domenica 24 giugno 2012

Gemma

La mia notte con il nostro cliente di serie A aveva suscitato non poche reazioni, sia tra gli uomini che ebbero un motivo in più per invidiarlo che tra le donne che ne ebbero uno in più per invidiare me.
Ma anche per l'economia e la fama dell'hotel si registrarono movimenti interessanti, Mauro Belmondo era al settimo cielo, non aveva occhi che per me e Stefano e da questo si può dedurre che quella che mi invidiava più di tutte era proprio Gemma. Dopo il mio arrivo stava perdendo tutto il potere che aveva su quella famiglia e non sapeva da che parte iniziare per riprenderselo. Corteggiare Lorenzo sarebbe stato del tutto inutile oltre che noioso per lei, Mauro dopo averla vista scopare con Stefano la riteneva la squallida puttanella che in realtà era. Non le restava che far leva sull'anello più debole di tutta la catena: il mio fidanzato.
Gli ronzava intorno sempre più spesso con scuse banali in attesa del momento opportuno per provocarlo.
Capitò una sera a fine turno al bar dell'hotel, si fece offrire da bere come la prima volta e attaccò bottone.
"Stefano devo chiederti un consiglio". Lui non le diede corda ricordando come era andata a finire l'ultima volta.
"Secondo te dovrei radermi la figa?" partì lei diretta sapendo di non poterlo lasciare indifferente sull'argomento.
"No...cioè non credo.."
"Ne parliamo in camera mia?"
Arrivati in camera non perse tempo restando solo in mutandine di cotone bianco da cui in effetti sfuggivano ciuffetti di peli chiari. Stefano invece era a torso nudo solo in costume, aveva fatto un tuffo in piscina per rilassarsi da quelle giornate veramente impegnative.
"Sei sicuro?" riprese lei abbassando un pò le mutandine mettendo all'aria il suo boschetto "forse dovrei radere tutta sta roba"
"Stai bene così"
"Lo dici per farmi contenta...Beh a parte questo, tutto bene col vecchio?"
"Si si" si è affrettato a rispondere Stefano per paura di approfondire l'argomento.
"Meglio così...ho un favore da chiederti ti dispiace?"
"Dipende"
"Ma io te ne ho fatti di favori..o devo ricordarti dei miei amici?"
"D'accordo di cosa si tratta?"
Senza rispondere si piazzò in ginocchio sul letto dando le spalle a Stefano, si tirò giù le mutandine esibendo il culo e mettendosi un dito sull'ano. "Puoi controllare se dopo avermi inculata mi hai lasciata troppo aperta?"
Stefano si accorse che non era tutta scena, in basso tra le cosce aveva la figa socchiusa e bagnata, i peli le si incollavano per le secrezioni.
"No no è tutto ok" disse eccitandosi di botto.
"Si si guarda bene, vicino al culo"
"No"
"Mettici un dito sopra per esserne sicuro"
"Ma no Gemma, insomma!"
"Non ti si può mai chiedere niente!"
"Va bene...qui?"
"Si più vicino al buco del culo". Le toccava l'ano con il dito premeva leggermente sul buco increspato che si apriva, si dilatava sotto la spinta e lei si lasciava palpeggiare, l'odore del suo culo era dolce e delicato.
Stefano stava provando piacere a toccarle il culo, desiderava infilarci un dito dentro ma è stato preceduto dal suo e lo muoveva dentro, si mastuirbava sotto i suoi occhi apertamente.
"Dai mettimi un dito anche tu"
"Gemma!" ha finto di non volere ma le ha messo un dito tra le chiappe e l'ha infilato nel culo aggiungendolo al suo. L'interno era liscio e caldo, Stefano la frugava a fondo, intimamente e a lei piaceva.
"Si si continua, mi fa bene"
"Così?"
"Si più dentro, più in fondo..si". La doppia masturbazione continuò con le due dita che entravano e uscivano dal culo in sintonia, la figa era aperta e rossa e colava umori, il clitoride era duro e lucido, l'odore del culo era forte e si mischiava a quello vaginale. di colpo lo sfintere si è chiuso sulle dita e ha goduto senza ritegno.
"Togli il dito, leccami,leccami presto". stefano ne aveva troppa voglia, ha incollato la faccia fra le chiappe e l'ha leccata senza esitare.
Più la lingua di Stefano correva tra la figa e il culo e più lei si dimenava. L'odore era sempre più forte la figa sbavava, aveva un sapore animalesco e Stefano aveva il naso ricoperto di peli appiccicosi. La teneva per le chiappe aprendola per bene e beveva il suo nettare. Finchè lei si accasciata sfinita dall'orgasmo.
Ma Stefano non smetteva di toccarla e ora di toccarsi, era eccitatissimo. Quando se ne fu accorta gli ha infilato una mano sotto il costume a stringergli l'uccello e lui ha goduto immediatamente. E' rimasta con il pisello in mano fino a raccogliere ogni getto di sperma, poi si è alzata e si è tirata su le mutandine.
"Sei proprio un bel tipo vizioso"
"Come??"
"Vengo a chiederti una cosa e mi metti il dito nel culo...e poi godi appena ti tocco"
"Ma sei stata tu...Sei tu che.."
"Io?? Per niente! Beh non è grave, almeno per me ma aspetta che lo sappia Luana..."
Sabrina

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