavola, ha una erezione imbarazzante.
Davanti alla nostra camera succede quello che non ci aspettavamo. Stefano mi consegna le chiavi di un'altra stanza stanza. Le prendo senza comprenderne il motivo “Stasera ho deciso che tu dormi in un'altra stanza e io con tua moglie.”
Provo a protestare: "Non erano questi i patti, parliamone!"
Giulia però non mi aiuta e questo mi fa desistere. E' elettrizata all’idea e mi consola dicendo che domani sera faremo quello che voglio io.
Davanti alla porta mi bacia appassionatamente, mi  tasta nell’inguine: “Vedi che piace anche a te l’idea” commenta. 
Entrano in camere mentre Stefano le palpo il sedere, in modo plateale.
“Sei diabolico” gli dice ed è l'ultima cosa che riuscirò a sentire per quella sera.
Di giorno Stefano è molto preso dal lavoro e quasi ci ignora. Ci serve a colazione e ogni tanto finivo per girare lo sguardo su di lui mentre Giulia mi racconta che non ha aspettato neanche che aprisse la porta della camera per tirarglielo fuori e infilarselo in bocca. Mi racconta di come urlava, le parole che diceva. Come si apriva le chiappe per farlo entrare il più possibile. Come lo ha svegliato durante la notte, con la bocca, per essere scopata un’altra volta. “Hai avuto una bella idea, farlo non con il proprio marito è liberatorio. Con lui non riesco a lasciarmi andare così. Chissà lui quanto ti sei masturbato nella tua stanza. Stasera se vuoi me la potrai far pagare”
Chiamo Stefano e gli parlo del prossimo appuntamento.
“Vorrei prendermi la rivincita, ma non ho armi contro di te. Privarti di mia moglie sarebbe sì una cosa di cui dispiacerti, ma ti toglierei comunque un qualcosa che già non avevi. e poi non soddisferei nemmeno la mia fantasia, che forse è banale, ma la devo provare. Ti voglio insieme a me per scopare mia moglie. Voglio vederla in faccia mentre è sopra di me e tu le entri dietro. Voglio scoparla a pecorina mentre ti fa un pompino. Voglio vederla con i nostri due cazzi che le sborrano in faccia.” girò la chiave per entrare. lei ci aspettava dentro.
Il mattino seguente mentre Stefano è ancora nudo, nel nostro bagno, Giulia lo raggiunge, si siede sul water come non ci fosse e mentre fa la pipì davanti a un estraneo lui inizia a parlare: “Stasera tocca a te” le dice guardandola dallo specchio.
“Sì” risponde mia moglie e si morde la lingua, come a trattenersi dal dire qualcosa. 
"Che sorpresa hai per noi? Ti abbiamo già fatto tutto quello che due uomini possono fare su una donna"
Lei non spiega nulla e gli da appuntamento in camera per la terza sera.
Quando io e Stefano siamo nudi, ai piedi del letto, aspettiamo le istruzioni. Giulia è sul letto, in lingerie, e si tocca mentre ci parla. “L’altra sera mi è piaciuto molto vederti così umiliato mentre noi andavamo a fare sesso. C’è un altro modo in cui mi piacerebbe vederti umiliato. E' una fantasia che non ti ho mai detto di avere. Voglio vedervi insieme, voglio vedere due uomini che scopano. Voglio vederti mentre lo lecchi ad un uomo bello, giovane e forte come Stefano. Voglio vederlo mentre ti scopa.”
Resto a bocca aperta. Stefano non trattiene una risata, scuoto la testa e provo a rifiutare. Glielo guardo: “E' troppo lungo” poi mi accorgo di non aver detto no, ma solo che è troppo lungo.
“io ho eseguito i vostri ordini, stasera decido io e non ti puoi rifiutare. quando doveva inculare me non era troppo lungo per te....sii uomo.”
Senza altre chiacchiere Stefano mi spinge in basso la testa. Sono bravo, dice lui "come tutti gli uomini" aggiunge guardando Giulia che si masturba. Con amore Giulia passa a prepararmi, con le dita affusolate, lucide di lubrificante, mi massaggiava e mi penetrava. Lo ha guidato lei dentro di me, baciandoglielo,succhiandoglielo, diceva parole porche all’orecchio che lo incitavano.
Me lo ritrovo nel culo mentre Gliulia si fa scopare da me.
Al mattino lei ci risveglia a turno con un pompino con un pompino.
Ci salutiamo alla reception, faccio fatica a guardare Stefano mi rendo conto di essere scontroso quanto Giulia è elettrizzata. “Come è stata questa esperienza? Pensate di tornarci a trovare?”
“No” io. “Sì” lei.
Stefano la bacia e all’orecchio le suggerisce: “comprati un fallo indossabile, gli piacerà e sarà meno traumatico se se lo fa fare da una donna.”
“Grazie, per quando possiamo prenotare il prossimo week end?”

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