mercoledì 6 giugno 2012

Nuova vita, nuovi piaceri

La nuova vita che avevamo davanti portava con sè una grande quantità di cambiamenti e prospettive nuove. Innanzitutto il lato economico, con il mega stipendio di Stefano io avrei potuto lasciare quel terribile centro commerciale e dedicarmi a qualcosa di più soddisfacente anche se non sapevo ancora bene cosa, poi la frequentazione di quella famiglia particolare apriva nuovi orizzonti mai esplorati della nostra sessualità, stavamo scoprendo entrambi il piacere di sentirsi oggetti nelle mani di qualcuno che ci usava per il proprio piacere perverso e questo fece si che avevamo ancora più cose da condividere.
Io avevo tutta l'intenzione di mantenere il patto del giovedì con quel padroncino biondo, Stefano si poteva dividere tra i desideri di dominazione di Luana e le nuove conoscenze dell'hotel che per definizione era il luogo ideale dove conoscere gente e piaceri sempre nuovi.
Per quanto riguarda la nostra vita di coppia, non avremmo rinunciato al piacere di tradirci certo ma ora c'era qualcosa in più, essere costretti a subire le sevizie di quei due perversi ci portava a fare l'amore sempre più selvaggiamente per sfogare le umiliazioni subite stabilendo una sorta di lotta per il comando a letto che rese le nostre scopate sempre più eccitanti.
Quel pomeriggio eravamo proprio in procinto di una di quelle dopo che Stefano mi ebbe raccontato in che condizioni gli aveva ridotto il culo quella porca di Luana. Decisi di dare un'occhiata e quando gli aprii le natiche trovai un buco decisamente più allenato di quando lo avevo conosciuto anni fa, il pensiero delle esperienze anali del mio fidanzato mi infuse un sentimento misto di perversione e tenerezza ma mi convinse anche che ormai la strada era aperta e non si sarebbe certo tornati indietro.
Mi eccitai e volevo scopare subito e in tutti i modi quando suonarono alla porta.
"E che cazzo proprio ora?"
"Dai sabri può essere importante, aspetta che vado a vedere".
Erano Fabrizio e Roberta. Cavolo li avevo proprio rimossi, troppo presa dalla mia nuova passione bionda.
Li invitammo ad entrare ma Stefano mise subito in chiaro le cose. "Scusate ragazzi, ma noi abbiamo assoluto bisogno di scopare, prendetevi qualcosa da bere e restate pure a guardare, lo sapete che non ci sono problemi".
Così fecero, rispettando la consegna di guardare e basta nonostante la faccia delusa di Roberta che ormai da tanto non si prendeva dentro il cazzo del mio fidanzato. Io invece guardai Fabrizio e mi spiace ammettere ma lo trovai ben cosa a confronto con quella furia di passione che era Lorenzo. Mi sentii in colpa verso di lui per questi pensieri ma l'idea del matrimonio in quattro ora mi allettava meno, se solo Fabrizio fosse stato Lorenzo...chiusi gli occhi e immaginai lui là a guardarmi mentre mi dedicavo al mio uomo.
Funzionò e cominciai a leccare le palle di Stefano con cura iniziando a masturbarlo lentamente con una mano. Con gli occhi chiusi sospirando, mi concentrai sulla sensazione della pelle dello scroto gonfio del mio fidanzato sulla lingua. Insalivai abbondantemente ogni centimetro quadrato, e poi mi infilai tra le gambe per assaggiare con la punta della lingua l'ano.
Poi la mia lingua si dedicò al suo lungo cazzo. Era talmente rigido che non riuscivo a muoverlo con le mani, ed ero costretta a spostarmi con tutta la testa ad ogni leccata. Quando fu il momento di prenderlo in bocca, capii che non potevo restare in ginocchio. I nostri amici non avrebbero visto bene così.
Mi alzai in piedi e mi piegai in avanti. Molto meglio così. Ora mi potevano guardare il culo e lo spacco della figa da sotto. Passai la lingua diverse volte attorno alla grossa cappella e alla fine spalancai le labbra e mi abbassai per infilarmelo in bocca. Rimasi un attimo ferma ad aspettare un commento. Quando Roberta prese una mano del suo fidanzato e se la infilò nelle mutande, cominciai un lento movimento di su e giù con la testa, lasciando scivolare le labbra su quel grosso pene e sfiorandolo delicatamente con la lingua.
La sensazione della bocca piena mi portò a ricordare l'uccello di Lorenzo, se un giorno li avessi potuti prendere in bocca insieme probabilmente sarei stata talmente eccitata da riuscire a venire anche così, semplicemente succhiando i loro cazzi.
Roberta stava golosamente godendosi quello spettacolo manifestando il suo piacere con piccoli gemiti.
Stefano allora mi fece stendere sul divano per venirmi sopra al contrario. Ci sistemammo a 69 e me lo rimisi subito avidamente in bocca, tornando a succhiare.
Anche stefano aveva cominciato a leccarmi. Passava la sua lingua ruvidamente su tutta la figa.
La sensazione della lingua di Stefano tra le cosce fu la goccia che fece traboccare il vaso della mia eccitazione.
L'orgasmo esplose dentro violentemente, costringendomi ad urlare senza contenermi.
Ma Stefano non mi diede molto tempo per riprendermi e manovrò il cazzo per impalarmelo mettendomi seduta su di lui. Malgrado l'orgasmo gli afferrai con una mano il cazzo, in modo da indirizzarlo all'ingresso della vagina. In un sol colpo tutto quel cazzo lungo mi penetrò nella fica strappandomi un grido. Reggendomi e stringendomi con le mani sulle chiappe, Stefano cominciò a pompare, sbattendomi contro di se e penetrandomi fino alle palle ad ogni colpo.
Nonostante fossi abbondantemente lubrificata e bagnata, sentivo il cazzo di Stefani che invadeva l'interno della mia figa. La cappella gonfia e turgida mi esplorava in profondità.
Slinguazzavo la faccia di Stefano, lo baciavo sulle labbra, sul naso, sulle guance. Fino a raggiungere il secondo orgasmo che Stefano ignorò continuando a fottermi senza pietà.
Proprio quando stavo per pregarlo di smettere Stefano raggiunse finalmente il proprio piacere.
Accelerò l'intensità delle spinte e quindi emise un gemito, sentii il suo lungo cazzo pulsare dentro di me mentre mi schizzava il suo seme, donandomi in questo modo un terzo devastante orgasmo.
"Dio mio... sono sconvolta!" dovette affermare Roberta.
"Ti è piaciuto?" le chiese Fabrizio.
"Da pazzi!" sussurrò lei con il fiato corto.
"E questo è niente. Non sai cosa ti aspetta quando tutto questo Stefano lo farà a te."
"...ma per questa sera credo che basti così..." si affretto a concludere Stefano sfinito.
"Hai ragione. Si è anche fatto tardi. Noi andiamo a casa ma fatevi sentire"
Sabrina

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