venerdì 25 maggio 2012

Intuizioni


E' incredibile come prenderlo nel culo possa rappresentare un momento molto importante di riflessione. Certo non basta un cazzo qualunque ma se si tratta di quello dell'uomo che ami i risultati a volte sono soprendenti. farmi scopare il culo da Stefano mi permette di liberare la mente, non devo preoccuparmi di godere, con lui l'orgasmo arriva naturalmente e fu proprio durante le sue spinte decise e profonde nel mio intestino che ebbi l'intuizione.
Aspettai che si fu ripreso dall'affanno per renderlo partecipe di un'idea che mi sembrava meravigliosa.
La sua nuova cliente aveva bisogno di un cazzo sempre a disposizione, e Stefano non poteva garantirglielo. Il mio nuovo amico aveva bisogno di una figa esperta ed accogliente e io non potevo garantirgliela.
"Perchè non li facciamo incontrare?" dissi a conclusione delle mie riflessioni.
Stefano ci pensò su, l'idea di scoparsi una nuova vaccona matura non gli dispiaceva ma mi diede ragione sul fatto che questa storia non sarebbe potuta durare per sempre.
"Non dico subito naturalmente, Riccardo è ancora vergine e ha bisogno di un pò di pratica ma impara alla svelta, e noi potremmo approfittare per spillarle un pò di soldi nel frattempo. Io mi occuperò di fare da scuola a Riccardo mentre tu cuocerai a fuoco lento la tardona, se sei d'accordo non perderei altro tempo".
Non era affatto un'idea malvagia. "Ora chiamo Riccardo, lo farò venire qui con la scusa del computer, tu resta nascosto per non intimorirlo e al momento opportuno fai la tua comparsa per iniziare a conoscerlo ed introdurlo nel nuovo giro".
Nonostante avesse goduto da poco e pure in abbondanza Stefano si ritrovò con il cazzo nuovamente duro come il marmo all'idea di potermi spiare fare sesso con un ragazzo nuovo, mi baciò sulle tette e andò a chiudersi in stanza in attesa del suo turno.
Quando Riccardo arrivò misi in scena il solito copione del computer rotto, lui capì e si mise subito ad armeggiare fingendo di cercare il problema mentre aspettava la mia mossa.
Mi sedetti tranquillamente sul divano e mentre lo osservavo lavorare tirai su la gonna e infilai due dita subito nella figa che tanto gli era piaciuta. Quello spettacolo per Riccardo era nuovo, rimase là immobile a guardare mentre si infilava una mano nella patta.
"Oh Sabrina!" esclamò mentre si avvicinava per inginocchiarsi a toccare il paradiso che tanto desiderava. Abbassai il volto verso il suo e lo baciai spalancando la bocca. Visto che lui non ne approfittava tirai fuori la lingua e la infilai tra le sue calde labbra. Fu come girare la chiave del contatto. Mi saltò addosso e io gli passai le mani sulle natiche per attirarlo di più a me ancora vestito.
"Oh Riccardo, mi chiaverai?" alzai il tono in modo che anche Stefano potesse sentirmi dall'altra stanza. "Chiavami subito!"
"Aiutami, non lo so fare!"
"Eccola tesoro" dissi aprendo al massimo le gambe. "Ora levati i pantaloni". Gli abbassai la cerniera e gli scostai il jeans. Lo slip era gonfio, se li sfilò rapidamente e ne uscì un bel cazzo già duro. Lo presi in mano e lo guidai dove doveva andare.
"Mettimelo dentro". Riccardo avrebbe voltu farlo subito ma non sapeva come. Se lo toccò e lo puntò in direzione della figa calda e spalancata e spinse. Fu tutto dentro e le pareti della mia figa lo imprigionò.
"Woe Sabry...è questo chiavare?"
"Oh si, ti piace vero Riccardo?"
"Merda! Oh scusami, è il massimo!" istintivamente iniziò a muoversi mentre si sentiva avvolgere il membro dal caldo.
"Va bene così? Dimmi cosa devo fare".
"Fai benissimo così, fottimi più forte Riccardo, più forte!". Il ragazzo obbedì virilmente strizzandomi le tette grosse.
Raggiunse l'orgasmo rapidamente e riuscì a tirarsi fuori per imbiancarmi le tette.
"Oh Riccardo non smettere proprio adesso, devi fartelo tornare duro, non resisto" gli spinsi la testa verso il basso.
"Ti prego baciami, succhiami come ho fatto io, fammi godere". Sembrava indeciso, stordito dall'odore forte dei miei umori.
Gli strinsi la testa con le gambe. "Infilami la lingua dentro".
Era completamente impriginato tra le mie cosce, aveva passato le mani sotto le natiche e le paplava continuando a far scorrere la lingua.
"Ancora più forte" gli urlai. Col naso schiacciato contro la fessura e i capelli sudati continuò a far andare la lingua sempre di più.
"Ooooh" genetti forte nentre venivo e lui si sentì molto orgoglioso di aver fatto godere in quel modo una donna.
Stefano scelse quel momento per entrare in scena. "Tutto bene tesoro?" disse buttando un occhio verso il membro moscio di Riccardo.
"Oh amore si sono venuta benissimo".
"Accidenti ma voi due...stavate scopando!" finse sorpreso il mio fidanzato giusto per divertirsi un pò.
Riccardo fu preso dal panico ma durò poco perchè Stefano lo rassicurò con una battuta.
"Potevate almeno far partecipare anche me".
Sabrina

1 commento:

  1. sei eccitantissima ..brava sabrina.....fa volare ..la mia mente ancora di piu'...

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