mercoledì 9 maggio 2012

Nuove amiche

Invece l'orgasmo non arrivò, per nessuno. Non facemmo in tempo perchè suò il campanello.
"Cazzo, Cristina e Paola!" esclamò Franco deluso, sorpreso ed eccitato. "Ci siamo dimenticati di averle invitate per cena e in effetti è quasi ora".
Il campanello suonò ancora con insistenza. Franco recuperò le mutande. "Arrivo" gridò lanciando lo slip pure a Stefano.
"Almeno queste Stè per favore". Il mio fidanzato non capì ma si limitò a costringere l'uccello duro nella stoffa stretta.
Io rimasi nuda, per me non c'erano problemi e accogliemmo le nuove amiche, presentandole a Stefano.
Franco andò in cucina ad arrangiare la cena di cui ci eravamo dimenticati presi dai nostri racconti.
Ero praticamente l'unica persona nuda in quella stanza e la situazione insolita finì di eccitarmi, avevo gli occhi delle due ragazze incollati sul mio corpo mentre Stefano timidamente cercava di capirci qualcosa in imbarazzo per il pene che pure coperto non accennava a ridimensionarsi. Dovetti chiarire la situazione invitando le due ragazze a raccontare di loro.
"Paola è lesbica, al 100%. Va a letto esclusivamente con donne, io invece mi concedo delle rarissime eccezioni. Il nostro amico Franco è appunto una di queste rarissime eccezioni".
Stefano era affascinato da quelle parole, dopo Valentina il sesso tra donne non era più troppo sconosciuto per lui, iniziava a capire il senso delle sue mutande ma si domandava se davvero si potesse essere solo omosessuali o solo etero, lui stesso davanti al cazzo di Franco aveva dei dubbi.
"Vedi, Stefano... il punto, semplicemente, è che mi piacciono le donne... e molto... Mentre gli uomini davvero non mi fanno impazzire nella maggior parte dei casi. Poi può esserci qualche uomo in particolare che può risultarmi non completamente intollerabile..." il discorso si faceva sempre più complicato per lui considerando che il suo uccello in quel momento sarebbe finito volentieri tra le labbra di una delle due.
"...per essere una lesbica sembra piacerti parecchio scopare con un uomo. Vero Franco?" gridò l'altra verso la cucina.
"Beh se proprio volete la mia opinione" rispose l'amico alle prese con i fornelli "Potresti darmela pure un po' più spesso, no?" continuò con intento scherzoso. "D'altronde, divertire ti diverti, lo ammetti tu stessa... Qualche scopatina in più col tuo supermaschio dal fascino irresistibile potresti pure concedertela! Si può pure essere un po' bisex a questo mondo, senza che nessuno la prenda male, o no Stefano tu che dici?" Ci si metteva pure Franco a complicare la situazione.
"Sei davvero un porco!" rispose il mio fidanzato sperando di fare cosa gradita alle nuove amiche e perchè lo pensava davvero.
Io accesi una sigaretta e buttai fuori il fumo lentamente.
"Non è così semplice, ragazzi. Credetemi. Arriva il momento in cui una persona sente il bisogno... di trovare la propria strada, e io con Paola ho trovato la mia".
"D'accordo. Capisco. Ma stasera, allora? Perché siamo qui, mezzi nudi, tutti insieme?" cercò di capirci qualcosa il mio Stefano.
"Beh per mille motivi, perchè Franco cucina da Dio innanzitutto e poi perchè avevamo voglia di conoscere meglio la tua splendida fidanzata"
"E' davvero carina" rincarò la dose Paola.
"Carina? Altro che carina! Questa qui è un pezzo di fica da urlo!" ribattè l'altra.
"Bona, parecchio bona" aggiunse FRanco sempre dalla cucina.
Tutti quei complimenti aggiunsero imbarazzo su imbarazzo.
"Beh se vi può interessare la mia Sabrina non è totalmente contraria verso certe esperienze..." affermò Stefano che ora iniziava a capire e prendere gusto alla situazione.
"Cioè?" domandò Cristina che era sicuramente la più sfacciata.
"Fino a poco fa aveva un'amica del cuore, una ragazza speciale, anzi sarebbe meglio dire avevamo" spiegò Stefano.
"Interessante... ma non so se anche noi possiamo approfittarne...magari a te da fastidio è pur sempre la tua futura moglie" ero ormai completamente esclusa da quella conversazione anche se mi riguardava in prima persona, non so se avevo voglia di prestarmi al loro gioco ma vedere Stefano che "trattava" per me lo trovavo eccitante.
"Beh io non ci trovo nulla di strano se le donne hanno voglia di giocare un po' tra loro, mentre io e Franco assistiamo. E' sicuramente molto eccitante per tutti, e spesso aiuti a far crescere la confidenza tra persone nuove...". Stefano si stava facendo più audace, se proprio non poteva averle direttamente penso che avrebbe potuto averle tramite me.
"Amore, fammi capire... tu vorresti che io, che noi tre..." Ero tutt'altro che entusiasta ma forse volevo solo tirare avanti quel gioco eccitante.
"A tavola!" fummo interrotti da Franco e restammo in sospeso con questa risposta.
Gli spaghetti con le vongole preparati da Franco erano deliziosi, ottimo anche il vino, l'atmosfera era diventata molto distesa e cordiale, io ero la più corteggiata, ero quella che andava convinta ad acconsentire al gioco dopo cena.
Finito di mangiare ancora non si era deciso nulla ma le due ragazze erano stufe di essere le uniche così vestite, con il permesso di tutti si liberarono dei vestiti e si creò uno strano quadretto sul divano: tre donne nude e due uomini in mutande.
"Abbiamo davanti tre belle fiche, amico mio!" disse Franco complice, con una pacca sulla spalla al mio fidanzato.
"Siete veramente una delizia!" confermò Stefano.
"Comunque, purtroppo per voi, stasera a divertirci saremo solo noi ragazze: e ci divertiremo alla grande, senza di voi, sotto i vostri occhi, e alla faccia vostra! Almeno questo è quello che faremo io e Paola, se poi Sabrina vorrà unirsi sarà la benvenuta!"
Sabrina

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