venerdì 13 luglio 2012

Una puttana di famiglia

Tutti quegli uomini che avevano penetrato Andrea non erano riusciti a tenere la bocca chiusa e in breve la notizia arrivò perfino alle orecchie del signor Belmondo. Messa da parte Gemma il nostro datore di lavoro si trovava orfano di una fighetta calda che potesse sopperire alla mancanza di attenzioni della moglie troppo impegnata su cazzi altrui e sentire il racconto di come Andrea sia riuscita a tenere testa a ben sei uomini di fila lo convinse che doveva almeno conoscerla. Ne parlò con Stefano facendo il vago, ma il mio fidanzato capì subito il senso delle sue parole e considerando l'attrazione di Andrea per gli uomini maturi considerò che poteva essere un buon partito per la sua sorellona, così le fissò un appuntamento direttamente nel suo ufficio.
Andrea di Stefano si fidava per cui accettò volentieri ma quando si trovò in compagnia di quell'uomo serio posato e affascinante iniziò a sognare ed era pronta a mostrare le sue armi più seducenti per colpirlo.
"Si sieda, si rilassi" la accolse lui.
Tutta quella gentilezza le faceva bene e si accomodò sulla poltrona.
"Si riposi, fa un caldo oggi, le preparo qualcosa da bere". Ma perchè continuava a darle del lei?
Andrea si lasciò andare sulla poltrona ma quando il signor Belmondo tornò dovette per forza notare la sagoma dell'uccello gonfio sotto la patta, aveva in mano un bichhiere di menta ghiacciata e nell'altra una macchinetta fotografica.
"Andrea, vorrei chiederle un piccolo favore"
"Mi dica" rispose lei felice di poterlo accontentare.
"Ho da molto tempo una collezione un pò speciale. Di pezzi molto particolari, e vorrei arricchirla con qualche sua foto"
Andrea si sentì lusingata nonostante l'approccio non fosse proprio dei più consueti.
"E' molto curioso da parte sua"
"Non sa quanto mia cara!" sogghignò lui per metterla alla prova.
Si avvicinò e le passò le mani sotto il vestitino, mia cognata non indossava le mutandine, si sarebbero viste troppo sotto il tessuto bianco. Sussultò per quella mossa inaspettata mentre lui le sollevava il vestito facendole prendere aria alla figa, che si bagnò ben presto perchè quell'uomo le piaceva eccome.
"Su lasciami fare, apri bene le chiappe ora, sei tutta calda, hai il culo bollente"
"Ma cosa vuol fare?"
"Ti scatto qualche foto alla figa e al culo, dai apriti di più devono venire bene"
Le ha aperto di più le cosce e ha iniziato i primi scatti di prova sui peli pubici e sulla vagina, poi l'ano. Prendeva primi piani della fessura e del buco del culo.
"Sei tutta aperta, ti apri da sola, riesco a prendere le tue labbra rosa" gli scatti proseguivano sul clitoride e lei era eccitatissima senza nasconderlo, sentiva l'ano dilatarsi. Scattò molte foto, poi le chiese di sollevare le gambe in alto per vedere bene il culo da sotto. Andrea si è messa le mani sotto le cosce e non si è più mossa, aveva il clitoride eretto mentrte si lasciava fotografare il culo.
"Ecco abbiamo finito" disse lui iniziando a guardare il lavoro.
"Bene sono venute molto bene" le ha fatte vedere anche a lei che rimase impressionata nel rivedersi la figa, il clitoride eretto e il buco del culo. Si sentiva spalancata ed eccitata vedendole, i capezzoli le scoppiavano. L'uccello del signor Belmondo si vedeva in modo sempre più osceno. Lei desiderava farsi scopare, sentire il calore di quel cazzo dentro di sè fino in fondo.
"Bene cara, vada a lavarsi la figa adesso io ho molto da fare"
"Ma.." provò a dire lei
"Vada non è il momento di perdere tempo".
Arrabbiatissima Andrea è uscita dalla stanza e si è chiusa in bagno per ripulirsi la figa ma aveva voglia, voleva godere. Si è messa un dito nella vagina cercando di andare più in fondo possibile ma nonpoteva bastarle, guardandosi intorno ha notato una spazzola, la ha afferrata e si è infilata il manico più in fondo possibile, si è aperta la figa e il suo buco lo accoglieva quando lei ha cominciato a farlo andare sempre piùvelocemente gemendo piano fino a godere contraendo i muscoli interni. E' rimasta qualche istante di troppo a godersi le sensazioni, tanto che quando la porta si aprì si trovò Luana in piedi davanti a lei.
"Cosa è questa roba? E' forse impazzita?"
"Ma signora io.." non sapeva cosa dire e non osava muoversi.
"Si tolga subito quella roba, depravata"
"Si signora.."
"Si sbrighi altrimenti chiamo suo fratello" Andrea ha sfilato lentamente il manico della spazzola.
"Non voglio mai più vederla fare cose simili o davvero avviserò suo fratello"
"Oh no signora".
Non si era mai vergognata così tanto ma doveva anche ammettere che stava diventando sempre più una schiava del sesso.
Sabrina

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