sabato 16 giugno 2012

Nei bagni dell'hotel

Dopo che mi fui ripulita stavo per uscire dalla stanza quando vidi camminare nel corridoio Cristian che cercava l'uscita.
Cosa ci faceva là? Dovevo scoprirlo. Cercai il cellulare e lo chiamai, vide il numero e non rispose, attesi che terminasse la chiamata e gli mandai un sms "So dove sei, non andartente, metti l'auricolare, vai nel bagno e non chiudere la porta."
Cristian fu tentato di ignorare la richiesta ma si incuriosì e tornò sui suoi passi, fece come gli avevo detto e attese. Il bagno era proprio di fronte la mia camera con qualche accorgimento avrei potuto guardarlo senza dare nell'occchio.
Lo chiamai.
"Che sorpresa! Ma che fai non ti basta più spiarmi da casa tua? Mi segui? Beh hai fatto proprio bene". Sapevo che lui non poteva parlare tanto quindi lo feci io e considerando che Lorenzo mi aveva lasciata piena di voglie decisi di rifarmi con quel piccolo guardone-esibizionista.
"Mi fa proprio piacere sai? Avevo proprio voglia di vedere qualcosa di interessante, resta dove sei, cosa ti viene in mente in un bagno?" non attesi la risposta che non poteva darmi.
"Ti scapperà la pipì no?".
Cristian capì, non gli servirono altre istruzioni per tirarsi fuori il grosso cazzo molle e scappellarlo. Non lo avevo mai visto così da vicino, si abbassò il pantaloncino fino ai piedi, aveva dei grossi coglioni pelosi che non avevo avuto mai modo di ammirare così bene. Iniziò a pisciare tranquillo con un bel getto fitto. Quando ebbe finito si scosse il pene e si sfilò il pantaloncino iniziando a levarsi la maglietta.
"Bravo, lo sai che ora te lo guardo meglio il tuo uccello?". Lui rideva e se lo scuoteva in mia direzione facendo ballare i coglioni mentre la verga iniziava a svegliarsi.
In quel momento però accadde una cosa che non avevo previsto. Nel bagno entrò Demi.
"Ops scusa, non sapevo fosse occupato, torno dopo".
"Che faccio?" mi bisbigliò Cristian nell'auricolare.
"Falla restare, tranquillo è un'amica, io vi guardo".
"Eri venuta a lavare il bagno? Fai pure, non preoccuparti per me" Fece con coraggio Cristian.
Demi era in maglietta e costume da bagno, quando le toccava fare le pulizie con quel caldo cercava di essere il meno vestita possibile.
"Ma con chi parli?" chiese Demi allarmata.
Lui nudo davanti a lei le passò il telefono mentre il suo membro si rizzava lentamente.
"Ciao Demi cara, non preoccuparti va tutto bene, ci sono io a fare la guardia. Cristian è un caro amico, puoi giocarci come fai con Stefano, vedrai che farà il bravo, non andrà troppo oltre. Dai fagli vedere le tue belle tette, leva la maglietta".
"Ma cosa stai dicendo Sabrina, non capisco".
"Lasciami fare, fidati di me" le dissi già eccitata tra le gambe.
"Oh che belle e che grosse, lasciagliele toccare".
Cristian le mette le mani sui seni paplandoli.
"Sono belle sode e poi i tuoi capezzoli diventano duri sotto le sue dita" la incoraggiavo al telefono.
Cristian giocava con i suoi seni la palpava tranquillamente. Faceva molto caldo, iniziarono a sudare e la punta del glande di Cristian le sfiorava la pancia quando si muoveva.
"Sabrina potrebbe venire qualcuno dai"
"Ma no con questo caldo sono tutti in piscina". Lui non smetteva di toccarle i seni, la sentiva eccitata e non attese altri ordini, una mano le scivolò dietro sotto il costume per toccarle le natiche.
"Si si! Lo vedi anche lui ti trova bella! sai cosa mi piacerebbe amica? Che gli facessi vedere la fica".
"No Sabrina no..." ma Cristian aveva sentito e si inginocchiò davanti a lei per abbassarle lo slip fino ai piedi, le fissava il triangolo di peli.
"Si si sei proprio ben fatta e ti stai eccitando anche tu, dai lascialo fare".
Cristian aveva messo il naso tra le sue cosce e le cercava il clitoride con la lingua. Io intanto gli guardavo l'uccello sempre più grosso tra le cosce. Le ha afferrato le natiche, con la punta delle dita nel solco del culo poi si è alzato, si è preso la verga con la mano le ha sfiorato il clitoride con la punta strofinando ogni tanto tra le cosce che lei apriva senza rendersene conto.
"Vedi che carino il mio amico?".
Abbiamo sentito un rumore venire dalle scale.
"Qualcuno sta salendo" mi avvisò Demi.
"Si deve essere la signora Luana, riconosco il passo, uscite fate presto.
Se la cavarono alla svelta, ma mi accorsi che nemmeno Luana aveva chiuso la porta per cui decisi di raggiungerla fingendo io stavolta di non sapere che il bagno fosse occupato. Luana non si scompose, sembrava quasi mi aspettasse.
"Allora mia cara Sabrina, tutto bene?"
"Si si signora"
"Mi fai compagnia mentre mi lavo? Non ti disturba spero"
"No no" ho risposto per vedere dove voleva arrivare.
E' entrata sotto la doccia e ha iniziato a lavarsi normalmente fino ad arrivare senza pudore tra le cosce aprendosi bene la figa, poi si è insaponata il solco del culo, lavando energicamente con gli occhi chiusi.
Quando è uscita per asciugarsi la figa è entrato Lorenzo distratto.
"Oh scusate, avevo dimenticato l'orologio". Mi ha lanciato un'occhiata grattandosi la nuca ed è uscito sorridendo. Sua madre era là a cosce aperte che si asciugava,spalancata, oscena.
"Grazie cara ora vado, ho sentito che uscirai con gli amici di Gemma, ti divertirai".
Rimasta sola stavolta chiusi la porta, mi sono infilata un dito nella figa, più in fondo possibile e in pochi secondi ho avuto un orgasmo pensando intensamente all'uccello di Lorenzo, al suo calore tra le mie cosce, sul clitoride.
Sabrina

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