domenica 15 aprile 2012

La monta (seconda parte)

Era arrivato il momento che aspettavamo, lo sapevamo tutti e tre quando ci chiudemmo nuovamente in camera di Sean. La cena dai maleducati aveva contribuito a creare l'atmosfera giusta, era innegabile che quella notte sarei stata una vacca da monta ed era giusto che fossi trattata da tale dal nostro toro e dal mio fidanzato cornuto e contento come ci aveva tenuto a sottolineare il cameriere. Era il gioco delle parti, io ci avrei messo il culo, Sean la sua proboscide e Stefano...beh Stefano paradossalmente era la pedina più importante del nostro gioco. Poteva scegliere di tornare a fare il guardone segaiolo ma forse sarebbe stata una monotona replica, in più c'era da dire che il nervosismo accumulato durante la cena aveva prodotto in lui una strana eccitazione che doveva sfogare su di me. Non c'era più bisogno di dirsi come sarebbero andate le cose, avevamo giocato abbastanza ora era giusto passare a fare sul serio. Prendere un ennesimo cazzo nel culo, per quanto grosso fosse, non poteva bastare, dovevamo andare oltre. Stefano voleva vendicare l'orgoglio del cornuto e sapeva che questa sua trasformazione mi avrebbe aiutata a godere meglio e di più di quel fallo mostruoso.
"Bene Sabrina, ci siamo, ora non potrai più tirarti indietro, anzi sarò io a farti vedere cosa significa sul serio l'amore anale." Iniziò Sean. "Ma prima Stefano dì alla tua donna che mi deve succhiare per farmelo tirare ancora".
Sean stava tirando in ballo Stefano per scuoterlo da quel ruolo di passività. Stefano capì subito quale parte gli sarebbe toccata ora, così si sarebbe sentito ancora più cornuto, non solo mi aveva procurato lui il maschio da monta, ora era chiamato ad offrirmi a lui, ad essergli complice.
"Hai sentito?" mi disse duramente. "Muoviti e fai quello che il mio amico desidera!".
Mi sedetti sul letto mentre sean si liberava dei vestiti, nudo salì in piedi sul letto e mi porse la verga verso la bocca. La presi con entrambe le mani, la portai alle labbra e immersi in gola solo il glande. In qualche secondo il bestione si raddrizzò, gonfio e potente. Tutto ciò aveva dell'incredibile, aveva già eiaculato tre volte quella sera ed era già pronto ad erigere di nuovo in così poco tempo.
"Bravo!" non potè fare a meno di commentare Stefano assistendo a quel fenomeno. "E adesso sbattiglielo dentro a questa puttana! E tu troia, mettiti a quattro zampe, così ti fotte alla pecorina!".
Sentirlo parlare così mi fece sentire sottomessa a quei due uomini e avrei fatto di tutto per soddisfarli, il gioco delle parti: il cornuto e la puttana.
Sean mi palpò le natiche, le scostò e puntò il suo pene mostruoso contro il forellino scuro che cominciava ad allargarsi come ogni volta che sentivo il desiderio di prenderlo nel culo. Come ricorderete il desiderio di Sean era quello di penetrarmi senza l'aiuto del solito lubrificante e io mi ero allenata tutta la notte per questo, beh...prendetela come una lezione da parte di un grande esperto se mai vi trovaste nella situazione di doverlo prendere o mettere in un culo in questo modo: mettete da parte ogni timore di fare o farvi male e siate decisi, solo così potrete lasciarvi andare e il piacere sostituirà il dolore.
Con un unico colpo di reni Sean mi affondò fino alle palle e quella volta davvero credevo di non farcela sentendomi dilatata in quel modo da quel maschio mostruoso che mi possedeva brutalmente con un grido di voglia selvaggia e con il culo infiammato mi sorpresi a gemere anche io debolmente.
Stefano si era gustato la scena e ora doveva riprendere la sua parte. Salì sul letto per inginocchiarsi con lo slip all'altezza del mio viso.
"Succhiami mentre lui ti incula!"
Avevo una gran voglia del cazzo di Stefano in bocca ma credo di avergli fatto il pompino peggiore della storia perchè il mio corpo veniva sballottato da Sean che come un vero toro mi stantuffava senza preoccuparsi di cosa potessi sentire io. Eppure quella situazione stava risvegliando in me il piacere puramente fisico. Lo strofinarsi del grosso pene contro le pareti infiammate dell'ano, la dilatazione a cui mi costringeva quel membro mi riportò al centro di quella sottomissione erotica. Cominciai a rispondere alle spinte e al ritmo di quell'instancabile uomo. Sean mi riportò ad un passo dall'orgasmo e io non potevo che arrendermi. La proboscide mi sfondava, mi rompeva in due e tuttavia io continuavo a succhiare Stefano facendolo indurire ancora anche se non completamente. Il piacere alla fine lo colpì per primo e le gocce di sperma rimaste si sparsero sulla mia lingua mentre le ingoiavo.
Il gusto dello sperma e un colpo più forte di Sean mi provocarono un orgasmo pazzesco e tanto forte da strapparmi un grido acuto lasciandomi cadere sul letto.
Sean non era ancora venuto, incredibile a dirmi ma il mio culo era diventato talmente bagnato e allargato che lo stringeva poco, sarebbe potuto andare avanti per chissà quanto altro tempo se Stefano vedendomi così senza più forze non lo avesse fermato.
Sfilò il grosso membro dal mio culo. "E' in gamba la tua donna Stè, vedrai che la faremo diventare la star di quel nostro film".
Rinunciò a venire, non perchè non gli andasse ma perchè da uomo che ama le donne non ci trovava gusto a venire da solo, li vidi accendersi una sigaretta mentre Sean versava da bere al mio fidanzato, entrambi nudi e incuranti di me. Li sentii chiacchierare da vecchi amici mentre sfinita sprofondavo in un profondo sonno ristoratore, prendevano accordi per l'indomani...le ultime parole che riuscii a capire furono quelle di Sean che chiedeva al mio fidanzato se domani sarebbe toccato a lui realizzare quella fantasia di portarmi a correre al parco, chiusi gli occhi senza aver ascoltato la risposta di Stefano.
Sabrina

4 commenti:

  1. quante sborrate che mi fai fare sabrina!! dev'essere bellissimo tenere in bocca quel glande maestoso e farsi aprire il culo da un cannone del genere.. Continuate così!! ma questo Sean è inesauribile?!?! non avete paura che si innamori di Sabrina o che Sabrina preferisca Sean al suo adorato Stefano?

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  2. Ciao Vernonblu, sono Stefano. Volevo chiederti se è possibile avere un tuo contatto e-mail, perchè vorrei parlarti di una certa cosa, in privato, qui non posso. Intanto ti lascio la nostra mail: stefanoesabrina1984@hotmail.it.

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  3. eccomi stefano ti ho appena scritto...

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  4. non ho più ricevuto nessuna mail...

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