venerdì 27 luglio 2012

La cliente americana

Nei giorni seguenti io e Paolo sembravamo due fidanzatini alle prime armi, di quelli instancabili e sempre vogliosi, io non gli davo il tempo di farlo ammosciare che subito lo avevo in bocca e lui non mi dava quello di farla raffreddare che mi trapanava fino allo sfinimento. Stefano naturalmente lasciava fare compiaciuto ben sapendo che questi fidanzamenti esptemporanei duravano giusto il tempo che mi si presentasse un nuovo cazzo di cui innamorarmi, oltre il suo ovviamente.
Comunque sia in quel periodo scopavamo spesso in cucina allietando il lavoro degli altri che ogni tanto passavano per una palpatina o un commento volgare, tanto che diedi ordine a Paolo di lavorare solo con il grambiule senza nulla sotto in modo da avere il suo cazzo a disposizione in ogni momento libero della giornata.
E fu in una di quelle sere a fine turno, mentre lui mi stava scopando l'ano sul grande tavolo della cucina che facemmo la conoscenza di Sue, un'americana biondissima e ricca innamorata pazza dell'Italia e della cucina di Stefano.
Sue volle farsi accompagnare in cucina per complimentarsi di persona con lo chef e quando entrò e vide la scena scoppiò in una risata sguaita di approvazione.
Vista la reazione non ci fermammo e lei rivolta a Stefano commentò "Voglio la stessa cosa che ha lei, dai occupati di me, cuoco".
Si è tirata su l'abitino rosso ma Stefano temendo di non aver compreso bene il suo inglese tentennava.
"Sei..sicura?"
Lei impaziente gli ha stretto la patta "Voglio che ti venga duro per me ok? Tirami giù le mutandine!"
Il mio fidanzato si è inginocchiato e con le dita ancora unte dal lavoro ha abbassato il perizoma della tipa consegnandolo a lei che lo ha appallottolato e lanciato nella pattumiera.
Con un sorriso ha messo poi una mano dietro la testa di Stefano per tirarla tra le sue cosce che ha obbedito separandone le labbra tra i peli biondi.
Il risultato è stato un aumento dell'erezione di Paolo nel mio culo che mi ha fatta gridare mentre ammiravamo la figa oscenamente aperta della vacca americana.
Dopo avercela mostrata ha tirato Stefano per i capelli "Dai mangiami la figa tu".
Sono bastati pochi colpi di lingua per far venire la pazza bionda e Stefano si è tirato indietro di colpo spuntando un sorso di liquido dorato.
"Sorry, piscio sempre quando godo, ma ora spingimi sul tavolo come una sguattera voglio farmi scopare anche io da dietro" mentre con una mano frugava nella patta per tirargli fuori l'uccello.
"Niente male, niente male, mi ricorda quello del mio fidanzato".
Appena ha avuto l'uccello del mio fidanzato nella figa ha avvicinato la testa a quella di Paolo per baciarlo mentre mi palpava le tette affascinata dalla loro grossezza.
Paolo mi stava inculando da un bel pò ed era al limite , ha atteso che anche Stefano fosse pronto e tirati fuori i cazzi hanno fatto partire simultaneamente una lunga serie di schizzi incrociati che si sono abbondantemente sparsi sulle nostre schiene mischiandosi.
Sabrina

1 commento:

  1. mmmmm ma qst porcellona in che citta' si trova?... U.V. ...sabrina sempre mitica!!!

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