venerdì 10 aprile 2015

Il piacere di Iko


Maria Stella e Ettore accettarono l'invito di Stefano e prenotarono una stanza in più perchè avevano una sorpresa di cui metterci al corrente.
Stefano era fuori di sè per l'eccitazione di trascorrere un pò di tempo con la sua Maria Stella ed era curiosissimo della loro sorpresa. Arrivarono di buon ora il sabato mattina e in effetti non erano da soli, con loro c'erano due splendide ragazze, furono accolti da Angelo e Martina che li accompagnarono alla reception dove oltre alle formalità avrebbero potuto lasciare tutti i loro vestiti. Finalmente nudi vollero come prima cosa andare a salutare Stefano per comunicargli la sorpresa davanti ad un buon caffè. Fu là che gli presentarono Iko: un angelo dai tratti nipponici, ereditati dalla madre. Iko era venuta a studiare in Italia e grazie ad un'associazione di scambi culturali era entrata in contatto con Maria Stella e Ettore che l'avrebbero ospitata come ragazza alla pari per tutto il periodo. Era bellissima e austera, così leggiadra, che Stefano faceva molta fatica e seguire il filo del discorso senza staccarle gli occhi di dosso con un'erezione difficile da nascondere. Lei però per tutto il tempo della chiacchierata sembrava assente. "Iko è lesbica. E quella bionda che la accompagna è la sua ragazza" concluse il racconto Maria Stella.
Attirato da tutta quella figa al vento si unì anche Angelo alle presentazioni con il cazzo altrettanto duro.
"Si sta proprio bene qui Stefano sei stato un genio ad aprire questo posto. Mentre io faccio fare un giro a Ettore perchè voi due non accompagnate le ragazze nella loro stanza?"
Stefano era visibilmente in soggezione di quelle due ragazze tanto belle quanto intoccabili ma Angelo non voleva perdere l'occasione e gli fece coraggio.
Le accompagnarono nella stanza più isolata che avrebbe garantito loro la maggiore privacy possibile e quando stavano per andarsene furono sorpresi da Manuela, la ragazza di Iko, che per la prima volta da quando era arrivata li guardò, prima negli occhi e poi più giù. Senza dire una parola prende in mano i due cazzi come a volerli controllare curiosa, li soppesa e li fa indurire ancora di più mentre mio marito e il mio fidanzato si guardarono sorridendo.
Iko era andata a stendersi sul letto ignorandoli. Senza disturbare, i due ragazzi rimasero imbambolati a guardarle fare l'amore. Si sfioravano soavi, gli orgasmi erano quasi impercettibili. Quello che colpì i due uomini fu che non vi era nessun tipo di penetrazione. Dopo averla fatta godere, Manuela aveva posizionato Iko sul letto, con il culo verso l’alto e aveva fatto un cenno ai due uomini di avvicinarsi.
Iko non li aveva voluto neanche vedere, non  aveva rivolto loro una sola parola. Li aveva semplicemente ignorati. Un pò interdetti da quella strana situazione si avvicina prima Stefano senza capire bene quale sarebbe dovuto essere il suo ruolo in quel contesto. 
"Tu sei più lungo ma più stretto.Quindi meglio prima tu" si era limitata a spiegare Manuela.
Iko sembrava sempre un angelo.
E' Manuela che guida il pene di mio marito dentro l'intestino di Iko, dandogli il divieto di toccarla con altre parti del corpo.
Il corpo della ragazza sembrava doversi spezzare da un momento all’altro. Eppure accoglieva le spinte di Stefano come se niente fosse. Non si muoveva, la faccia contro il cuscino sembrava quella di una che dorme. L’unico segno di piacere era la saliva che usciva dalla sua bocca semiaperta e bagnava il cuscino. L’unico segno di vita erano le contrazioni dei suo muscoli anali a causa dei quali Stefano non durò molto, deludendo forse un po’ le aspettative. Il lavoro fu completato da Angelo che aveva lo stesso compito subito dopo.
Quasi come se avessero compiuto il loro dovere, i due ragazzi si allontanarono con il pene che continuava a gocciolare sperma e mentre stupidi e increduli tornavano al loro lavoro incrociarono Maria Stella.
"Forse vi devo una spiegazione: Iko è lesbica ma più di ogni altra cosa le piace essere sodomizzata da uomini ben dotati. Vuole che siano uomini, non vuole la sua ragazza o altre donne con cazzi finti. Però non gli piacciono gli uomini, non la devono toccare. Devono incularla e basta. Niente preliminari, niente carezze. Non sentitevi usati, a lei piace così, l'ho portata qui sicura che avrebbe potuto trovare il piacere che merita...E' un'oasi del resto no?"



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