martedì 10 luglio 2012

Pelle che scotta

L'improvvisa mossa di Andrea non solo rilassò l'atmosfera ma ci diede modo di apprezzare molto meglio il suo corpo e quel culo divino. Era dai tempi di Valentina che un'altra donna non divideva il nostro appartamento per qualche giorno e il nuovo odore di figa devo dire che mi metteva di buon umore.
Il primo giorno di sole però fa brutti scherzi a chi non sta attento ed Andrea non faceva eccezione, si era presa un tremendo colpo di sole su tutto il corpo, toccò al fratellino prendersi cura della sua scottatura. Prestai loro il mio dopo sole e li lasciai in camera dove lei si stese nuda e rossa a pancia sotto.
Stefano prese a passarle la crema sulla schiena con molta cura fino in basso vicino alle natiche.
"Continua caro ma vai più giù, mettine anche sulle natiche, su non avere paura"
"Va bene" rispose il fratellino turbato alla vista di tutti quei peli neri che le uscivano dalle natiche.
Si è messo un pò di crema sulle mani e l'ha passata su ogni sfera di quel sedere con movimenti circolari che glielo faceva aprire leggermente e gli permetteva di vedere tutto l'ano rosa in mezzo ai peli ricci. Inutile dire che aveva il cazzo di marmo.
"Te la metto anche sulle gambe?"
"Certo caro mi fa così bene.."
Quando Stefano le ha posato una mano sulla coscia lei l'ha scostata per far arrivare la crema dappertutto. La mano si è fermata ad un centimetro dalla figa scura. Le labbra erano leggermente separate e si vedeva il buco rosa, era eccitata in maniera evidente.
"Non ti dispiace mettermela anche avanti?"
"No.." ha mormorato Stefano sempre più turbato, non era la prima volta che la vedeva nuda, ma mai così da vicino, ora sentiva il suo odore di donna, di figa pelosa.
Quando le ha spalmato la crema sui seni i capezzoli le si sono rizzati. erano molto grossi e duri, molto sodi, la sua pelle era calda e rossa, Stefano sentiva il pene bagnarsi nelle mutande.
"Continua sulle cosce e sulla pancia". Le ha massaggiato la pancia scendendo il più possibile vicino al triangolo folto con la crema che si impiastricciava sui peli.
"Si più in basso..più in basso" sospirava ad occhi chiusi la sorellona.
Più in basso c'era la figa, Stefano ha fatto il massimo senza osare andare più avanti, finì per spalmarle il clitoride facendo finta di niente. quando le dita raggiunsero la fessura si sentì un gemito che paralizzò Stefano e decise di smettere.
"Ecco fatto Andrea, riposati adesso"
"Grazie mio dolce fratellino" ha risposto contrariata mentre io mi gustavo la scena dal bagno prima di abbandonarmi ad una pisciatina liberatoria.
Sabrina

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