giovedì 26 aprile 2012

Anche questo è amore

Stefano e Valentina in camera non persero altro tempo a studiarsi, i loro corpi nudi non avevano più segreti grazie alle serate che ci eravamo concessi, non restava loro che abbandonarsi al piacere tanto atteso. Stefano come immaginerete era molto teso, consapevole di trovarsi davanti ad una ragazza non facile da accontentare, del fatto che per la prima volta mi stesse tradendo e che lo stava facendo per di più nel nostro letto. Valentina dal canto suo lo desiderava da giorni ma si sentiva in colpa per la mia assenza. Risolsero la questione sistemando la telecamera in modo che io poi avrei potuto godere del loro amore al mio risveglio e devo dire che fu un pensiero molto premuroso da parte loro. Ora restava da risolvere il fatto che Valentina per quanto fosse molto eccitata per il trattamento subito da Giuliano aveva bisogno di tempi che per Stefano erano fantascienza. Ma l'amore non è solo cazzo come potrebbe pensare un tipo come Giuliano. Stefano era ben altro ed era pronto a dimostrarlo. Fece accomodare la sua bella preda sul nostro lettone, la sistemò comoda con le gambe ben aperte e iniziò a dedicarsi con passione ad una delle sue attività preferite, non so se più o meno delle seghe: il sesso orale.
Il mio futuro marito è sicuramente uno di quei pochi uomini con una particolare inclinazione verso quell'atto e io lo amava anche per questo. Non gli ci volle molto infatti perchè a Valentina scappasse il primo gridolino godurioso. Stefano le aveva infilato due dita nella vagina. Era talmente bagnata, lì sotto, da non essersene nemmeno accorta, se non quando lui aveva insistentemente preso a stuzzicarla con le dita a forbice, senza allentare un secondo il ritmo frenetico della sua lingua intorno al clitoride. Le due stimolazioni contemporanee, dentro e fuori, la stavano facendo impazzire.
Lui ansimava nello sforzo di continuare a muovere senza sosta lingua e dita, e Valentina percepiva il suo fiato caldo che le sfiorava la figa. A Stefano sembrò mancare l' ossigeno impegnato come era a fare un buon lavoro. In compenso quell' odorino intenso e penetrante era perversamente eccitante. Lui cercava di velocizzare sempre di più il ritmo delle stimolazioni.
Valentina gridò, stavolta più forte e più a lungo, ma Stefano continuò imperterrito a stuzzicarla con lingua e dita costringendola a gemere ancora di piacere, tanto da svegliarmi e farmi rendere conto di cosa stesse accadendo.
Volli raggiungerli in silenzio per non interromperli e gustarmi la scena del mio amore che mi faceva cornuta con la mia migliore amica, finalmente potevo capire cosa provasse Stefano e devo dire che subire le corna è eccitante tanto quanto farle.
Trattenevo il respiro per non far rumore, li vidi baciarsi, con una certa foga. Riuscii a mettere a fuoco il cazzo di Stefano in vistoso stato di erezione.
In un attimo i ruoli si invertirono e Valentina scivolò davanti al mio uomo e ne imboccò avida la cappella rossa, dando inizio ad un appassionato pompino.
Scelsi quel momento per far sentire la mia presenza anche per andare in soccorso a Stefano che temevo non avrebbe retto molto il lavoro di quella lingua esperta.
"Che te ne pare?" sussurrai all'orecchio della mia amica con la voce roca di desiderio.
"Un gran bel cazzo!" mi confermò Valentina infoiata staccandosi dal pisello del mio amore.
Ero gelosa lo ammetto ma era una gelosia sana, bella, piacevole ed eccitante, per nulla al mondo l'avrei sottratta a quel piacere.
Valentina riprese a succhiare quel cazzo come se non avesse mai aspettato altro dalla vita, senza fare nulla per nascondere il piacere che le dava sentirsi la bocca piena di quel caldo pezzo di carne maschile, anzi probabilmente accentuando proprio per provocarmi. Un pompino da gran troia, non c'era nessun dubbio.
"Ce lo scambiamo?" mi chiese dopo qualche minuto dopo.
"Mmmmm... Perché no?" approvai e toccò a me degustare il sesso del mio uomo che ora sapeva della saliva di Valentina che ben conoscevo.
"Nella figa ora..." mormorò decisa Valentina, inginocchiandosi sul letto e scoprendo il culo in modo osceno e invitante.
Stefano era al limite ma stringeva i denti e fece il suo dovere scopando Valentina fino in fondo mentre io avevo afferrato il nostro giocattolo per fare altrettanto da sola mentre li guardavo godere.
Non era sicuro di avere il permesso di eiaculare in fondo a quella vagina per cui raggiunto il limite massimo fu lui a proporre stavolta "Ve li scambiate?"
"Mmmmmm... Perché no?" rispose Valentina che già pregustava il dildo impregnato delle mie secrezioni.
Attendemmo che anche Valentina fosse prossima all'orgasmo. Io lo sapete adoro la sensazione che mi da il cazzo quando si intosta al massimo e poi vibra quando erutta i caldi fiotti di lava. Così sussurrai a Stefanoo che andasse pure sino in fondo. Lui non se lo fece ripetere e prese ad accelerare il ritmo, fino a venire con un grido forte, sparandomi nella vagina una copiosa sborrata.
Stefano si ritrasse per lasciare posto a Valentina che mi leccò da vera buongustaia godendo contemporaneamente del sapore della mia figa e dello sperma di Stefano.
Prima di addormentarci sfiniti Valentina ci fece una vera e propria dichiarazione d'amore, pregandoci quasi di potersi trasferire almeno per qualche giorno da noi.
Io non potevo essere più felice, Stefano sembrava titubante, mi accoccolai di fianco a lui baciandolo e rassicurandolo.
"Amore andrà tutto bene, sarà solo per qualche giorno...ti prego ti prego ti prego".
Non avrebbe mai potuto resistermi e acconsentì....solo per qualche giorno ancora.
Sabrina

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