sabato 23 giugno 2012

Bisogna festeggiare!

Tony e Rosario avevano saputo del nuovo lavoro e avendo lasciato un invito in sospeso ne approfittarono per portare me e Stefano a ballare per festeggiare. Naturalmente le intenzioni dei due baldi maschietti erano ben altre ma non sempre tutto va come previsto.
A ballare ci andammo certo ma Tony si fece prendere troppo presto dall'alcol e completamente sbronzo finì a ballare con me incollato con le mani sulle chiappe cercando di tirarmi su la gonna, anche io ero un pò brilla e lo lasciai fare. Avevo caldo ed ero tutta sudata, con la gonna e la camicetta incollate al corpo. Tony non si rendeva più conto di quello che faceva, si tirava fuori l'uccello premendomelo contro la pancia, mi palpava come un pazzo approfittando della confusione.
Stefano però si stufò presto di quella scena già vista e andò a fare un giro. Tornò dopo una ventina di minuti.
"Tesoro ho conosciuto dei ragazzi africani, sembrano simpatici, gli ho detto che ero in compagnia della mia fidanzata che aveva qualcosa di importante da festeggiare, che dici andiamo da loro?"
"Si, ma.." indicai Tony completamente fatto.
"Lasciamolo qui, si riprenderà, dai andiamo". Abbiamo lasciato Tony e Rosario e siamo usciti dal locale troppo affollato.
Fuori ci aspettavano due giovani stalloni neri come la notte in pantaloni di tela e camicia leggera.
Il primo si chiamava Luc ed era alto e muscoloso, l'altro era più piccolo, molto carino e si chiamava Daniel. Avevano tutti e due i capelli cortissimi, ero già eccitata sperando che le cose andassero come dovevano stavolta.
"Visto che era d'accordo? Ve lo avevo detto. E' Bella vero?" chiese Stefano.
"Ciao tu sei Sabrina giusto?" hanno risposto quasi in coro mettendo da parte Stefano.
"Salve" ho risposto con la testa già tra le nuvole, mi girava la testa.
Li abbiamo seguiti fino al loro piccolo appartamento, per strada ho preso la mano di Daniel per non perdere tempo mentre Luc mi parlava dell'Africa, della loro fraterna amicizia, lasciandomi intendere quanta complicità ci fosse tra quei ragazzi, cosa che da sempre mi eccita da morire.
"E voi dove dormite?" ha chiesto Stefano quando siamo entrati in quel minuscolo appartamento.
"Vi facciamo vedere la nostra camera"
"Si si" ha incitato Stefano sempre più impaziente.
Faceva un caldo quasi insopportabile il sudore continuava a bagnarmi la camicetta, rendendo visibili i seni dai capezzoli eretti. Anche la gonna si macchiò sul solco tra le natiche di sudore, lo sentivo colare dappertutto, tra le cosce sotto le braccia, sotto la gonna. Le mutandine erano fradicie.
"Al caldo ci si abitua, noi stiamo sempre nudi in camera" mi raccontava Daniel.
La camera non era vuota, su uno dei tre letti era steso un uomo nudo con l'uccello all'aria lucido di sudore.
"Ma c'è qualcuno!" esclamai quando mi resi conto che quell'ombra nera era vivente e molto ben dotata.
"Si è Paul" ha detto Luc "Paul! Ti abbiamo portato compagnia dai vieni". Il ragazzo è sceso dal letto per stringerci la mano.
Aveva un grosso uccello e due grossi coglioni luccicanti che ballavano ad ogni movimento.
"Salve ragazzi....cazzo ma sei stupenda!"
"Paul è fatto così, un pò rozzo ma sincero" ha sorriso Daniel.
La vista del suo membro che diventava ritto mi fece bagnare.
"Fa caldo qui dentro, rischiamo di essere disturbati?" si è informato Stefano.
"Viviamo da soli, siamo tranquilli"
"Allora mi metto comodo, fallo anche tu amore si crepa dal caldo qui"
"Vuoi una birra?" ci ha proposto Paul.
"Si" ha risposto Stefano levandosi la maglietta e in breve restando nudo, venendo imitato dagli altri due.
Mi trovavo in mezzo a quattro uomini nudi e rimasi imbambolata.
Ci ha pensato Paul eccitato al massimo a venirmi vicino per levarmi la camicetta. Non avevo il reggiseno e sentivo la figa e il culo invocare pietà. Paul si è abbassato per sfilarmi prima la gonna e poi le mutandine.
"Dai Sabri rilassati" mi ha detto il mio fidanzato mentre Daniel al suo fianco si stava già accarezzando l'uccello.
E vabbè me lo aveva chiesto lui...mi sono chinata e ho iniziato a succhiarlo al piccoletto, Stefano mi guardava fare ridendo con la verga tesa, mentre anche il membro di Luc cominciava ad alzarsi. Mi sentivo tutta dilatata eccitata all'idea di essere presa così. sapevo cosa mi aspettava ma non immaginavo ancora come ci sarei riuscita con quei tre stalloni.
"Dai vieni qui" mi ha fatto sdraiare Paul sul suo letto, lasciando modo a Luc di mettermi la testa tra le cosce per far andare la lingua tra le mie grandi labbra, mi succhiava la figa mentre io leccavo a gran linguate il cazzo di Daniel. Aveva l'uccello piccolo paragonato a quello enorme di Luc.
"Coraggio inculatela" ha gridato Stefano allargandomi le natiche con le mani mostrando il mio ano.
"Bene hai sentito il tuo fidanzato? Dobbiamo fargli vedere ciò che desidera" mi ha detto Paul palpandomi i seni.
"Si..ma.." volevo prendere tempo per godermelo al meglio.
"Cazzo sei buona" cercava di invogliarmi Paul leccandomi il collo e io mi lasciavo fare da tutti e tre. Mi leccava i capezzoli, me li mordeva.
Ero eccitatissima prima di tutto perchè stefano non stava perdendo una sola delle mie leccate al cazzo di Daniel e poi perchè il grosso Luc si stava apprestando a penetrarmi il culo. Lo spingeva con violenza, Stefano vedeva chiaramente il grosso membro entrare e uscire dal mio ano mentre io mi dimenavo e sbavavo sui coglioni di Daniel.
Con una mossa acrobatica Paul è scivolato sotto di me a pecora e mi ha messo la bocca fra le cosce, mi succhiava la figa mi apriva le natiche con le mani per facilitare l'entrata al suo amico. La sua lingua arrivava in ogni minima piega della mia carne, mi prendeva in bocca il clitoride e lo succhiava come stavo facendo io sul cazzo dell'altro amico.
Non riuscivo a vedergli il cazzo ma lo ricordavo grosso e teso con i grossi testicoli coperti di peli neri e ancora una volta mi tornò in mente Lorenzo.
Iniziai a gridare di piacere senza accorgermi che nel frattempo Paul cercava di sostituire la lingua con il cazzo in fondo alla mia vagina. Mi girava la testa, ne volevo di più e supplicavo Paul di andare più forte nonostante la limitatezza dei movimenti in quella posizione. Volevo essere sfondata.
I coglioni dei due ragazzi presero a sbattere tra di loro ma non ci fecero caso tutti presi dalla monta, non so quante mani mi stavano palpeggiando si seni eccitandomi ancora di più.
La verga di Paul scivolava ora con facilità nella figa tanto ero bagnata, godevo senza controllo e ancora non mi bastava.
Quando Luc è uscito di colpo dal mio culo ho sentito un dolore tremendo ma in un secondo ho sentito la bocca di Stefano incollarsi tra le chiappe per succhiarmi il culo e lenirmi il dolore, mi aspirava l'ano per renderlo disponibile al secondo pisellone nero.
Tra i ragazzi c'era una sincronia perfetta, riuscivano a fermarsi in tempo per non venire e scambiarsi così i miei buchi.
Fu il turno di Daniel che si sdraiò facendomi sedere sul suo cazzo con il culo, mentre Stefano rimase in ginocchio là dietro pronto ad infilare la lingua appena anche l'altro si fosse stancato di incularmi. Luc invece è venuto davanti con l'uccello ritto appena uscito dal mio culo, me lo ha avvicinato alla faccia e se lo è fatto prendere in bocca. Mi lasciavo guidare, il grosso membro sapeva del mio culo e lo succhiavo con più gusto, palpandogli i coglioni molli, ci giocavo, li pizzicavo. Il sapore selvatico di quel grosso membro mi piaceva in modo veramente osceno.
Nel frattempo il terzo cazzo si stava avvicendando nel mio culo, era il più grosso e ha dovuto forzare un pò per farmi dilatare, alla fine è entrato in un sol colpo. Se non avessi avuto in bocca l'uccello di Luc avrei gridato fortissimo. Era violento e grosso ma lo volevo lo stesso.
Presa dall'eccitazione non mi ero resa conto che Daniel prima di lasciare l'ano all'amico mi aveva sborrato nel culo, aveva l'uccello molle e luccicante di sperma mentre io iniziavo a cacciarlo sulla verga di Paul lubrificandogli la scopata. Di colpo, quasi simultaneamente Paul e Luc sono venuti uno in bocca e l'altro in culo.
Ho bevuto tutto lo sperma di Luc, era caldo e denso e mi colava dalle labbra. Paul non si muoveva più restava affondato con l'uccello nel mio culo mantendosi alle mie chiappe stringendole forte, aprendole, fu in quel momento che ebbi il mio orgasmo violento.
Per cercare di riprendermi mi sono spinta tra le natiche di Daniel, gli ho sollevato il culo e lo leccavo tutto intorno all'ano. Le gambe del ragazzo tremavano ad ogni linguata, non riuscii a trattenermi, fu istintivo e totalmente fuori controllo lasciarmi andare ad una possente pisciata sul letto di Paul, gemevo e pisciavo. Quando fu uscita tutta Paul è finalmente uscito dal mio ano e Luc si è avvicinato per asciugarsi la verga sul mio viso.
Quando siamo tornati a casa avevo difficoltà a camminare, sentivo ancora l'uccello di Paul nel culo che era rimasto aperto.
Sabrina

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