giovedì 24 maggio 2012

Riccardo

Con tutto quello che avevamo da fare tra le festa e il matrimonio ci mancava solo il verginello da svezzare! Ma come potevo dire di no a Giuliano? E poi a pensarci bene rappresentava una sfida, un pò di novità rispetto ai soliti torelli da monta che sanno tutto loro. Mi preparai ad accogliere il nuovo amico con questi pensieri e ammetto che le mie aspettative di trovarmi di fronte ad un bamboccione tutto brufoli e occhiuluto furono presto disattese con l'arrivo invece di un ragazzone alto, scuro dall'aria innocente ma comunque intrigante tanto che pensai non fosse lui oppure ad uno scherzo di Giuliano.
Gli bastò aprire bocca però per capire che era proprio come me lo aveva descritto...ci sarebbe stato un gran lavoro da fare senza dubbio, però era bello e questo mi confortava.
Era stato spedito da Giuliano con la scusa di controllare il nostro pc, era molto seccato e piuttosto imbarazzato, gli fece vedere il computer e andai in camera a finire di prepararmi. Almeno questo è quello che dissi a lui.
Facendo ben attenzione a lasciare la porta aperta l'unica cosa che volevo preparare invece era la mia figa già calda.
Avevo addosso solo una camicetta da notte rosa, che mi scoprivano le cosce e un seno, il tessuto era talmente trasparente da consentire di vedere tutto quello che c'era sotto.
Iniziai a masturbarmi senza vera voglia solo per avere un aggancio che lo spingesse a venire da me. Riccardo non si fece distrarre dal suo lavoro di controllo del pc finchè non capì che non c'era proprio nulla che non andasse e incurante dei miei gemiti si avvicinò alla stanza per dirmi che sarebbe andato via.
Non riuscì però ad aprire bocca quando oltre al mio capezzolo rosa e duro riuscì a vedere il triangolo folto di pelo scuro attraverso la stoffa trasparente.
Lo spettacolo di una donna nuda per lui nonera proprio una novità se si considera tutte quelle che aveva guardato su internet, rimase ad occhi e bocca aperta senza sapere che altro fare.
"Che cosa c'è Riccardo?" dissi sorridendo "Cosa stai guardando?".
Riccardo non riuscì a rispondere e si fece tutto rosso.
"Non hai mai visto una donna nuda?" e in quel momento mi resi conto che avevo una gran voglia di sapere che forma avesse il suo cazzo ma dovevo andarci piano per non farlo scappare.
"Mmmm...no, direi proprio di no".
"Beh..non c'è niente di male, in fondo siamo adulti.."
"Forse è il caso che ora vada".
"Ma no dai sei appena arrivato, guardami almeno un altro pò".
"Che cavolo Sabrina!" era davvero in imbarazzo ma anche piuttosto affascinato, sentivo i suoi occhi andare dal seno grosso al pelo scuro.
"Mi sono sempre chiesto come sono fatte le donne, davvero posso guardare ancora?"
"Ma certo caro" e feci scivolare la camicetta per farmi trovare tutta nuda.
Riccardo trattenne il fiato arrossendo ancora da più ma non rinunciò a guardare. ciò che lo affascinava di più erra il pelo riccio e folto. Orami tutte le modelle che trovava in rete erano completamente depilate, quella per lui era una vera novità, provò il forte desiderio di toccare quei peli, stava per allungare la mano ma non lo fece.
"Va bene Riccardo, va tutto bene! Puoi toccarmi...su fallo! Non ti morde mica".
Sorrideva nervosamente e schiacciò tutta la mano sulla mia figa, facendosi più audace prese ad accarezzare i peli senza osare andare oltre. Vedendo che non facevo nulla per fermarlo arrivò a toccare il mio grosso seno schiacciandole, accarezzava, pizzicava e tastava con la curiosità di un bambino nonostante i suoi 25 anni.
"Continua tesoro" e aprii le gambe per farglielo capire meglio "Puoi toccarmi anche là, va bene". Non sapevo bene fin dove mi sarei potuta spingere ma ora il desiderio di vederlo nudo si faceva più forte.
"Sei tutta bagnata!" disse in tono incredulo.
Scoppiai a ridere "Certo che sono bagnata Riccardo! Sono i succhi delle donne non lo sapevi?".
Lui scosse la testa "Non so molto delle donne".
"Beh non potrai avere un'esperienza migliore di questa, su avanti continua!" e lui continuò, goffamente ma continuò.
"Sei molto morbida Sabrina, morbida e bagnata"
"Mmmmm, non smettere Riccardo...è così bello". Aveva scoperto il clitoride e ne era molto curioso.
"Fai così" lo guidai posando la mia mano sulla sua.
"Va bene così Sabrina?"
"Oh mmmmm" riuscii solo a dire prima che l'orgasmo mi travolse.
"Riccardo è stato bellissimo! Sei un uomo non dimenticarlo e devi imparare a fare felici le donne!"
Era confuso ma contento, si guardò le dita bagnate ma non osava andare oltre.
"E' così bello stare senza vestito tesoro, perchè non levi anche tu qualcosa?".
"No no, va bene così, sto bene così". Stavo per arrabbiarmi ma non poyevo esagerare, non ancora almeno.
"Non è carino da parte tua Riccardo, magari potrei farti anche io qualcosa di bello".
Per nulla convinto il ragazzo si sfilò la maglietta, poi sbottonò molto lentamente il jeans senza avere il coraggio di abbassarlo, non riuscii più a resistere con una mano impaziente glielo tirai giù e lui se lo tolse del tutto diventando ancora più rosso.
"Oh come sei carino". L'uccello era molto invitante e stava iniziando ad ingrossarsi.
"Avvicinati di più Riccardo". La paura del contatto gli fece ammosciare il cazzo.
Glielo presi in mano per farlo indurire, quando fu al massimo non resistetti più tirai fuori la lingua per assaggiarlo senza esagerare.
Riccardo lanciò un grido di sopresa che mi spaventò ma mi spinse anche ad andare avanti leccando più velocemente attorno a quel glande così fresco.
"Accidenti sabry non me lo ero mai visto così grosso!" andava tutto bene era il momento di prenderglielo in bocca.
"Oh Sabrina ma cosa stai facendo?". Senza accorgemene avevo iniziato un pompini in piena regola succhiandolo forte.
"Devi smettere Sabrina, ti prego!"
"Ma perchè caro?"
"Perchè...beh perchè...se fai così ti verrò in bocca!" era rossissimo in viso.
"Ma va bene tesoro, si puoi schizzarmi tutto in bocca mi piace". Ripresi a succhiare voracemente, non riuscì più a trattenersi e fece una cosa che nessuno dei due si sarebbe aspettato. Mi prese la testa e me la spinse verso il suo membro mentre veniva gridando "SIIIIII".
Guardai l'orologio, Stefano poteva tornare da un momento all'altro, non che ci fosse nulla di male ovviamente ma mi sarei giocata la possibilità di rivederlo per continuare il lavoro, con la scusa di dover uscire a fare la spesa lo invitai ad andare ringraziandolo per il lavoro fatto al comuter. Non capì, ormai era passata in secondo piano il suo interesse per l'informatica, aveva scoperto il pompino e non vedeva l'ora di ripeterlo.
Sabrina

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