lunedì 7 maggio 2012

Pianificare la giornata.

(in foto: Abigaile Johnson, Foreign Teen Rub Down, TeenFidelity.com)

Ormai era sera, e quando Sabrina mi chiese cosa intendessi fare, delle tante cose elencate da Franco, le dissi che ero troppo stanco per pensarci. D'altronde anche lei era piuttosto affaticata; un pò per il viaggio e un pò per quella doccia "calda". Così ci infilammo nel letto per riposare. Franco, invece, dopo avergli dato i dvd dei nostri film, si era piazzato sul divano a vederli entrambi. Il giorno dopo fui l'ultimo a svegliarmi. Sabrina e Franco avevano già fatto colazione, e pare che avessero pianificato tutto il programma della giornata. Quando li raggiunsi, al piano di sotto, vidi Franco raggiungere il bagno. Sabrina era ancora seduta al tavolo della cucina, nuda, con le gambe accavallate e mi guardò in modo spaesato, ma sorridendomi.
"Buongiorno amore" mi disse.
"Ciao" risposi.
"Ti preparo subito il caffè".
Mi misi a sedere e Sabrina si mise ai fornelli ad armeggiare con la macchinetta. La smontò e si abbassò a novanta gradi per svuotare il caffè vecchio nella pattumiera. In quel momento avevo davanti agli occhi il primo piano del suo culo, con le natiche aperte, e il buco così caldo e invitante, e mi venne voglia di leccarglielo. Un'altra volta. Ma con più passione. Agii di impulso, e mi inginocchiai dietro di lei e con le mani le tenni aperte le natiche, e così avvicinai con la lingua all'orifizio anale.
"Ma cosa fai?" mi domandò, ma senza ritrarsi.
"Ti amo Sabrina" dissi tra un colpo di lingua e l'altro. "Quanto ti amo! Sei la mia ragione di vita".
"Ma cosa ti prende, Stè? Oh sì, così! Bravo".
La penetrai, con la lingua, cercavo di farmi strada nel retto con la punta e poi succhiavo. Avevo voglia di divorarla e di farle raggiungere l'orgasmo anale. E succhiavo, e ebbi l'impressione di imbattermi in qualche residuo di sborra di Franco. Con le mani accarezzavo e palpavo le sue natiche. Erano lisce, tenere, morbide. Sabrina scoppiò a ridere, forse per il modo in cui mi accanivo sul suo buco del culo. Dovetti sembrargli goffo per come lo facevo. Con le mani si teneva al lavandino, e rimase piegata in modo passivo, offrendomi tutta se stessa. O forse ero io che mi stavo offrendo. In quel momento mi sottomettevo con intensa eccitazione a quel buco. Lo divorai. Poi ad un certo punto Sabrina iniziò ad ansimare più intensamente, e inarcò la schiena e il collo. Sbarrò gli occhi e raggiunse un orgasmo che non finiva più. Allontanai la bocca dal suo orifizio e mi leccai le labbra, che avevano il gusto di sborra e feci. Ne avevo ancora voglia, cazzo. Però mi trattenni, e ritornai a sedere. Sabrina si ricompose e mi preparò il caffè. Restammo zitti per tutto il tempo che impiegò la macchinetta. Poi, finalmente, Sabrina si decise a dirmi cosa avevano deciso per quel giorno.
"Franco vorrebbe uscire con me. Ma solo io e lui" quella cosa mi sembrò strana. "Non so cosa abbia in mente, però mi ha chiesto esplicitamente questo. Ma se per te non va bene allora ci organizziamo in un altro modo".
"E io cosa faccio?" l'idea mi eccitava, ma allo stesso tempo mi sentii escluso. Ma forse era l'esclusione che mi eccitava, non saprei dirvi.
"Ha detto Franco che stamattina ha sentito Maria Stella telefonicamente" disse Sabrina. "Dice che è impaziente di vederci. Se ti va, potresti andarle a fare visita".
L'idea di rivedere Maria Stella mi piaceva tanto. Ho sempre avuto un debole per le donne mature. Ma dissi a Sabrina che sarei andato da lei soltanto ad una condizione.
"Quale?" mi chiese lei.
"La condizione è questa: quando stasera ritorniamo a casa, voglio sapere tutti i dettagli della tua uscita con Franco. E io farò lo stesso, raccontandoti tutti i dettagli del mio incontro con Maria Stella. Ci stai?".
"Amore, non devi neanche chiedermelo. Tra un pò ci sposeremo, tra noi non ci sono segreti. Certo che ti racconto tutto".
Il quel momento pensai al fatto che non vedevo l'ora di vederla davanti all'altare, mentre ci apprestavamo a diventare marito e moglie. Avrei amato Sabrina nella buona e nella cattiva sorte. Finchè morte non ci separi. La morte. Neanche quella poteva separarci.

Stefano.

1 commento:

  1. già mi immagino che franco porterà sabrina al mare a farla ammirare da tutta la spiaggia... con quelle sue tettone sabrina non potrà sfigurare!! e poi visto che ha sempre voglia prenderà un bel po' di cazzi nel suo culo! e meno male che stefano potrà divertirsi con Maria Stella! ragazzi siete troppo arrapanti!!

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