venerdì 1 giugno 2012

Facciamo a cambio?

Per l'ultima sera di Franco e Maria Stella decidemmo di organizzare una serata di baldoria. Invitammo anche Mattia e Valentina che non vedevamo da un pò. Non sapevamo quanto presto avremmo potuto rivedere i nostri amici siciliani per cui ci venne in mente di goderceli a più non posso e di portarli un pò in giro anche per farci perdonare.
Per prima cosa decidemmo le coppie, ognuno di noi avrebbe trascorso la serata in compagnia di un partner diverso da quello abituale, e quando saremmo usciti bisognava comportarsi in modo che chi ci vedesse da fuori non avesse dubbi che quelle erano le vere coppie. Stefano avrebbe fatto coppia con Maria Stella, Franco con Valentina e io con Mattia.
Lasciammo la stanza da letto a Stefano e Maria Stella che come una vera coppia sposata doveva prepararsi per la serata. Franco prese la nostra auto per andare a prendere Valentina a casa come avrebbe fatto il suo fidanzato e io restai in attesa di Mattia. Avevamo appuntamento tutti e sei in discoteca come una vera comitiva.
Cominciammo la serata girando per bar, a coppie separati per affiatarci un pò.
Franco offrì a Valentina un bel pò di cocktail dai nomi esotici.
Con i suoi modi la sua parlantina e le sue battute argute Mattia non ebbe difficoltà a catturare la mia attenzione, mi raccontò barzellette sconce, mantenne sempre la conversazione sull'argomento sesso e non mancò di fare alcune velate allusioni a quello che avrebbe voluto fare essendo per quella la sua serata con me ma per adesso ero più divertita che realmente eccitata.
Stefano invece osservava affascinato i movimenti della sua partner matura in attesa che il vero gioco avesse inizio.
Arrivammo in discoteca e Maria Stella affidò il sottile gioco di seduzione alla grazia dei suoi movimenti a tempo di musica. Vederla ballare è una vera e propria esperienza erotica. Inoltre aveva una gonna cortissima sulle gambe abbronzate e ce la metteva tutta per essere sessualmente provocante. Ballammo senza interruzione per un paio d'ore. Noi donne al centro e i nostri uomini in cerchio intorno. Ci giravamo a turno verso ognuno dei tre, sorridendo e guardandoli mentre ballando mettevamo in evidenza tutte le curve dei nostri corpi sfacciatamente. La nostra performance aveva attirato l'attenzione di un buon numero di ragazzi. Nessuno di loro poteva riuscire di agganciarci. Era evidente che già avevamo tutta la compagnia maschile di cui avevamo bisogno. Eppure non volevano perdersi lo spettacolo e stavano li' con gli occhi di fuori e la bava alla bocca.

Quando ci stancammo della discoteca ripiegammo su un locale soft con musica d'atmosfera e luci soffuse. Ero sicura di averli già scaldati tutti a dovere, decisi che era il momento di passare all'azione. Finsi di essere annoiata: "Uffa ragazzi ho ancora voglia di ballare!". Mattia da bravo finto fidanzato mi prese per mano e mi portò sulla pista dove già tre o quattro coppie stavano ballando lentamente teneramente abbracciate. Gli buttai subito le braccia intorno al collo e mi incollai con il corpo al suo. Pochi secondi dopo cominciai a baciargli e leccargli il collo e l'orecchio. Mattia rabbrividi'."Sabrina! Cosa fai!?" "Non ti piace, forse?" "No, è che..." "A me piace fare cosi, quando ballo con il mio ragazzo. E mi piace fare anche cosi..." E gli infilai la lingua in bocca, strisciandola con passione sulla lingua di lui. Poi aggiunsi, guardandolo negli occhi e godendo del suo imbarazzo, "...e tu se vuoi puoi toccarmi il culo... non ti succederà nulla stai tranquillo!" E mi incollai nuovamente alla sua bocca. Mattia, mi appoggiò una mano sulle chiappe. Poi si staccò di nuovo e chiese vogliosamente"...ehm... e... le tette...?". Mattia aveva un debole per le mie tette. "Certo puoi toccarmi anche le tette. E anche io posso toccarti." Fece scivolare una mano tra i nostri corpi e diedi una rapida strizzata alla sua erezione, che avevo già avvertito contro la pancia. "Niente male come sempre. E ora Mattia cerca di metterci un po' più di passione, quando mi baci. Sembri morto!". Mi baciò con tutto il trasporto di cui era capace, mentre con una mano era scivolato nell'apertura laterale del vestito e mi carezzava una tetta a pelle nuda. Gli altri ovviamente stavano assistendo a tutta la scena.

"Franco ora voglio ballare anche io" disse Valentina. Anche lui sentì il corpo della sua donna premere e strofinarsi sul proprio. Anche lui la baciò in bocca con passione. Anche lui palpò a suo piacimento e fu palpato. Anche lui alla fine tornò al tavolo con una prepotente erezione.

Era ora di andare a casa, quel locale era troppo stretto per le voglie di tutti.

"Dai ragazze ballate" ci incoraggiò Stefano dopo aver messo la musica.

"Si! Ballate per noi" cominciarono a gridare gli altri.

Lentamente cominciammo a muovere i nostri corpi a tempo di musica l centro della stanza mentre i ragazzi stavano sul divano . Tutti e tre avevano la loro bottiglia di birra o altro. Ognuna ballava rivolta soprattutto verso il proprio partner della serata lanciando occhiate di fuoco. Era il momento di osare di più. Continuando a ballare, cominciammo a giocare con l'orlo dei vestiti, regalando al nostro pubblico, con sempre maggiore generosità, scorci sulle nostre mutandine. Erano tutte mutandine di pizzo, piuttosto trasparenti. Nessuna nascondeva i contorni del pube e dietro erano talmente strette da lasciare la chiappe quasi completamente scoperte. I ragazzi cominciavano ad essere visibilmente eccitati. A turno facemmo scorrere l'elastico delle mutandine al di sotto dei fianchi. Poi continuammo a ballare e ad ancheggiare' finché le nostre mutandine ci scesero sulle caviglie.

Stefano fermò la musica e disse ai compagni "Ma guardate si son sfilate le mutandine". Rispondemmo dando loro una prima rapida occhiata sulle vagine nude ognuna raccolse le proprie mutandine e le porgemmo al rispettivo partner che le portò subito al naso sniffando avidamente.

Riprendemmo a ballare scoprendo di tanto in tanto il culo e la figa in pose via via più oscene. Infine rimanemmo completamente nude davanti ai nostri ragazzi. A quel punto si sono alzati tutti e tre in piedi.

Mattia è venuto verso di me e mi ha abbracciato forte e io l'ho ricambiato Franco passava già le mani su tutto il corpo di Valentina. Maria Stella ha baciato Stefano in bocca e gli ha palpato il cazzo duro dai pantaloni.

Io guardando il mio uomo negli occhi mi sono abbassata fino a trovarmi con la testa all'altezza della sua patta. Valentina ha dato una carezza al cazzo di Franco e ha cominciato ad aprirgli il jeans. Maria Stella ha abbassato la zip e slacciato il bottone a Stefano.

Ho fatto scorrere in giù i pantaloni di Mattia fino a toglierli. Valentina palpava Franco dai boxer con la testa molto vicina sempre guardandolo negli occhi. Maria Stella ha afferrato l'elastico degli slip di Stefano e ha cominciato a tirarglieli giù.

Sono stata la prima a liberare il cazzo del mio compagno di giochi. E’ stato il via per far sparire tutti i boxer, Valentina ha afferrato con una mano le palle e con l'altra il cazzo di Franco, cominciando a masturbarlo lentamente. Maria Stella ha portato la cappella di Stefano a un centimetro dalla bocca e, guardandola con un'espressione di pura libidine si è leccata le labbra.

Ancora una volta sono stata la prima a ho slinguare per tutta la lunghezza. E da là è partito quel triplo pompino in contemporanea in modo che ognuno poteva guardare come lavoravano le altre due.

Non poteva durare a lungo, c’erano tre vagine stracolme di voglia, al mio segnale di intesa spingemmo i nostri maschi a sedere sul divano, gli andammo a cavalcioni infilando le lingue in bocca e afferrando i bei cazzi duri, senza infilarceli li usammo tipo giocattoli del piacere per masturbarci con le loro cappelle insalivate e già coperte di liquido biancastro, fino a venire così’, ad un passo dalla penetrazione.

Ora il triplo pompino poteva riprendere con più calma, inginocchiandoci tra le loro gambe abbiamo ripreso la succhiata sincronizzata per portare anche i nostri partner all’orgasmo.

Naturalmente oltre al piacere del cazzo in bocca c’era quello di essere guardate dagli altri che amplificava il tutto. Se per esempio leccavo la cappella, l'asta o le palle di Mattia mi sforzavo di tirare tutta la lingua il più possibile al di fuori della bocca. Se Valentina succhiava Franco stava ben attenta che le guance si incavassero. Se Maria Stella pompava Stefano dentro e fuori faceva in modo che si capisse da fuori come il cazzo si muoveva all'interno della sua bocca.

Per ricordarci però che quelle coppie erano solo per finta ogni uomo allungò la mano verso la legittima figa per assicurarsi del piacere che il cazzo di un altro stesse procurando.

In breve tre bocche furono riempite di schizzi caldi densi e abbondanti e per completare la condivisione ognuna di noi spalancò la bocca verso il proprio vero partner mostrando quanto sperma aveva ricevuto.

Sabrina

3 commenti:

  1. cristan raccontoeros3 giugno 2012 alle ore 02:52

    mmm...racconto da gran segone ;)

    RispondiElimina
  2. mmmmm brava sabrina cosi' ti vogliamo....sempre eccitantissima...mi piacerebbe molto gustarti ...
    U.V.

    RispondiElimina
  3. sabrina è fantastica e chi non vorrebbe godere con una donna del genere!! è una vera dea da adorare

    RispondiElimina