martedì 29 maggio 2012

Festa

Non c'è cosa più bella al mondo che ritrovare tutti gli amici, quelli che contano davvero in un'atmosfera di festa, per di più che quella sera avevamo una grande notizia da condividere.
Ci tenni affinchè nessuno degli invitati sapesse in anticipo il motivo della festa e organizzai tutto secondo regole ben precise, ci fu l'atmosfera orientale voluta da Stefano, il nostro terrazzo illuminato da tanti lampioncini di carta in stile cinese e il menù elaboratissimo dalla nostra nuova cuoca comprendeva pietanze al gusto del lontano oriente.
Il pomeriggio mentre tutti erano impegnati nei preparativi mi preoccupai di andare ad avvisare pure il vicino, mi scusai se quella sera avremmo fatto un pò di chiasso ma gli consigliai di trovare la posizione migliore per osservarci e di tenere d'occhio l'orologio, a mezzanotte in punto la festa avrebbe preso una piega interessante.
Quando tutto fu pronto iniziarono ad arrivare i nostri amici, Roberta e Fabrizio per primi naturalmente.
Come accade durante queste feste la prima ora si passa tra saluti e presentazioni e così fu per quelli che piano piano si aggiunsero. 15 in tutto come preventivato, oltre noi 5, Roberta e Fabrizio, si unirono Giuliano accompagnato da Riccardo, Valentina e Mattia da poco rientrati dal loro lunghissimo viaggio, Sebastian, e infine Nadia con la coppia conosciuta all'associazione. Il bilancio era di 8 uomini e 7 donne la proporzione perfetta per la festa che avevo in mente.
Le presentazioni andarono avanti davanti al ricco buffet, il bello era che ognuno di loro aveva condiviso momenti speciali con noi ed era quello l'argomento comune di tutte le discussioni.
Io però avevo una gran voglia di riabbracciare Valentina e lo fece conquistando un invito a cena da loro per farmi raccontare tutti i dettagli del loro viaggio, cavolo quanto mi era mancata ma per stssera c'erano altri progetti.
Avvisai tutti i presenti che dalla mezzanotte sarebbe iniziata la seconda parte della festa e li vidi tutti guardare l'orologio impazienti, finora si era solo parlato di sesso e l'appetito iniziava a farsi sentire.
Nadia non trovando pane per i suoi denti fu eletta fotografa della serata, del resto oltre Stefano e Mario (il lui della coppia) aveva adocchiato diverse nuove prede per il suo sito.
Poco prima della mezzanotte fu il momento della grande notizia, lasciai la stanza per andare ad indossare il regalo di Maria Stella e attesi che furono Stefano e Fabrizio a riempire i calici di tutti i presenti.
Feci la mia entrata in grande stile con quel vestitino bellissimo, tutto bianco che copriva a malapena il mio sedere su cui mi premurai di non indossare altro.
Ci fu un applauso che destò l'attenzione del vicino, fu come un segnale a prendere la sua postazione.
Stefano e Fabrizio mi aiutarono a salire in piedi su una sedia in modo che tutti da sotto potessero sincerarsi dell'assenza della mia biancheria intima.
Fu così che tutti appresero che tra poco più di 3 mesi noi 4 ci saremmo sposati e avremmo iniziato una nuova vita felicemente insieme. La sorpresa fu grande ma anche la gioia e come nelle migliori tradizioni ognuno venne a complimentarsi infilando la lingua in bocca agli sposi, gli uomini a me e Roberta e le donne a Stefano e Fabrizio, tranne Nadia che volle baciare tutti.
Poteva avere inizio il festeggiamento, illustrai le regole ferree e precise di quella nostra prima...festa del pompino!
Avremmo festeggiato così ma c'era una specie di gara, per prima cosa dovevano liberarsi tutti e tutte di ogni vestito e l'operazione non fu delle più semplici. Il regolamento prevedeva che non ci sarebbe stato alcun tipo di interazione tra uomini e donne, gli uomini dovevano ignorare del tutto la nostra presenza continuando a chiacchierare, ridere e scherzare solo tra di loro, lasciando noi donne libere di gustare i piselli che più desideravamo ma cosa importantissima doveva essere il loro atteggiamento indifferente, chi ci avesse toccata o rivolto la parola o non resistito alla fellatio sarebbe stato eliminato, quindi non c'era spazio per distrazioni. Regole benedette, pensarono i presenti che si sarebbero potuti godere in santa pace il sano piacere del pompino, e che non sembrarono troppo sgradite nemmeno alle signore presenti, che trovarono l'idea sorprendente forse persino di più, dei loro compagni.
L'unica a non spogliarsi naturalmente fui io che avevo tutta l'intenzione di assaporare tutti quei piselli proprio vestita da sposa.
Ritrovarsi tutti nudi a parlare tra uomini certo all'inizio fu per qualcuno imbarazzante ma presto si comprese il senso della serata e alla prima bocca che diede il via la situazione migliorò decisamente.
Fabrizio cercò di trattenere un gridolino di piacere quando le labbra di Deborah cercarono per prime la punta del suo pene completamente eretto. A sorpresa fu proprio lei a dare inizio alle danze e scelse di farlo con l'altro festeggiato per augurarsi che nel nostro matrimonio allargato ci sarebbe stato posto anche per lei. Non ci riuscì, ma nessuno intorno a lei sembrò farci troppo caso, tranne me che da giudice inflessibile lo squalificai. Le regole erano chiare, mi servì a ricordare a tutti di mantenere un atteggiamento di rigoroso contegno. Preoccupati di fare la stessa fine tutti cercarono di assumere un'espressione indifferente nonostante le bocche ora si moltiplicassero.
Franco sembrava un attore nato per questo gioco impostò un sorriso di circostanza mentre raccontava a Mario l'avventura vissuta con Stefano e con aria svogliata si lasciava andare alle piacevolissime sensazioni che sentiva arrivare sul suo cazzone dalla lingua conosciuta di Maria Stella.
Guardandomi intorno, mi consolai nel vedere i miei uomini seduti comodi sul divano, che riuscivano a mantenere un indifferenza particolarmente convincente.
La moglie di Mario sbavava abbondantemente sull'uccello di Giuliano, Roberta succhiava rumorosamente il cazzo di Mario, io avevo scelto come prima preda Mattia che faceva molta fatica a stare fermo. Per non parlare degli altri intorno a me tutti visibilmente in difficoltà.
Era evidente che anche le loro rispettive pompinare stessero facendo un ottimo lavoro. Mai tanti pompini vennero fatti così bene e con gusto considerando che non si sarebbe per nessun motivo potuti passare oltre.
Scappò un altro gridolino godurioso e fui costretta ad eliminare anche Sebastian. Valentina gli aveva ingoiato completamente l'uccello nero. Era talmente duro che l'eliminazione fu per lui una liberazione per potersi scaricare per primo nella gola della mia amica soddisfatta di aver vinto il primato della prima sborrata.
Senza perdere tempo e con le labbra ancora bagnate di sperma si tuffò sull'uccello del mio futuro marito, iniziando diabolicamente a stuzzicarlo con la lingua intorno alla cappella. Lo stava facendo impazzire, ma Stefano fu bravissimo a non farsi eliminare. La lingua di Valentina era tutta fuori dalla bocca a spennellare instancabilmente. Lui si sforzava di mantenere la discussione con Mario che gli chiedeva dettagli sulla sua esperienza anale con Franco.
Il nostro divano sembrava appositamente comprato per permettere a chi vi si accomodasse di godersi un lavoretto di lingua nel massimo relax.
Deborah intanto ci aveva preso gusto, era già al secondo pisello della serata e si impegnava molto nel muovere senza sosta la lingua sull'asta di Riccardo che si gustava il suo fiato caldo che gli sfiorava il pelo.
Tutta la stanza fu invasa di un odore intenso di sesso perversamente eccitante.
Stefano sentiva il piacere ormai vicinissimo mentre tra le sue cosce Valentina cercava di velocizzare sempre di più il ritmo delle succhiate. Alla fine gridò forte e a lungo, ma Valentina continuò imperterrita a stuzzicarlo con lingua per qualche sconvolgente secondo, costringendolo a gemere ancora di piacere, finché le riversò in bocca la seconda abbondante sborrata che lei ingoiò con gusto incurante del rischio di indigestione.
Il numero degli uomini attivi iniziava a diminuire io dovetti abbandonare un attimo il cazzo di Mattia per andare a ripulire quello del mio amore dalle ultime goccioline che gli colavano sulle palle.
Ci avvicinavamo alla sfida finale, sistemammo gli uomini rimasti sul divano uno accanto all'atro e lasciammo a loro la scelta della bocca in cui concludere la partita, 5 uomini contro 6 donne significava che l'ultimo sopravvissuto avrebbe guadagnato un pompino a due bocche.
Le sborrate si susseguirono tra visi e seni fino ai due finalisti che nemmeno a dirlo furono Giuliano e Franco, che furono omaggiati dalle due future spose in una sfida all'ultima leccata.
Roberta accucciata tra le gambe del siciliano, gli stava già offrendo le prime leccatine esplorative, mentre Giuliano mi concesse un'affettuosa carezza sulla testa per invitarmi a succhiare, voleva vincere.
Roberta prese a slinguazzare il suo cavaliere, Giuliano continuava ad accarezzarmi la testa in modo più deciso e autoritario.
Roberta leccava con impegno senza trascurare le grosse e gonfie palle di Franco.
Con la coda dell'occhio vidi Fabrizio guardare la sua fidanzata all'opera con un sorriso malizioso e lei si scoprì perversamente divertita da quella circostanza.
"Brava Sabrina bocca e culo. Leccami per bene. Fammi godere e vinciamo sta partita".

Sabrina

1 commento:

  1. mmmmmmmmmmmmmmmmmm sei la mia scrittrice preferita sabrina bella l'idea del pompino party....U.V.

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