venerdì 22 giugno 2012

Non era ancora abbastanza

Uscire per strada con i vestitini nuovi non mi faceva passare inosservata, venivo abbordata parecchie volte per richieste o proposte sconce.
"Ehi bella figona! Non vuoi qualcosa di duro? Attenta che ti si vede la passera tra un pò" era il genere di frasi che raccolsi quella mattina andando all'hotel. Ma io ero concentrata sul nuovo lavoro e soprattutto non vedevo l'ora di sorprendere Lorenzo con il mio nuovo look da zoccola.
Lorenzo....che fine aveva fatto? Dopo il fattaccio con la sua quasi ex fidanzata non si era fatto più sentire nemmeno il giovedì, iniziavo ad essere triste. C'è una differenza sostanziale tra le torture a cui mi sottoponeva lui e quelle che Luana infliggeva al mio fidanzato. In Lorenzo si poteva apprezzare la passione, c'era sentimento anche se abilmente nascosto, in quella donna no. Era puro divertimento sadico, riusciva a restare fredda e distaccata, non provava nulla per Stefano, non lo usava nemmeno per piacere era solo smania di comando, ed era per questo che l'ultima punizione non la rese soddisfatta. Aveva pensato che pisciargli in bocca fosse il massimo dell'umiliazione ma vederlo così accondiscendente le aveva dato sui nervi ancora di più. Passò l'intera giornata a pensare al modo più crudele di prendersi una rivincita e alla fine lo convocò nuovamente in camera sua. Era fortemente determinata a far provare al mio fidanzato ogni genere di schifezza, e solo quando lo avrebbe umiliato a dovere avrebbe tratto piacere e gli avrebbe permesso di godere di lei.
Quando Stefano si presentò in camera sicuro di sè, visto come aveva affrontato l'ultima prova non trovò Luana da sola. Seduto sulla poltrona accanto a lei c'era il nuovo aiuto cuoco indiano che aveva preso il posto di Demi. Tra loro due non si era instaurata ancora la dovuta confidenza, Stefano non sapeva che Ali fosse tranquillamente bisessuale, ma il pensiero non lo sfiorò, probabilmente stavolta vuole umiliarmi facendosi scopare da lui davanti a me, pensò e già si eccitò all'idea.
Ma i programmi di Luana erano ben altri. "Allora cocco" iniziò lei palpando l'uccello dell'indiano da sopra al pantalone "non sono sicura di essermi spiegata bene ieri, e ho pensato ad un ripassino" e terminò la frase bendando Stefano con un foulard che gli impediva di vedere cosa sarebbe accaduto. "Non vuole essere guardata" pensò.
"Sei diventato un bel vizioso a scopare nell'ufficio di mio marito, e dato che non sei l'unico a cui piace scopare vedremo come te la caverai con il mio amico". Finalmente il gioco veniva allo scoperto e l'eccitazione di Stefano crollò di colpo.
"Mi lasci andare Signora...credo si stia esagerando". Stefano era sincero ma disse esattamente le parole che Luana voleva ascoltare per proseguire. Se ne accorse quando le mani di Luana gli sbottonarono i pantaloni per tirarli giù.
"Ti insegno io a scopare nei luoghi adatti"
"La smetta non mi sembra il caso". Più si ribellava più Luana si convinceva.
"Stai rischiando grosso a contraddirmi". Spinse Stefano contro il muro mentre Ali si tirava fuori l'uccello già ritto.
"Avrai una bella lezione. Dai Ali scopami sto ragazzaccio impertinente. Voglio proprio vedere".
"No" provò a ripetere Stefano mentre già sentiva le dita dell'indiano sulle chiappe per allargarle.
"Oh che bel culo!" esclamò l'indiano arrapato "Dai allarga queste belle cosce che ti scopo".
Stefano era terrorizzato non potendo nemmeno vedere le dimensioni del fallo che si apprestava a riempirgli il culo. Luana soddisfatta finalmente gli guardava il cazzo moscio. ali afferrando le natiche di Stefano con entrambe le mani si divertiva ad aprirle e chiuderle premendole l'una contro l'altra in una sorta di massaggio preparatorio. Suo malgrado Stefano lo trovava piacevole al punto di iniziare ad eccitarsi, finchè sentì le dita avvicinarsi al buco, lo toccava e lo guardava. Di certo si accorse che non era un buco vergine e sorrise pensando che facesse tutta scena ma che in fondo nel culo piace proprio a tutti.
"Dai non perdere tempo" urlò Luana indispettita, il suo scopo non era quello di far provare piacere al suo schiavo "Fagli schizzare l'uccellino nel culo". ali non la ascoltava continuando a manipolargli l'ano con le dita, è vero che voleva farsi quel culo ma lui a differenza di Luana ci teneva che Stefano ne provasse piacere, non si sa mai che magari glielo avrebbe richiesto, e infatti la sua eccitazione aumentava.
L'uccello di Ali era corto, il glande più sottile dell'asta, quasi affilato. Vedendo il cazzo completamente eretto Luana allungò una mano per masturbare la sua vittima, questa manovra lo fece aprire, era eccitato e non poteva più nasconderlo.
"Guarda, gli piace...è duro!" fece notare Ali "Apri di più le cosce". A questo punto non aveva più senso resistere, Stefano ha obbedito e il pene gli è entrato subito nel culo, non era abbastanza grande da riempirlo, aveva sopportato molto di peggio ma fu il contatto dei testicoli sui suoi che lo eccitarono maggiormente. Non durò a lungo, l'indiano lo scopò fino a venire di colpo e Stefano ebbe un orgasmo simultaneamente in mano a Luana, sentendo il seme dell'altro spandersi in lui. Luana è scoppiata a ridere sentendosi la mano tutta bagnata. Intanto Ali era uscito dal suo culo ma continuava a sborrare schizzandogli sulla schiena e sulle cosce, non era dotato ma sembrava un torrente per quanta ne cacciava.
"Ecco ora avrai imparato la lezione, Ali lasciaci soli".
Quando l'indiano fu uscito Stefano rimase sorpreso nel vedere dopo essersi sbendato Luana prendere il suo posto contro il muro, tirarsi su il vestito, allargasi le natiche con le mani, voleva essere inculata a sua volta, il suo scopo era stato raggiunto.
Stefano si incollò alle sue chiappe e la sodomizzò a gran colpi fino a sborrarle nel culo, a dimostrazione che si può restare perfettamente uomini pur prendendolo nel culo.
Sabrina

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