giovedì 10 maggio 2012

Sempre più amici

A questo punto mi sento di dover precisare qualcosa. Per me non fu una novità vedere il mio futuro marito godere dal culo, sapevo che ci aveva già provato da solo con oggetti vari e una volta lo scopai anche io come sapete, non ci trovavo nulla di male,l'importante per me era vederlo godere. Era evidente anche che stesse inconsciamente corteggiando Franco da un pò per cui forse la loro scopata era del tutto inevitabile. Quello che però mi infastidì ful'atteggiamento arrogante con cui quelle sconosciute lo pretesero.
Che loro fossero omosessuali nessuno ci trovava nulla da ridire ma da qui a volere che tutto il mondo lo fosse mi diede fastidio, e non perchè si trattasse del culo di Stefano. Anzi tutto sommato lui aveva goduto alla grande e se l'era cavata egregiamente anche con le notevoli dimensioni di Franco, il punto ora era sbarazzarsi in fretta della loro invadente presenza per tornare ad essere noi tre da soli a condividere questi momenti intimi.
Quando Franco si sfilò dal culo di Stefano lasciandoglielo completamente aperto ci fu un lunghissimo momento di imbarazzo. Capimmo di essere andati tutti troppo oltre, tutti tranne quell'infoiata di Cristina che forse per vendetta ritornò a punzecchiare i due ragazzi.
"Guarda, guarda! Ma che spettacolino! E poi volevate farmi credere di essere due supermaschioni e invece... due froci patentati!"
"Ma no, Cristina! Che dici?... Io stavo semplicemente... volevo solo..." si difese Stefano pieno di imbarazzo.
"Forse è il caso che ci vestiamo e ce ne andiamo. Lasciamoli soli a divertirsi." aggiunse l'altra.
Ero sul punto di cacciarle di casa ma non potevo, e sperai solo che si sbrigassero.
Franco invece sembrava divertito da quel teatrino tanto che il cazzo gli tornò duro in poco tempo, si avventò sulla ragazza per farla finalmente tacere e glielo diede di santa ragione, senza preoccuparsi di farle male con il cazzo che diventava sempre più grosso. In pochi minuti Franco la fece godere tra mille gridolini di piacere.
Ma non poteva bastare, vederli scopare così selvaggiamente eccitò tutti, anche Stefano sfoggiava una delle sue erezioni migliori.
Per un po' si alternarono a scoparla, mentre lei consolava di bocca l'altro, in varie posizioni.
Franco volle mettersi a sessantanove mentre Stefano la stavo scopando alla pecorina.
Cristina gradì molto il fatto di essere leccata sul clitoride mentre il cazzo del mio fidanzato la fotteva da dietro. Franco non sembrava infastidito quando le palle dell'amico sfioravano la sua fronte. Naturalmente Cristina volle anche invertire le parti.
Stavolta messa di fianco sul divano con Franco che la scopava da dietro e Stefano davanti, girato, in posizione di sessantanove.
Finalmente ci fu uno dei momenti più eccitanti dell'intera serata. Cristina mugolava sul cazzo del mio fidanzato ad ogni lento affondo di Franco, che Stefano poteva a pochi centimetri dai suoi occhi, mentre le slinguava il clitoride. Finalmente vennero tutti e tre insieme, contemporaneamente.
Quando finalmente tutto fu finito le ragazze decisero di salutarci.
Rimasti soli pensai che forse era meglio lasciare i due amici da soli, avevano fatto l'amore quella sera per la prima volta e mi sembrava giusto rispettare il loro momento di intimità. Nonostante trattenevo un orgasmo pazzesco dal pomeriggio mi feci forza e andai a letto ad aspettare il mio amore.
Franco versò da bere, si accesero una sigaretta sul divano in attesa che uno dei due rompesse quel silenzio.
"Sabrina è una ragazza' dolcissima, potrei provare tutte le donne del mondo ma nessuna sarà mai come lei" disse Franco.
"Semplicemente eccezionale. Direi unica" confermò Stefano
"Sai, Stefano, che ti invidio un po'?"
"Me l'hai già detto. Dalla prima volta che siamo venuti qui"
"E' vero! Ne è passato di tempo..."
"Sembrano secoli, ma è appena il mese scorso..."
Passarono un po' di tempo a parlare. Di me, di altro. Come veri amici. Erano distrutti anche loro, ma nessuno dei due sembrava aver voglia di andare a dormire. Alla fine Stefano prese il coraggio di affrontare l'argomento che lo incuriosiva particolarmente.
"Franco, ma tu hai avuto esperienze omosessuali, vero?"
Lui arrossì un attimo. "E' così evidente?"
"Beh... ho notato una certa disinvoltura... in certi momenti particolari..."
Franco superò subito l'imbarazzo non sentendosi giudicato e gli chiese sorridendo, con un pizzico di ironia. "Ti piacerebbe riprovare, forse?"
Fu il turno di Stefano di arrossire. Non sostenne il suo sguardo e si girò. "Per carità. Guarda, personalmente non ho nessuna prevenzione. Ma a me piace la figa..."
"Anche a me piace la figa" rispose calmo. "Forse non lo hai notato, ma sono due giorni di seguito che mi sto scopando la tua ragazza a ripetizione. E anche con molto gusto, se proprio lo vuoi sapere. Ma ti garantisco che ci si può divertire, e parecchio, anche senza figa..."
"Ah, non lo metto in dubbio. Ma non mi interessa. Ti ringrazio..."
"Se dovessi cambiare idea... spero che penserai a me..."
"Su questo puoi contarci...". Poi precisò subito "Non sul fatto che io cambi idea... sul fatto che penserei a te... In fondo con nessun altro uomo sono stato così... in intimità. E poi devo ammettere che sei un gran bel ragazzo..."
Franco gli stava sorridendo affettuoso. Sussurrò "Anche tu Stefano... anche tu sei un gran bel ragazzo..."
La sua voce gli stava dando i brividi. Sbuffò ironico. "Che carini che siamo! Che quadretto! Manca solo che ora ci diamo un ba...".
Franco non gli fece terminare la frase. Gli afferrò la nuca con il suo braccio virile e avvicinò la bocca alla sua. Un attimo dopo stavano pomiciando.
Stefano sentivo l'istinto di ribellarsi. Ma che cazzo si ribellava! Appena poco prima l'avevano fatto, glielo aveva preso in culo e aveva anche assaggiato il sapore del suo sperma, più di una volta. Come poteva ora fare la parte della verginella molestata?
Si abbandonò al suo bacio. Non era nemmeno così sgradevole, fermo restando che non erano quelli i suoi gusti. Sia ben chiaro.
Stupendo! Cornuto e frocione nel giro di un paio di giorni.
Franco sembrava leggergli nel pensiero. Lo guardò e scrollò le spalle, come dire: ancora stai a dar retta a certe cazzate...
Era il momento di andare a letto.
Quando Stefano mi raggiunse a letto ero all'oscuro di quanto fosse successo e non mi importava.
Gli saltai al collo e presi a baciarlo come fossi impazzita. Lo colsi un po' di sorpresa, ma poi si sciolse e prese a rispondermi con lo stesso calore. Andammo avanti per una decina di minuti.
Mi staccavo dalla sua bocca solo per ripetergli "Ti amo, Stefano... ti amo... ti amo... ti amo..".
Sabrina

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