venerdì 8 giugno 2012

Scherzi.

(in foto: Fuck, TeenFidelity.com)

Mentre Sabrina era alla spiaggia privata della ricca famiglia di Lorenzo, io ero in cucina avvolto in una nuvola di fumo denso. Avevo molto lavoro da fare; Demi andava e veniva dalla sala, dove c'erano tutti i tavoli occupati. Ogni volta che veniva a prendere i piatti che preparavo mi piaceva darle uno schiaffo sul sedere, e lei con un sussulto se ne ritornava di la. La mia mente ritornava al nostro giovane contadino, che puntualmente veniva a bussare alla porta di casa nostra con una cesta di frutta da regalare a Sabrina. Era follemente innamorato. Ma d'altronde Sabrina è così. Se la provi, non la molli più. A letto è una macchina da guerra. Ma non c'è bisogno che ve lo dica; ormai, dopo aver letto i nostri post, l'avrete capito da soli. Quel giorno finimmo di lavorare un pò prima. Alle undici la sala era vuota e io e Demi rimanemmo a cazzeggiare in cucina per un'altra mezz'oretta. Decisi di farle uno scherzo, così andai in bagno e mi masturbai, eiaculando in un bicchiere. Ritornai in cucina e trovai Demi messa a novanta gradi, e mi venne voglia di abbassarle quegli hot pants e incularla a sangue. Ma non era questo che lei voleva. A lei piaceva solo provocarmi.
"Ti va di fare un gioco?" le chiesi.
"Che intenzioni hai?" mi domandò. "Guarda che il culo non te lo do".
"Questo è da vedere" risposi. "Sappi che prima o poi te lo rompo".
"See, tu provaci, e poi dovrai vedertela col mio fidanzato".
"Sì, vabbè. Piuttosto parliamo di questo gioco. Voglio bendarti e farti assaggiare delle bevande, e voglio vedere se riesci a distinguerle".
"Beh, mi sembra piuttosto innocente" rispose Demi. "Ma bada a non farmi strani scherzi, sennò mi metto a urlare".
"Sì, non ti preoccupare".
Presi una tovaglietta e la arrotolai, facendola diventare una specie di benda. Demi si girò e io mi avvicinai, e le premetti il cazzo contro il sedere. Era duro, ma lei non disse niente. Era abituata. Era una cosa che facevo spesso. Le legai la benda dietro alla testa coprendole gli occhi. Preparai diversi bicchieri; un bicchiere di vino, uno di succo di frutta, uno di acqua. Insomma feci una selezione accurata, in modo da confondere tutti i sapori. Demi iniziò a bere; devo dire che fu molto brava a distinguere ogni cosa. Arrivò al quinto bicchiere ed ebbe difficoltà, dopo tutte quelle bevande. Poi le diedi il sesto bicchiere, quello che avevo riempito di sborra. Lo portò alla bocca e ne bevve un sorso. La vidi molto perplessa.
"Che strano sapore" mi disse, "è denso. Caldo" ne bevve ancora un pò, fino a vuotare il bicchiere. Poi si tolse la benda e guardò il bicchiere, in cui c'era ancora qualche traccia del mio seme. "Che cos'era?".
"La mia sborra".
Demi mi colpì con uno schiaffo sul braccio.
"Che schifo!" urlò. "Sei uno stronzo!".
Scoppiai a ridere e Demi raggiunse il lavandino per sciacquarsi la bocca. Scherzi di quel tipo, tra me e Demi, erano all'ordine del giorno.

Stefano.

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