domenica 8 luglio 2012

Servizio in camera con sborrata.

(in foto: Eva Notty)

Scusate la breve interruzione, ma siamo stati costretti a fermarci per una settimana, per cause di forza maggiore. Spero che non vi siate raffreddati, perchè qui Sabrina è ancora molto calda. Il lavoro, all'albergo L'Onda, era entrato nel vivo. Era piena estate, e la gente arrivava da noi numerosa per trascorrere un periodo di vacanze serene. Ebbene, uno di quei giorni, il proprietario del complesso, il signor Belmondo, fece chiamare Sabrina nel suo ufficio. Disse che voleva parlarle urgentemente. Non vi nascondo che la mia futura moglie pensò subito al peggio. Forse, si disse tra se e se, stava un pò esagerando nel suo modo di accogliere i clienti. O peggio ancora, il signor Belmondo poteva essere venuto a conoscenza delle mie scopate con sua moglie. Insomma, in quel momento passarono innumerevoli pensieri nella testa di Sabrina. Arrivò all'ufficio con un vestito da erezione garantita; era un completo gessato che comprendeva una gonna cortissima (bastava che si chinasse un pò per notare che non aveva le mutandine) e una giacca che si teneva chiusa per miracolo da un solo bottone, e le tette erano sull'orlo di schizzare fuori, infatti ogni tanto Sabrina era costretta a sistemarsele dentro. Entrò nell'ufficio e si fece avanti, presso la scrivania di Belmondo, dietro la quale era seduto a leggere dei documenti. Aveva un sigaro in bocca, spento. Poi alzò lo sguardo verso la mia ragazza e spalancò gli occhi.
"Complimenti!" le disse. "Sei in ottima forma!".
"Grazie, signor Belmondo".
"Davvero in ottima forma" continuò lui. "Io ormai sono un uomo di mezza età, ma se fossi giovane, ti inviterei a cena, e poi chissà... ti inviterei a casa e...".
"E...?" a Sabrina piaceva stuzzicare gli uomini.
"Sai, ho un debole per le seghe spagnole, quindi probabilmente ti supplicherei in ginocchio per averne una da te. D'altronde, vedo che hai tutte le carte in regola per farle" il signor Belmondo le guardò il seno, che per metà era uscito fuori dalla giacca. Ma Sabrina non si preoccupò di rimetterlo dentro. Si lasciò guardare.
"Come posso aiutarla, signor Belmondo?".
"Ecco, ci sono due clienti dell'albergo, padre e figlio, che vengono qui ogni anno. Il padre è vedovo, sulla settantina, ma c'ha le voglie di un adolescente... è ancora convinto di poter trovare un nuovo amore. Il figlio, invece, è un vero donnaiolo. Ed è lui che mi preoccupa. Vedi, attualmente è chiuso nella sua camera, perchè ha la febbre. E come proprietario e direttore dell'albergo mi dispiace moltissimo che non possa godersi la sua vacanza. Vorrei che tu gli facessi visita".
"E cosa dovrei fare?".
"Beh, sta a te decidere come comportarti. Sei tu l'addetta a ricevere i nostri ospiti, e a badare alle loro esigenze. Sono sicuro che saprai confortare un povero ammalato".
Sabrina ritornò nella nostra camera e si mise a rovistare nel suo armadio. Ne tirò fuori una divisa da infermierina sexy, la indossò e partì all'attacco. La divisa lasciava in gran parte il suo corpo scoperto, e vi lascio immaginare lo stupore che provocò nei corridoi dell'albergo, quando le persone la videro passeggiare. Arrivò all'ascensore e entrò nella cabina insieme ad un uomo sulla quarantina, che per tutto il tempo le si piazzò dietro. Aveva il costume da bagno e una canottiera nera. Premeva la sua erezione contro il culo di Sabrina, poi ad un certo punto se lo tirò fuori e glielo appoggiò tra le natiche.
"Stai cercando di impalarmi, per caso?" domandò lei.
"Te lo rompo in due 'sto culo" rispose. L'uomo aveva l'affanno, era eccitatissimo.
"Rimettilo dentro, che ora non ho tempo per pensare al tuo pisellino".
L'ascensore si fermò e le porte si aprirono. Sabrina uscì e l'uomo si rimise frettolosamente il cazzo nel costume. La mia futura moglie si avviò verso la porta dell'ammalato, la camera 88. Bussò e poi entrò senza aspettare una risposta.
"Dov'è l'ammalato?" domandò.
Era sul letto, vestito solo con dei boxer neri. Se ne stava lì con le gambe aperte e una mano sulla fronte. E quando vide Sabrina spalancò gli occhi. Di fronte a lui c'era il padre; un vecchio di settant'anni, che quando vide Sabrina vestita a malapena, si portò una mano sulla patta dei pantaloni.
"Salve. Lei è il padre dell'ammalato?".
"Sì, sono io".
"Ho portato la medicina per questo porcellino" disse Sabrina. "Lei stia lì seduto, e si goda lo spettacolo".
Poi andò al telefono e mi chiamò in cucina. Io ero lì a preparare dei secondi piatti freschi, in vista del caldo tropicale che stava per arrivare. Quindi tutte cose a base di insalata, pomodori, sottaceti e formaggi. Il telefono squillò un pò, e rispose il mio assistente indiano.
"Cucina" disse.
"Sono Sabrina. Passami il mio amore".
"Sabrina!" urlò il mio assistente. "Senti, oggi c'ho una voglia pazzesca... quando hai due minuti di tempo me la fai una sega spagnola?".
"Sogna sogna, maiale. E ora passami Stefano".
Sabrina mi disse di salire su alla camera 88 con una bottiglia di champagne e qualche bicchiere. Capii immediatamente che l'avrei trovata in qualche situazione imbarazzante. Così salii sopra con tutto l'occorrente, e quando bussai alla porta sentii la voce del vecchio che mi diceva di entrare. Una volta dentro trovai Sabrina, con il completino da infermiera, ma senza mutandine, a cavalcioni del giovane febbricitante, con il glande ficcato nell'orifizio anale. Notai che il cazzo faceva non poca fatica a entrarle dentro.
"Piano... piano!" si lamentò lei. "Oddio, sembra una palla da baseball!".
In effetti era messo proprio bene. Ma una volta entrato il glande, scivolò dentro nella sua interezza, e Sabrina tirò un sospiro di sollievo e iniziò a cavalcarlo. Il vecchio se ne stava davani al letto, con i pantaloni abbassati e il cazzetto moscio in mano. Si trastullava e guardava la monta.
"Servizio in camera" esultai.
"Bravo" disse il vecchio. "Era quello che ci voleva".
Poggiai i bicchieri su di un tavolino e stappai la bottiglia. E mentre versavo lo champagne guardavo Sabrina, che mugolava di piacere. Il giovane febbricitante le teneva le natiche e l'aiutava a farla salire e scendere sul suo cazzo. Vedevo scomparire il suo attrezzo nel condotto anale di Sabrina.
"Sì, così!" urlava lei. "Mi fai impazzire! Dio, come godo! Così, così!".
Riempii i bicchieri e ne passai uno al vecchio, che ne bevve un sorso e poi lo mise via.
"Sto per sborrare" sussurrò il ragazzo.
"Aspetta!" Sabrina lo fece uscire fuori dal culo e gli si avventò su con la bocca. Gli fece un pompino, fino a quando lo sentii pulsare. Così lo masturbò fino a farlo fiottare, e gli schizzi le saltarono sulla faccia. Poi lo ripulì con la lingua.
"Ovviamente spero che questo sia compreso nel prezzo della camera" disse il vecchio.
"Ma naturalmente" rispose Sabrina rimettendosi in piedi, e infilandosi le mutandine. "E con gli auguri di buona guarigione da parte del signor Belmondo".
Mi avviai verso la porta insieme alla mia futura moglie, che aveva ancora il viso imbrattato di sborra, e non sembrava intenzionata a pulirsi. Uscimmo nel corridoio, e lei non sembrava minimamente preoccupata del fatto che qualcuno avrebbe potuto vederla in quello stato. L'accompagnai alla nostra camera e la salutai baciandole il collo; lei alzò la testa per lasciarsi baciare.
"Vorrei baciarti la bocca" mi disse, "ma non so se ti conviene".
In effetti aveva la faccia piena di sperma. Mi sorrise, poi si pulì le labbra con il gomito, portandosi via il seme ancora caldo, e allora avvicinai le mie labbra alle sue, e ci baciammo, e ritrovai la sua lingua umida. Avevo voglia di fare l'amore con lei, ma purtroppo dovevo lavorare.
"Quando finisco di lavorare ti scopo fino a farti perdere i sensi" le dissi.
"Allora ti aspetto" mi rispose. "Puoi fare di me ciò che vuoi, d'altronde sono tua".
Ritornai in cucina, ma praticamente fui costretto a lavorare sempre col cazzo eretto.

Stefano.

3 commenti:

  1. che bello che siete tornati!!! mi siete mancati tantissimo!! ne approfitto per dire che stefano è l'uomo più fortunato e invidiato del mondo ad avere sabrina come futura moglie... una vera dea del sesso... irraggiungibile e meravigliosa..

    RispondiElimina
  2. e poi ha ragione il signor Belmondo... ogni volta che uno vede Sabrina ha la voglia irresistibile delle sue seghe spagnole e se poi qualcun altro glielo piazza nel culo facendola urlare come una matta il godimento raddoppia!!

    RispondiElimina