mercoledì 18 luglio 2012

Una cliente in cerca di novità

La vita all'hotel riprese regolarmente e quando arrivò una cliente molto importante, vista la carenza di personale dovuta alle ferie fu affidata alle cure personali di Stefano.
Angela era una donna alta e bionda di 45 anni con dei grandi occhiali, si presentò in taillleur molto chic tagliato su misura per disegnarle seno e sedere troppo generosi. Le piaceva provocare ma appena il tipo che aveva eccitato le faceva delle avances lo fulminava con una frase secca e gli voltava le spalle.
Stefano non sapendolo tentò un approccio scherzoso quando lei si piegò a prendere la valigia dimenandogli il sedere davanti come un invito. Lui le sfiorò il culo e lei subito si raddrizzò scandalizzata dandogli del maschilista.
La sera della sua prima cena all'hotel Stefano diede il suo meglio in cucina accompagnando i suoi piatti migliori con il vino più pesante della cantina. Finito di cenare lei lo invitò a finire il vino insieme, era troppo per lei ma Stefano rimase in guardia da suoi possibili nuovi scherzetti.
Il vino però aveva fatto il suo gioco su quella signora colta e fine praticamente astemia che presto iniziò ad assumere un comportamento bizzarro. Sottovoce confidò a Stefano che doveva andare in bagno ma che non era affatto capace di coordinare i movimenti a causa dell'alcol. Vederla disarmata per la prima volta eccitò terribilmente il mio fidanzato che considerò la possibilità di scoparsela per vendicarsi.
Prendendola sotto braccio ha provato a metterla in piedi e il contatto dei suoi seni sul braccio gli fece rizzare subito l'uccello tra le cosce. Lei si limitava ad aspettare senza reagire.
Raggiunsero il bagno con difficoltà ma angela seduta non accennava a muoversi, per aiutarla davvero forse Stefano avrebbe dovuto spogliarla. Provò quindi a sollevarle la gonna scoprendo un paio di slip di pizzo molto costosi. Nessuna reazione. In un impeto di voglia le strappò le preziose mutandine e lei senza perdere tempo iniziò a svuotarsi. Nulla impediva a Stefano di proseguire. In ginocchio davanti a lei le ha aperto le cosce, occupata ad urinare non ha opposto resistenza. Stefano scoprì che si trattava di una falsa bionda dal pelo nero che le ricpriva la vagina pisciante. Senza accorgersene si era talmente avvicinato a quella fonte da ricevere caldi schizzi direttamente sul viso. Dato che Angela manteneva l'espressione inebetita da ubriaca Stefano ebbe il coraggio di avvicinare le mani per infilarle a fondo due dita che venivano inondate di pipì calda, ma lui continuava a frigarle la figa aperta, anche quando l'urina ha finito di scorrere lei restava immobile lasciandosi masturbare. Quando l'orgasmo di quella vacca era in arrivo Stefano lo ha agevolato andando a cercare con un dito il suo ano carnoso. La masturbazione contemporanea di ano e vagina non era ancora abbastanza e sporgendosi in avanti con la lingua il mio futuro marito è riuscito a raggiungere la punta del clitoride, ora la masturbava spudoratamente fino a farla godere con la bocca aperta.
Stefano non ne poteva più, si è rialzato e tirandosi fuori l'uccello ha approfittato di quella bocca inerte e spalancata. Non lo ha succhiato ma si lasciava fare come voleva il che era ancora più eccitante. L'uccello scivolava bene sulla sua lingua grondante di saliva e lui le teneva ferma la testa per affondare. Le urtava il mento con i coglioni, la sua passività in contrasto con la figura altera che manteneva da sobria era la cose più eccitante di tutte.
Al momento di eiacularle in gola ha gridato "Porca mi fai venire".
Nessuna reazione neache quando ha dovuto ingoiare gli schizzi di sperma di cui non ha perso nemmeno una goccia.
Difficile capire chi dei due aveva usato l'altro alla fine.
Stefano ha completato il lavoro asciugandole la figa e rimettendole a posto la gonna.
Nel corridoio pareva essersi un pò ripresa tanto da riprendere a parlare finalmente.
"Non è successo niente d'accordo? Lo giuri. Non me ne riparli mai più se no sarò arrabbiata con lei per sempre!".
Sabrina

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